La Regione Marche in difesa della costa: accordo con RFI e Comune di Fano

Realizzare opere di difesa della costa del litorale sud del Fiume Metauro nella zona Metaurilia nelle Marche. Lo prevede il progetto finanziato di 4,2 milioni di euro assegnati al comune di Fano presentato in conferenza stampa, nella sede dell’Associazione Albergatori di Fano, dal vice Presidente del Consiglio regionale, Renato Claudio Minardi, dall’Assessore regionale alla Difesa della costa, Angelo Sciapichetti, dall’ingegnere Valerio Gangai di Rete Ferroviaria Italiana, dal Sindaco Massimo Seri, alla presenza del consigliere regionale Boris Rapa e del Presidente dell’Associazione Bagnini Oasi Confartigianato, Mauro Mandolini.
L’intervento nelle scogliere di Metaurilia, stabilito dall’accordo di programma tra Regione Marche, Comune di Fano e Rete Ferroviaria Italiana, approvato lunedì 16 aprile, verrà finanziato in parti uguali dalla Regione Marche e da RFI. L’importo totale di 4,2 milioni è ripartito tra Regione Marche con un co-finanziamento di 2,1 milioni di euro, destinati al Comune di Fano, attraverso Fondi POR/FESR 2014 – 2020 ed RFI per 2,1 milioni di euro di compartecipazione a difesa della linea ferroviaria Adriatica, Bologna – Lecce.

“4,2 milioni per un intervento di mille e 300 metri a difesa del litorale sono un risultato straordinario per la città di Fano – ha spiegato Minardi – frutto di un grande lavoro di squadra, che mi ha visto impegnato con costanza, e che è stato determinante per raggiungere questo e altri importanti obiettivi che renderanno le coste di Fano più belle e sicure. Ringrazio Sciapichetti che, da subito, ha provveduto a una ricognizione per mettere a disposizione le risorse finanziarie al fine di raggiungere questo straordinario obiettivo, in compartecipazione con RFI, che consente di raddoppiare le risorse di finanziamento regionali”.

Minardi ha poi annunciato altri importanti traguardi: “Grazie al lavoro che abbiamo svolto, la Regione ha dato il via libera per l’utilizzo dell’intero ribasso di gara (dei lavoro già eseguiti) pari a 675mila euro che consentirà di ultimare i lavori di rifiorimento delle scogliere nella zona del Bersaglio e di realizzare una nuova scogliera a nord di Sassonia. Avremo, inoltre, un nuovo finanziamento di 1 milione di euro con i Fondi di Italia Sicura per ultimare le scogliere di Sassonia fino al Porto. Manca solo il via libera delle Commissioni Ambiente di Camera e Senato”.

“Investiamo a difesa dell’arenile risorse POR/FESR 2014 – 2020 per 2,1 milioni di euro, che mettono in movimento – ha dichiarato l’Assessore Angelo Sciapichetti – lavori di importo complessivo per 4,2 milioni di euro grazie al co-finanziamento di RFI spa. L’intervento prevede opere di difesa costiera e della linea ferroviaria Adriatica per un’estensione di circa mille e 300 metri a sud della foce del Fiume Metauro. Si tratta di un intervento rilevante, che movimenta un ingente investimento nella prospettiva della salvaguardia delle infrastrutture, della costa e della sua fruizione anche a fini turistici”.

L’intervento è considerato di carattere prioritario per la protezione sia della costa sia della linea ferroviaria, interessate dalle continue mareggiate che hanno fortemente eroso il litorale. “È grazie al progetto di difesa della costa da Oasi Confartigianato – ha evidenziato Minardi – che siamo riusciti a costruire questo percorso condiviso. Notevole è l’apporto del turismo nella fascia costiera e il turismo costituisce uno dei volani per lo sviluppo sostenibile della città di Fano e dell’economia marchigiana: un’opportunità importante per la crescita del territorio”.

Per RFI era presente l’ingegnere Valerio Gangai: “Porto i saluti del nuovo Direttore di RFI, Giulio del Vasto. Rete Ferroviaria Italiana è ben lieta di partecipare ad un progetto in collaborazione con partner virtuosi come la Regione Marche e il Comune di Fano. Interagire con il territorio sul quale operiamo è un obiettivo prioritario per RFI”. Grande soddisfazione è stata espressa dal sindaco Massimo Seri: “È un’altra giornata storica per Fano grazie alla Regione e a RFI. Siamo l’esempio di un territorio che fa sistema e porta un valore aggiunto. Ci tengo a sottolineare l’attenzione e la presenza in questi ultimi anni dimostrata dalla Regione Marche. Lo dimostrano questi dati: 4 milioni per le scogliere di Sassonia, 2,5 milioni per lo scolmatore e 4,2 milioni per le scogliere di Metaurilia: sono più di 10 milioni di risorse economiche in soli tre anni.” Presente anche il consigliere regionale Boris Rapa che ha sottolineato l’importanza dell’intervento: “È un ottimo risultato per il turismo fanese. Un’opera molto importante realizzata grazie a un grande lavoro di squadra fra Istituzioni e operatori del settore. È il punto di partenza per una zona ad alta vocazione turistica su cui puntare per il futuro”.

