Incidente mortale nel bolognese: esplode pneumatico, operaio decapitato

Mentre stava riparando la gomma di un camion nel piazzale dell’azienda, lo pneumatico è esploso e lo ha ucciso decapitandolo. E’ successo ad un operaio di una ditta di spedizioni che stava lavorando nella zona artigianale di Stiatico, a San Giorgio di Piano, nel Bolognese.

La vittima è un 41enne di origine moldava, Valeriu Golban. Padre di tre figli lavorava in Italia dal dicembre 2018. Sul posto, oltre al 118 per tentare di soccorrere l’operaio, sono intervenuti i Carabinieri.

Source: trasporti italia

Limitazioni viadotto Cerrano: il Mit ha chiesto verifiche per permettere il passaggio dei camion

Emergenze sulle autostrade in Liguria, Marche e Abruzzo. Per individuare soluzioni ottimali per gestire i problemi presenti sulla rete autostradale sulle tratte A14 (tra Fermo e Pescara), A1 (Caianiello-Napoli) e A16 (Avellino-Benevento), a seguito dei provvedimenti giudiziari, si è riunito al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti un gruppo di coordinamento.

Alla riunione voluta dalla ministra Paola De Micheli hanno partecipato, oltre al capo di gabinetto del Mit e al direttore generale per la Vigilanza sulle concessionarie autostradali, anche Aiscat, Polizia stradale, Protezione civile e il gestore autostradale Aspi.

Rispetto alla limitazione del traffico ai mezzi pesanti sul viadotto di Cerrano (A 14), si è sollecita Aspi a svolgere al più presto le verifiche richieste dall’Autorità giudiziaria, al fine di ottenere la revoca del provvedimento inibitorio della circolazione dei mezzi pesanti. Per quanto riguarda la verifica sulle cerniere il 7 gennaio è previsto il sopralluogo dell’Istituto nazionale saldature.

Circa la situazione delle autostrade della Regione Liguria sono state verificate le soluzioni tecniche per limitare i disagi e accelerare la cantierizzazione inerenti alle verifiche e alla sostituzione delle barriere antirumore e antivento, oltre agli interventi per la sicurezza. Per quanto attiene alle criticità rilevate per gli interventi necessari per la sostituzione delle barriere di sicurezza nelle autostrade oggetto di provvedimento dell’Autorità giudiziaria di Avellino, Aspi ha anticipato la volontà di presentare nella giornata di oggi istanza alla stessa Autorità giudiziaria per chiedere la possibilità di una riduzione della restrizione della carreggiata, rispetto ai 5,1 metro, nel caso in cui non siano svolte attività di cantiere, prevedendo anche misure compensative al fine di garantire comunque la sicurezza della viabilità. Ciò consentirà una gestione flessibile per le attività di intervento nelle aree oggetto dei provvedimenti giudiziari.

In particolare la gestione flessibile del cantiere consentirà di ridurre i disagi alla viabilità proprio nel periodo di esodo e controesodo ricompreso tra il 30 e il 7 gennaio, come richiesto dal Mit.

In merito alla viabilità della Regione Liguria, il Mit ha disposto l’attivazione di una cabina di coordinamento tra i concessionari e gli esperti del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici per stabilire, dopo il primo intervento avvenuto sulle barriere, la priorità dei cantieri, la validità delle soluzioni progettuali di riqualificazione e la relativa sostituzione di tutte le barriere di sicurezza e antirumore, anche con interventi provvisori per garantire al massimo la riduzione dei disagi.

Nel corso della riunione, Aspi ha manifestato la disponibilità a valutare misure di riduzione dei pedaggi sulla tratta autostradale ligure per un impatto stimato di 10 milioni. Il Mit ha richiesto che, in circostanze di analogo disagio su tutte le altre tratte gestite, il concessionario adotti uguali misure di agevolazione tariffaria.

In accordo con la Polizia Stradale e la Protezione civile si è infine deciso di attivare anche sul territorio ogni possibile strumento di monitoraggio e comunicazione immediata sullo stato dei lavori e della viabilità, coinvolgendo gli enti locali.

Source: trasporti italia

Gasolio, rimborso accise: come recuperare quelle del IV trimestre 2019

L’Agenzia delle Dogane ha comunicato che le richieste di rimborso delle accise sul gasolio relative ai consumi effettuati nel quarto trimestre 2019 tra il 1° ottobre ed il 31 dicembre dell’anno in corso, possono essere presentate a partire dal 1° al 31 gennaio 2020.

