ArcelorMittal: primi pagamenti delle fatture ma prosegue la protesta dell'indotto
Nonostante siano arrivati i primi bonifici per le ditte dell’indotto di ArcelorMittal, il presidio alle portinerie continuerà fino a quando la multinazionale non avrà garantito tutti.
Ad alcune aziende sono arrivati solo avvisi di pagamento, ma non gli accrediti in banca. Altre non hanno avuto alcun riscontro. Giacinto Fallone, presidente della sezione Autotrasportatori di Casartigiani, ha riferito che “non sono state contabilizzate tutte le fatture scadenti. Abbiamo deciso di mantenere un presidio fino a quando l’ultima impresa di autotrasporto o dell’indotto non avrà ricevuto fino all’ultimo centesimo”.
Il presidente di Confindustria Taranto Antonio Marinaro ha assicurato che entro le prossime 48 ore dovrebbero esserci tutte le valute dei pagamenti, che ad oggi sono definiti in questi termini: il 70% del fatturato agli autotrasportatori, il 100% del pagamento esigibile delle fatture scadute all’indotto.
Il presidente di Confindustria ha annunciato un altro incontro con l’azienda nelle prossime ore. “Abbiamo consegnato – ha precisato – un documento con una proposta di pianificazione dei pagamenti chiedendo uguale trattamento per tutti. L’esasperazione e i livelli di tensione sono elevatissimi, ma ci siamo impegnati a far garantire le attività essenziali dello stabilimento e la messa in sicurezza degli impianti”.
Ieri la visita del segretario nazionale del Pd Nicola Zingaretti, che ha incontrato comitati e cittadini su una terrazza del rione Tamburi. Mentre il governo si appresta a riallacciare i fili della trattativa con ArcelorMittal, gli ambientalisti di Taranto continuano a chiedere di “cambiare narrazione e mettere al centro l’emergenza sanitaria e ambientale della città”.
Source: trasporti italia