Infine per Mauro Mandolini, presidente dell’Associazione Oasi Confartigianato, in rappresentanza dei bagnini fanesi: “Si tratta di un risultato che mette in evidenza l’importanza della collaborazione tra pubblico e privato nella condivisione di obiettivi comuni. Questo primo stralcio di intervento è fondamentale per il turismo dell’area piuttosto depressa a causa della mancanza degli arenili per la balneazione”. Nel dettaglio, si tratta di un primo stralcio di intervento per il recupero ed il riequilibrio del litorale di Metaurilia, a sud del Camping Fano, salpando e arretrando le scogliere, a difesa della linea ferroviaria Adriatica.

Source: trasporti italia general

Turismo in treno: in un forum a Barcellona, Fs lancia proposte di mobilità lenta

A Barcellona si parla di turismo legato al viaggio in treno attraverso le proposte di Trenitalia e della fondazione Ferrovie dello Stato Italiane. Nel corso del 1st Toprail Forum Uic, si è parlato di sviluppo del turismo ferroviario attraverso la mobilità dolce e sostenibile. In più Trenitalia propone un’offerta integrata per visitare il Parco delle Cinque Terre e i Borghi più belli d’Italia. I treni storici della Fondazione FS Italiane

Trenitalia e Fondazione FS Italiane hanno raccontato le iniziative avviate per aumentare la conoscenza e le possibilità di sviluppo del turismo ferroviario agli operatori di settore e contribuire alla crescita di questa offerta innovativa turistica. Gli spostamenti per turismo con i treni regionali sono cresciuti del 7% nel 2017.

L’obiettivo di Trenitalia è quello di incrementare questi flussi valorizzando il patrimonio di storia e cultura dei borghi italiani. Luoghi raggiungibili comodamente in treno, mezzo di trasporto ecologico, conveniente, sicuro e, con l’arrivo dei nuovi treni Rock e Pop, sempre più confortevole.
A Barcellona Trenitalia ha presentato l’offerta integrata 5 Terre Express che permette di visitare il suggestivo tratto di costa ligure (dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco) a bordo dei treni regionali.

I treni fermano in tutte le località del Parco delle Cinque Terre: Monterosso, Corniglia, Vernazza, Manarola e Riomaggiore. Trenitalia ha illustrato anche la collaborazione con l’associazione I Borghi più belli d’Italia.
L’associazione promuove festival, mostre, fiere, conferenze e concerti che mettono in evidenza il patrimonio artistico e architettonico dei piccoli comuni italiani. Su 282 località promosse dall’associazione, 23 sono facilmente raggiungibili con i treni regionali, per un totale di 580 collegamenti giornalieri.

Fondazione FS Italiane ha illustrato al 1st Toprail Forum la sua offerta di treni storici sviluppato su otto regioni italiane. In Toscana la Ferrovia della Val d’Orcia, fra Asciano e Monte Antico (51 km); la Ferrovia del Parco, fra Sulmona e Carpinone che collega Abruzzo e Molise (118 km); e in Sicilia la Ferrovia dei Templi, fra Agrigento Bassa e Porto Empedocle (12 km).
Nel biennio 2016/2017 130mila turisti italiani e stranieri hanno viaggiato a bordo dei treni storici di Fondazione FS Italiane. Il 45% in più rispetto al periodo precedente (2014/2015).

Nella manifestazione è stato presentato anche il Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, che espone le locomotive e carrozze storiche, a vapore ed elettriche, più importanti del Gruppo FS Italiane. Il Museo, restaurato con un investimento di circa 20 milioni di euro, nel 2017 ha registrato il record di presenze: oltre 110mila visitatori, +58% rispetto al 2016 e +647% rispetto al 2014.

Source: trasporti italia general

Its: Mit, via libera alle sperimentazioni su strada dei veicoli a guida automatica

Via libera alle smart road e alla sperimentazione su strada dei veicoli a guida automatica con la pubblicazione, ieri sera in Gazzetta Ufficiale, del decreto del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti previsto dalla Legge di Bilancio 2018.