L’importo rimborsabile è di 214,18 per mille litri di prodotto. Possono usufruire dell’agevolazione tutti i soggetti che operano con veicoli di massa complessiva pari o superiore a 7,5 t, comprovando i consumi effettuati mediante le relative fatture di acquisto. Per la fruizione dell’agevolazione con modello F24, deve essere utilizzato il codice tributo 6740.

Ai fini della fruizione del rimborso è obbligatoria l’indicazione, nella fattura elettronica della targa del veicolo rifornito da impianti di distribuzione carburanti.
Il beneficio non spetta per i consumi relativi ai veicoli di categoria Euro 2 o inferiori, così come previsto dalla Legge di stabilità 2016.

Qui è disponibile il software aggiornato per la compilazione e la stampa della apposita dichiarazione.

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Milano: 830 milioni di euro per potenziare metropolitana e linee di superficie

Milano ha ricevuto nuovi finanziamenti per infrastrutture del trasporto pubblico dal Ministero per le Infrastrutture e i Trasporti. Si tratta di 830 milioni di euro per prolungamenti e potenziamenti di metropolitane e linee di superficie.

Il MIT ha infatti dato parere positivo all’inserimento di 15 milioni di euro in legge di bilancio per potenziamento hub Cinisello Balsamo – Monza Bettola tra M1-M5-A4-SS36; sempre il MIT ha inserito 812 milioni di euro nello schema di decreto che ha ricevuto l’intesa in conferenza unificata Stato Regioni Comuni per il prolungamento della M1 da Bisceglie a Baggio-Olmi-Cesano Boscone, per il sistema di segnalamento e per 21 treni della M3 e 50 filobus. Con un altro Decreto appena approvato sono stati destinati al Comune di Milano 1,9 milioni di euro per la progettazione (PFTE) dell’hub M4 Segrate-Linate, del prolungamento della M5 S.Siro – Settimo Milanese, per il prolungamento della metrotranvia Nord da Bicocca a Ospedale Niguarda Pronto Soccorso e per il prolungamento del tram 2 da Bausan a Bovisa Fs e Villapizzone Fs (altro tratto della metrotranvia Nord).

I progetti non riguardano solo interventi in Milano ma soprattutto prolungamenti nell’area metropolitana milanese che consentiranno di offrire un sistema di trasporto pubblico competitivo e fruibile a circa 4,5 milioni di abitanti che vivono e lavorano negli oltre 230 Comuni della Città metropolitana di Milano e della Provincia di Monza e Brianza e aree limitrofe, una delle aree più densamente abitate in Europa. La crescita economica, la capacità di attrarre lavoro e la qualità della vita di questi territori dipende dalla capacità di offrire mobilità flessibile, efficace e sostenibile.

“E’ stata premiata la scelta e la capacità di Milano di progettare e investire in infrastrutture di trasporto pubblico in città e nell’area metropolitana – dichiara Marco Granelli assessore alla Mobilità e Lavori pubblici – . Gli investimenti dello Stato arrivano grazie al tempismo, alla collaborazione fra più enti locali, alla qualità delle proposte volte a migliorare gli spostamenti in un area strategica e a contrastare la congestione da traffico privato e le emissioni climalteranti. Ringrazio il Governo e auspico un’intensa e strutturale collaborazione fra gli enti locali che rappresentano insieme i cittadini, i lavoratori e le imprese dell’ ampia area metropolitana attorno a Milano. Ora si tratta di andare avanti nella progettazione definitiva, nella conferma dei cofinanziamenti necessari dai bilanci del Comune di Milano, di Regione Lombardia, degli altri enti locali coinvolti. Non va dimenticato che i potenziamenti delle linee metropolitane portano un aumento dei passeggeri e un aumento dei costi di gestione: per questo chiediamo che aumenti il fondo per trasporto pubblico nazionale e regionale, e non si lascino sole le città e i Comuni quando devono aumentare i servizi. Purtroppo i trasferimenti regionali per la gestione del trasporto pubblico dell’area milanese nel 2020 e gli anni successivi sono in diminuzione: noi non possiamo accettarlo”.

Source: trasporti italia general

Trasporto merci combinato: Mercitalia e Space Logistic lanciano un nuovo servizio tra Cervignano e Torino

Parte un nuovo servizio di trasporto merci combinato non accompagnato: sarà operativo da lunedì 13 gennaio 2020, fra l’Interporto di Cervignano del Friuli (Udine) e l’Interporto di Torino Orbassano.

