Ambiente: ecco cosa diventeranno gli scali ferroviari di Milano
Gli scenari futuri del progetto di rigenerazione urbana dei sette ex scali ferroviari di Milano e i risultati a tre anni dal workshop, sono stati presentati allo scalo Porta Romana nel corso dell’incontro pubblico “Dagli scali la nuova città. Tre anni dopo”.
Gli ex scali ferroviari occupano una superficie libera di circa 1milione di metri quadrati, il 65% dei quali saranno destinati ad aree verdi. Si tratta del più grande piano di rigenerazione urbana che riguarderà Milano nei prossimi 10 anni, uno dei più grandi progetti di ricucitura e riqualificazione cittadina in Italia e in Europa.
Patrocinato da Regione Lombardia e organizzato da FS Sistemi Urbani (Gruppo FS Italiane) in collaborazione con il Comune di Milano, il progetto per la riqualificazione dei sette ex scali ferroviari dismessi (Farini, San Cristoforo, Porta Romana, Greco-Breda, Lambrate, Rogoredo, Porta Genova) è iniziato con l’Accordo di programma firmato nel 2017 da Comune di Milano, Regione Lombardia, FS Italiane, con Rete Ferroviaria Italiana e FS Sistemi Urbani, e Savills Investment Management Sgr.
A ottobre 2018 è stato lanciato il “Concorso Farini”, selezione internazionale per la redazione del masterplan di trasformazione e rigenerazione urbana degli ex scali ferroviari Farini e San Cristoforo. Il progetto vincitore del concorso s’intitola “Agenti climatici” del team OMA e Laboratorio Permanente. Verde e sostenibilità ambientale rappresentano il cuore del progetto vincitore. Nell’ex scalo Farini nascerà un parco unitario e lineare di oltre 25 ettari. La superficie di 14 ettari dello scalo San Cristoforo sarà totalmente destinata a parco pubblico. In base all’Accordo di programma, allo scalo Farini si calcola arriveranno 1.000 appartamenti di edilizia residenziale sociale, che diventeranno 1.500 con l’edilizia convenzionata ordinaria.
Sono in corso di redazione le linee guida per il masterplan e per il bando di gara con l’obiettivo di arrivare alla vendita dell’area entro il primo semestre di quest’anno. Lo scalo Porta Romana ospiterà il villaggio olimpico di Milano-Cortina 2026: lo sviluppo dell’area, in vista delle Olimpiadi invernali, comprenderà le opere di urbanizzazione e infrastrutturazione, nonché di trasformazione di aree a verde pubblico. Finiti i Giochi, le residenze degli atleti saranno riconvertite in alloggi di housing sociale e per studenti universitari.
Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) sta sviluppando il progetto della nuova stazione di Porta Romana, in asse con l’attuale, prevedendo un integrato sistema di accessibilità ciclopedonale con la stazione metropolitana di piazzale Lodi (linea M3). È inoltre allo studio lo spostamento dei binari e un loro parziale interramento. Questa soluzione permetterà di ottenere la connessione pedonale e di verde, e di ricucire la linea ferroviaria fra la parte Nord e Sud dello scalo attraverso la costruzione di un land bridge.
Un vero e proprio nuovo quartiere di housing sociale a Milano, il primo in Italia a zero emissioni, con case prevalentemente in affitto e con molto verde, che si svilupperà sulla superficie dell’ex scalo (circa 73.500 metri quadrati). Di questi, al netto delle aree previste per l’esercizio ferroviario (circa 11mila metri quadrati), il 72% (circa 45mila metri quadrati) saranno destinati a verde, spazi, percorsi pedonali e attrezzati a uso pubblico, ben più della quota del 60% fissata dall’Accordo di programma per la riqualificazione dello scalo ferroviario. In totale si prevede che il nuovo quartiere ospiterà 400 nuovi alloggi di housing sociale (60% in locazione e 40% in vendita convenzionata agevolata) e circa 300 posti letto per studenti, per un totale di circa 1.500 nuovi residenti, prevalentemente di età compresa fra i 24 e i 44 anni. Per la riqualificazione dell’ex scalo Greco-Breda è stato immaginato un percorso particolare attraverso la partecipazione a “Reinventing Cities“, il bando internazionale promosso da C40 che prevede l’alienazione di siti dismessi da destinare a progetti di rigenerazione ambientale e urbana, nel rispetto dei principi di sostenibilità e resilienza. Sono state presentate diverse manifestazioni d’interesse, tre delle quali selezionate dalla Commissione giudicatrice per la seconda fase del concorso conclusasi con la presentazione delle proposte e l’aggiudicazione dell’area nel maggio 2019. Il progetto vincitore s’intitola “L’Innesto”, presentato dal team guidato da Fondo Immobiliare Lombardia (FIL) e gestito da Investire Sgr con Fondazione Housing Sociale (FHS) come partner strategico, Barreca ‘ La Varra per il progetto architettonico e del paesaggio e Arup Italia per il progetto urbanistico e ambientale.
Come per lo scalo Greco-Breda, lo scalo Lambrate rappresenta una delle sette aree con cui Milano partecipa alla seconda edizione del bando internazionale “Reinventing Cities“. L’iniziativa è stata illustrata da FS Sistemi Urbani e Comune di Milano lo scorso dicembre e si concluderà nei primi mesi del 2021.
Per lo sviluppo dello scalo Rogoredo è stato lanciato un concorso di idee “AAA architetticercasi” promosso da Confcooperative Habitat. L’iniziativa è stata presentata a ottobre 2019 alla Fondazione Feltrinelli da FS Sistemi Urbani con il patrocinio, fra gli altri, di Regione Lombardia e Comune di Milano.
Anche per lo scalo Porta Genova si svilupperanno procedure concorsuali per la stesura del masterplan e procedure partecipative per raccogliere le istanze della cittadinanza, come previsto dall’Accordo di programma.
Per la realizzazione della Circle line l’Accordo di programma Scali prevede 97 milioni di euro di investimenti. È in fase di gara l’aggiudicazione dei lavori per la realizzazione della nuova stazione di Tibaldi, con l’obiettivo di avviarli nell’aprile 2020. Il Collegio di vigilanza ha approvato la realizzazione di una fermata ferroviaria aggiuntiva a quella già prevista dall’Accordo di programma (fermata Stephenson) in corrispondenza della passerella di collegamento delle aree ex Expo (ora MIND – Milano Innovation District) e Cascina Merlata. È in corso la progettazione per la nuova stazione di Porta Romana.
Source: trasporti italia general