La legge scandisce interventi, tempi e tipi di strade interessate. Individua innanzitutto gli standard funzionali per realizzare strade più connesse e sicure che, grazie alle nuove tecnologie introdotte nelle infrastrutture stradali, possano dialogare con gli utenti a bordo dei veicoli, per fornire in tempo reale informazioni su traffico, incidenti, condizioni meteo, fino alle notizie turistiche che caratterizzano i diversi percorsi.
Riguarderanno le tratte autostradali o statali di nuova realizzazione oppure oggetto di manutenzione straordinaria. In particolare, in una prima fase, entro il 2025, si interviene sulle infrastrutture italiane appartenenti alla rete europea TEN-T, Trans European Network – Transport, e su tutta la rete autostradale e statale. Progressivamente, i servizi saranno estesi a tutta la rete dello Sistema nazionale integrato dei trasporti, come individuata dall’allegato al Def 2017 “Connettere l’Italia“.

Entro il 2030, saranno attivati ulteriori servizi: deviazione dei flussi, intervento sulle velocità medie per evitare congestioni, suggerimento di traiettorie, gestione dinamica degli accessi, dei parcheggi e del rifornimento, anche elettrico. E’ prevista l’installazione di dispositivi per il monitoraggio strutturale della staticità delle opere stradali. Gli interventi per la trasformazione in smart road sono stati identificati dopo un confronto con il settore e tenendo conto di quanto già realizzato da alcune concessionarie autostradali e da Anas. I costi degli interventi saranno a carico del concessionario o del gestore dell’infrastruttura.

Allo stesso tempo, il decreto disegna il percorso verso la sperimentazione degli innovativi sistemi di assistenza alla guida sulle nuove infrastrutture connesse. La legge prevede che, da oggi, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti possa autorizzare, su richiesta e dopo specifica istruttoria, la sperimentazione di veicoli a guida automatica su alcuni tratti di strada, secondo specifiche modalità e controlli durante la sperimentazione, con lo scopo di assicurare che si svolga in condizioni di assoluta sicurezza.
Possono chiedere l’autorizzazione istituti universitari, enti pubblici e privati di ricerca, costruttori del veicolo equipaggiato con le tecnologie di guida automatica. E’ prevista infine l’istituzione di un Osservatorio Smart Road presso il Mit, per monitorare l’attuazione del provvedimento.

Source: trasporti italia general

Gruppo Grimaldi: battesimo per la nave Grande New York. Viaggerà tra Mediterraneo e Nord America

E’ stata battezzata la nave Grande New York del Gruppo Grimaldi, durante una breve cerimonia tenutasi ieri al FAPS Port Newark Auto Marine Terminal (New York). La Madrina della nave è stata Amanda Matilda Cuomo Cole, nipote dell’ex governatore di New York, Mario Cuomo. Il reverendo Padre Peter Haldás ha benedetto la nave alla presenza di una folta delegazione composta da autorità civili e marittime, da clienti, operatori portuali e dirigenti del Gruppo Grimaldi. Durante la cerimonia, Costantino Baldissara, Commercial, Logistics ‘ Operations Director del Gruppo Grimaldi, ha espressamente ringraziato per la loro partecipazione il console italiano, Francesco Genuardi, il direttore dell’Autorità portuale di New York e New Jersey, Andy Saporito ed il Presidente FAPS, August LoBue.

La nave Pure Car ‘ Truck Carrier è impiegata nella rotta tra il Mediterraneo ed il Nord America. Seconda di una commessa di tre unità gemelle, la Grande New York ha una lunghezza di 199,90 metri, una larghezza di 32,26 metri, una stazza lorda di 63.000 tonnellate ed una velocità di crociera di 19 nodi.

La nuova unità battente bandiera italiana può trasportare 6.700 CEU (Car Equivalent Unit) o in alternativa 4.000 metri lineari di merce rotabile e 2.500 CEU. La Grande New York è munita di quattro ponti mobili che la rendono una nave estremamente flessibile e capace di imbarcare qualsiasi tipo di carico rotabile (auto, furgoni, camion, trattori, autobus, scavatrici, ecc.) fino a 5,2 metri di altezza. Inoltre, la nave è dotata di due rampe d’accesso, una laterale ed una di poppa, quest’ultima in grado caricare merci con un peso fino a 150 tonnellate.

La Grande New York è una nave altamente efficiente dal punto di vista ambientale. Il suo motore principale Man Diesel ‘ Turbo a controllo elettronico le permette di rispettare le nuove normative per la riduzione delle emissioni di ossido di azoto (NOx), mentre il suo scrubber abbatte le emissioni di ossido di zolfo (SOx). Infine, è munita di un sistema di trattamento delle acque di zavorra che le permetteranno di rispettare le future normative in materia.