Nella fase iniziale sono previsti sei treni alla settimana: lunedì, mercoledì e venerdì dall’Interporto di Cervignano del Friuli a quello di Torino Orbassano; martedì, giovedì e sabato nella direzione opposta. Da aprile 2020 i collegamenti diventeranno giornalieri.

I treni (capacità di trasporto 1.600 tonnellate, lunghezza 550 metri) sono composti da 16 carri doppi di ultima generazione che consentono di caricare 32 semirimorchi MEGA (altezza 4 metri, lunghezza 13,60 metri) o casse mobili da 40 piedi. Prodotti industriali, groupage e alimentare secco la tipologia di merci trasportata su questo treno.

Lo prevede l’accordo siglato fra Mercitalia Intermodal, società del Polo Mercitalia (Gruppo FS Italiane), e Space Logistic di Salgareda (TV) specializzata nell’organizzazione e nell’esecuzione di trasporti multimodali. La collaborazione fra le due società permetterà di potenziare i servizi sul segmento italiano del Corridoio europeo TEN-T Mediterraneo da Lisbona a Kiev.
Mercitalia Intermodal, il maggior operatore di trasporto combinato in Italia e il terzo in Europa, promuove, organizza e commercializza servizi di trasporto combinato non accompagnato in Italia e all’estero.

“Questo nuovo servizio costituisce un ulteriore esempio di come le società del Polo Mercitalia stiano oggi operando in modo sinergico e coordinato, rendendo agevole ed efficace l’interlocuzione con i clienti e permettendo un presidio diretto del processo di trasporto delle merci da terminal a terminal. Infatti, Mercitalia Intermodal curerà la commercializzazione, assisterà i clienti e metterà a disposizione del servizio carri di ultima generazione, mentre Mercitalia Rail effettuerà i servizi di trazione e di manovra ferroviaria”, ha sottolineato Marco Gosso Amministratore Delegato e Direttore Generale di Mercitalia Logistics (la sub-holding del Polo Mercitalia).

“Questa iniziativa è inoltre coerente con gli obiettivi del Polo Mercitalia che prevedono un sempre più spinto trasferimento del trasporto delle merci dalla gomma al ferro in modo da contribuire a migliorare la sostenibilità ambientale delle attività svolte da Mercitalia. Lo spostamento del traffico merci dalla strada alla ferrovia è infatti uno degli obiettivi strategici del Piano industriale 2019-2023 del Gruppo FS Italiane“.

I carri di ultima generazione sono dotati di un innovativo sistema elettronico per il monitoraggio in tempo reale delle prestazioni dei carri che assicura sia il perfetto funzionamento del treno sia significativi miglioramenti in termini di efficienza operativa, servizio al cliente e sicurezza di esercizio.

Il nuovo servizio Cervignano del Friuli-Torino Orbassano consentirà di alleggerire, ogni anno le strade, di circa 12mila camion e di risparmiare oltre l’80% delle emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera per ogni carico trasportato rispetto alla soluzione “tutto strada”.

Source: trasporti italia general

Ferrovie: attivato secondo binario di accesso al terminal di Genova Prà Mare

E’ operativo il doppio binario di accesso al terminal di Genova Prà Mare. L’importante attivazione, terza delle quattro fasi complessive, consente un ulteriore potenziamento dei collegamenti tra lo scalo ferroviario ed il terminal portuale nonché un incremento della capacità nei traffici merci da e per il Porto di Genova Prà, assecondando così la crescente domanda di traffico, attuale e futura e superando definitivamente una criticità infrastrutturale che storicamente ne limitava i traffici merci.

I lavori, avviati ad inizio 2019, seguono le importanti attivazioni di giugno e novembre, nonché la lunga chiusura completa dello scalo tra ottobre e novembre. Investimento economico di circa 30 milioni di euro.

Le attività proseguiranno fino al completamento dell’ultima fase, attualmente prevista a dicembre 2020, quando verrà completato il passaggio a livello di separazione tra i movimenti ferroviari e quelli stradali, il nuovo varco doganale, il sestuplicamento degli attuali quattro binari di scalo e l’adeguamento dei sistemi di segnalamento e gestione della circolazione ai più elevati standard normativi.

Tutti gli interventi vengono coordinati e realizzati da RFI ed Italferr – società del Gruppo FS Italiane – che, insieme alle imprese appaltatrici e con la piena collaborazione di Autorità Portuale, PSA e tutti gli operatori ferroviari, stanno proseguendo nelle complesse lavorazioni con massima attenzione e costante impegno finalizzati anche a limitarne gli effetti sui traffici esistenti ed in ottica sinergica con tutti gli altri interventi di manutenzione e potenziamento infrastrutturale di RFI sulla rete ligure.

