È stato inaugurato Vado Gateway, il nuovo terminal container di APM Terminals.
Si tratta di una importante infrastruttura portuale, che va a completare un investimento complessivo di circa 450 milioni di euro, di cui 180 milioni da parte di APM Terminals, 43 dei quali in project financing. Il committente dell’opera è l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, che ora ne affiderà la gestione proprio ad APM Terminals per i prossimi 50 anni.
La Holding a capo di APM Terminals Vado Ligure Spa, la società italiana che gestisce Vado Gateway, è composta da APM Terminals col 50,1%, insieme ai cinesi Cosco Shipping Ports col 40% e Qingdao Port International, con il 9,9%.
Vado Gateway è un terminal semi-automatizzato e va a potenziare in modo significativo la competitività del sistema portuale ligure ed italiano. Inizialmente potrà operare su una prima parte di banchina di 450 metri, ma già dal luglio 2020 si potranno sfruttare tutti i 700 metri che la compongono. Con fondali a filo banchina di 17.25 metri e un’altezza di ben 4.5 metri sopra il livello del mare, Vado Gateway potrà accogliere ed operare senza limitazioni anche le “grandi navi” di ultima generazione (ULCS – Ultra large container ships).
Vado Gateway conta inoltre su una serie di dotazioni all’avanguardia ed in particolare su una flotta di gru che operano grazie alle più moderne tecnologie.
Il piazzale (“yard”) per il deposito e la movimentazione dei container è il primo in Italia ad essere completamente automatizzato: le gru “di piazzale” ARMG (Automatic Rail Mounted Gantry cranes), opereranno infatti in modo autonomo e saranno supervisionate “in remoto” da operatori altamente specializzati. Questo consentirà di garantire anche i più elevati standard di sicurezza nel settore, dal momento che nessuna persona potrà essere fisicamente presente in quest’area specifica durante la movimentazione. L’accesso al piazzale sarà possibile soltanto per attività di manutenzione durante il fermo delle gru.
I container che sbarcheranno a Vado Gateway saranno immediatamente registrati da una videocamera dinamica installata sulle gru “di banchina” (STS, ship-to-shore), mezzi con operatore a bordo che inviano le informazioni al sistema operativo del terminal (TOS – Terminal Operating System). Il TOS, molto avanzato e completamente integrato con tutte le altre apparecchiature, consente di rintracciare in qualsiasi momento la posizione di ogni singolo container.
La movimentazione dei container dalla banchina alle aree di scambio interne, da qui al piazzale e quindi alle aree di scambio con il trasporto stradale (exchange grid) avverrà infine attraverso l’impiego delle gru “a cavaliere” (straddle carriers), mezzi ad alimentazione ibrida con operatore a bordo, che ricevono istruzioni direttamente dal TOS.
Vado Gateway disporrà infine di uno dei sistemi di accesso per i camion tra i più tecnologici d’Italia. L’arrivo al terminal avviene infatti grazie alla presenza di 14 corsie reversibili ad alto contenuto di automazione, necessario per la gestione dei flussi attraverso un sistema di “appuntamenti” denominato Truck appointment system. Gli autotrasportatori che arrivano al cancello di accesso avranno precedentemente prenotato il loro arrivo e ricevuto conferma attraverso un’interfaccia web collegata ai sistemi informatici. Una volta arrivati in porto, attraverseranno un lettore ottico in grado di riconoscere il trasportatore grazie alla targa del mezzo ed al numero del contenitore.
Source: trasporti italia general