L’ulteriore potenziamento finale dell’impianto, subordinato alla realizzazione del nuovo viadotto di collegamento tra l’autostrada A10 e il Porto di Prà, a cura Autorità Portuale, prevede l’estensione dello scalo a 7 binari di modulo 750 metri, in linea con i più moderni standard infrastrutturali delle grandi reti ferroviarie europee.

Source: trasporti italia general

Divieto settoriale Brennero: Anita, il traffico combinato accompagnato non è efficiente

Il 30 dicembre 2019 si terrà l’incontro tecnico italo-tedesco sulle problematiche del transito stradale sull’asse del Brennero, che dal prossimo 1° gennaio subirà l’estensione del “divieto settoriale” ad altre tipologie di merci, in aggiunta a quelle già vietate al transito.

Il divieto settoriale comporterà che alcune merci che non possono transitare su strada al Brennero, dovranno utilizzare la ROLA delle ferrovie austriache con la modalità del trasporto combinato accompagnato. Ma secondo l’associazione Anita tale modalità sull’asse del Brennero non è una soluzione efficiente per il trasferimento modale delle merci.

Il trasporto combinato accompagnato, spiega l’assocazione, è una “modalità meno efficiente e più costosa rispetto al trasporto combinato non-accompagnato. Se si guarda alla politica del trasferimento modale dalla strada alla ferrovia adottata dalla Confederazione elvetica, appare evidente che essa ha puntato da sempre al trasporto combinato non-accompagnato in quanto esso è più efficiente e funzionale allo spostamento delle merci sull’arco alpino, rispetto al trasporto combinato accompagnato“.

“La politica austriaca sul transito ferroviario al Brennero non è altro che un chiaro e semplice finanziamento alle Ferrovie austriache OEBB le quali non offrono il servizio del Trasporto combinato non-accompagnato, non disponendo dei necessari terminali in Italia o in Germania” dichiara Thomas Baumgartner, Presidente di ANITA.

Il rischio di forti contributi solamente alla ROLA da parte austriaca, secondo Anita, rappresenta un disincentivo al trasporto combinato non-accompagnato per gli operatori, senza considerare che mentre il primo trasferisce i camion soltanto su brevi tratte, il secondo è competitivo soltanto sulle lunghe tratte. Ogni euro di contributo concesso al trasporto combinato non-accompagnato ha un effetto triplo rispetto a quello prodotto dal trasporto combinato accompagnato.

“Occorre che l’Austria sovvenzioni nello stesso modo ed equamente ogni trasporto intermodale di transito attraverso il Tirolo, sia esso accompagnato (ROLA) o non accompagnato. E’ necessario che l’Italia e la Germania siano d’accordo a contrastare fortemente questa politica perseguita dall’Austria in quanto lesiva e distorsiva della concorrenza tra operatori, che va a vantaggio delle Ferrovie austriache” continua il Presidente di ANITA.

RFI – Rete Ferroviaria Italiana – non dispone di tracce sufficienti per poter aumentare il trasporto ferroviario necessario ad assorbire tutta la merce che non potrà più transitare su strada a causa del divieto settoriale, spiegano ancora dall’associazione.

“L’Austria ha puntato oramai ad un inasprimento del divieto settoriale in Tirolo che avrà forti riflessi negativi sull’interscambio delle merci con origine/destino in Italia. Chiediamo che nell’immediato e come possibile alternativa ad un danno economico che è certo, i veicoli Euro 6 immatricolati dopo il 31 agosto 2018, i veicoli GNL, quelli elettrici e gli H2 siano esonerati sia dal divieto settoriale ma anche dal divieto notturno e possano transitare di notte senza corrispondere l’oneroso pedaggio notturno sul tratto Innsbruck-Brennero e siano esentati anche da tutti i divieti, come quelli del sabato mattina. Ciò consentirebbe di diluire il traffico stradale sull’arco delle 24 ore, con un impatto ambientale del tutto sostenibile”.

“In caso contrario – conclude Baumgartner – non resta altra soluzione per il nostro Paese e per la Germania che puntare su una procedura di infrazione, mediante il deferimento dell’Austria alla Corte di Giustizia UE, con richiesta di sospensiva dei provvedimenti di limitazione al transito stradale”.

ANITA auspica che nel prossimo vertice italo-tedesco di fine dicembre si raggiunga un comune accordo sulle azioni di contrasto da porre in essere con urgenza nei confronti delle politiche dell’Austria – che già in passato è stata condannata dalla Corte di Giustizia UE – per analoghi provvedimenti e che anche la nuova Commissione UE intenda agire come finora non ha fatto, per ristabilire il principio della libera circolazione delle merci nell’Unione europea.

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Volvo Trucks, nasce la community degli Ambassador per i Volvisti

Nasce la community degli Ambassador per tutti i Volvisti d’italia innamorati del brand.

Un progetto importante per l’azienda, per dare voce e forma a un senso di appartenenza forte e molto diffuso tra gli autisti.

Ambasciatori della passione Volvo

Tutti gli autisti che guidano i veicoli Volvo Trucks possono inviare la loro candidatura per diventare portavoce (www.novita.volvotrucks.it/volvo-ambassador.html). Coloro che dimostreranno un autentico orgoglio, e saranno ritenuti in linea con i valori del brand, saranno nominati Ambassador e riceveranno la polo ufficiale e gli sticker per il proprio mezzo, prima attestazione della partecipazione alla Community.

I primi dieci Ambassador sono stati nominati lo scorso settembre a Verona, presso il Truck Center di Sommacampagna. Già finalisti della Driver Challenge di Volvo Trucks di Misano, edizione 2019, hanno guidato in anteprima un Volvo FH I-Save, dando ancora una volta prova dell’ottima capacità di guida e della passione verso il brand.

Source: trasporti italia

L'Ue sostiene lo sviluppo del porto di Trieste con 45,5 milioni di euro di nuove risorse

La Banca Europea per gli Investimenti (BEI) ha firmato oggi a Trieste un prestito di 39 milioni con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, a cui si aggiungono 6,5 milioni da parte della UE con i fondi CEF (Connecting Europe Facility) nell’ambito del progetto TriesteRailPort.

Il progetto al centro del finanziamento comprende due diversi componenti, entrambe legate all’aumento di capacità ed efficienza delle operazioni ferroviarie nell’area di servizio portuale: la ridefinizione del layout ferroviario del porto per consentire la piena operatività degli accessi ferroviari a più treni contemporaneamente di lunghezza fino a 750 metri; il ripristino dei raccordi ferroviari industriali per le aree Wartsila ed ex Aquila.

Trieste è il primo porto ferroviario in Italia dotato di una rete interna (70 km di binari) che si collega con le reti nazionali e internazionali e consente a tutti i moli di essere serviti su rotaia, con la possibilità assemblare treni merci direttamente nei vari terminal. Più di 400 treni al mese collegano il porto di Trieste alle aree manifatturiere e industriali dell’Italia nord-orientale e dell’Europa centrale, con destinazioni diverse come Germania, Austria, Repubblica Ceca, Ungheria, Svizzera e Lussemburgo.

Per la BEI l’operazione rientra nei filoni tradizionali di attività, sia come progetto delle reti europee di trasporto (Trans European Network-Transport), sia per le rafforzate politiche ambientali, che puntano al sostegno di investimenti che contrastano i cambiamenti climatici.

Per quanto riguarda gli aspetti occupazionali, è stimato che durante la realizzazione dei lavori ci sarà un incremento di circa 400 persone per anno.

Per Zeno D’Agostino, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale: “Questo finanziamento dimostra l’interesse e l’attenzione che l’UE ha per il porto di Trieste, un hub strategico e dinamico che sta investendo molte risorse nel settore ferroviario e quindi su una modalità di trasporto sostenibile”.

Nella foto Zeno D’Agostino con Fabio Piazza e Romolo Isaia della BEI

Source: trasporti italia general

Trasportounito: scatta la protesta contro l'aumento dei noli marittimi

Trasportounito annuncia una protesta contro l’aumento dei noli marittimi. La manifestazione si svolgerà alla mezzanotte fra il 6 e il 7 gennaio 2020 all’imbarco dei mezzi pesanti dei semirimorchi e dei camion sulle navi impegnate nelle Autostrade del Mare nei porti di Palermo, Termini Imerese, Catania, Cagliari, Olbia e Messina, con esclusione dei servizi sullo Stretto.

All’origine della protesta, l’aumento dei noli marittimi deciso dalle compagnie di navigazione che svolgono servizi di collegamento sulla rete delle Autostrade del Mare e che hanno motivato questo aumento per far fronte agli extra-costi derivanti dall’utilizzo di carburante a basso contenuto di zolfo in ottemperanza con la normativa marittima internazionale IMO che entrerà in vigore il primo gennaio prossimo.

La decisione è stata assunta dall’associazione Trasportounito in accordo con la delegazione della Sardegna, l’Aitras e l’Aias.

Source: trasporti italia

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