Source: trasporti italia general

Abruzzo, associazioni dell'autotrasporto: no all'aumento dei pedaggi su A24 e A25

Le associazioni abruzzesi dell’autotrasporto lanciano un appello ai parlamentari contro l’aumento pedaggi sulle autostrade A24 e A25. L’obiettivo è fare fronte comune con senatori e deputati eletti in Abruzzo, per evitare nuovi Rincari, che potrebbero scattare anche nei prossimi anni, fino alla scadenza del contratto tra lo Stato e la società concessionaria, Strada dei Parchi Spa.

Il tutto in attesa della formazione di un nuovo Governo, vero interlocutore nella partita in questione. Stamani si è svolto un incontro a Pescara, cui hanno preso parte Graziano Di Costanzo, direttore regionale della Cna, Gabriele Sillari della Confartigianato Trasporti, Claudio Donati e Roberto Di Berardino di Assotir; Mauro Concezzi, segretario nazionale della Cna-Fita.

Presenti, inoltre, Luciano D’Alfonso, Stefania Pezzopane, Camillo D’Alessandro (Pd), Nazario Pagano (Fi), Gianluca Vacca, Andrea Colletti e Carmela Grippa (M5s). Presenti amministratori locali tra i quali il sindaco di Carsoli (L’Aquila), Velia Nazzarro, e l’assessore di Avezzano Felicia Mazzocchi. Prima del confronto vero e proprio, le associazioni – Assotir, Cna-Fita, Confartigianato Trasporti, Fai, Fiap, Sna Confartigianato – hanno presentato ai parlamentari un documento unitario con proposte e priorità.

Nel documento si chiede: riduzione selettiva degli aumenti dei pedaggi; pianificazione dei futuri aumenti; modifica delle norme che regolano il transito dei mezzi pesanti nei periodi di neve; attuazione degli interventi di messa in sicurezza e manutenzione. Dal dibattito è emersa la comune volontà di trovare una soluzione positiva alla vertenza dell’autotrasporto abruzzese. Pagano ha sottolineato la necessità di “costruire un dossier con tutti i documenti del caso”.

Per Colletti “occorre controllare tutte le procedure che in questi anni hanno consentito di determinare questa girandola di aumenti”. D’Alessandro, invece, ha auspicato una delibera del Cipe che “potrebbe determinare un cambio di rapporti con il concessionario”. Sottolineando la necessità di “più investimenti per la sicurezza”, Pezzopane ha affermato che “i fondi delle tariffe devono andare al ministero dei Trasporti, permettendo di calmierare gli aumenti”.

Vacca ha ricordato che “è dal 2014 che teniamo questa vicenda sotto osservazione”. D’Alfonso, infine, ha ricordato che “la condizione di questo tratto autostradale è particolarmente delicata, in ragione dello scarso numero di utenti e i seri problemi di manutenzione che si trova davanti”

Source: trasporti italia

Porto di Venezia: 4 reattori per il mercato iraniano si imbarcano dal Terminal Transped

Un trasporto eccezionale (project cargo) composto da 4 reattori “hydrotreating”, per un totale di 1.532 tonnellate complessive, è transitato in questi giorni per il Porto di Venezia con destinazione Bandar Abbas, Iran. I reattori saranno impiegati in una raffineria per la rimozione dello zolfo dal gasolio.
L’operazione in questione è stata condotta dalla società Fagioli SpA che ha coordinato, per il cliente VRV SpA, il trasporto di due reattori del peso di 232 t ciascuno con dimensioni 21,56 x 5,28 x 5,07 m, provenienti da Ornago (MB), e di due reattori da 534 t ciascuno con dimensioni 31,05 x 6,12 x 6,35 m provenienti da Marghera (VE), fino al Porto Commerciale di Porto Marghera, dove sono stati imbarcati presso il terminal Transped a bordo della nave Jumbo Kinetic dotata di 2 gru con capacità di sollevamento fino a 3.000 t totali.

“Il porto di Venezia si conferma scalo leader in Italia nel settore del project cargo – dichiara Pino Musolino, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale –. Solo nel 2017, infatti, sono stati movimentati qui oltre 850 carichi eccezionali”.
La delicata fase di movimentazione dei reattori si è svolta attraverso trasporto stradale e fluviale con partenza dal Porto di Cremona, utilizzando carrelli stradali speciali, una gru a portale con capacità di sollevamento di 500 t, chiatte e spintori fluviali di proprietà della Fagioli SpA. I due reattori più piccoli sono stati interamente costruiti nella sede di VRV SpA a Ornago (MB), mentre i due più grandi sono stati assemblati, a partire dalle virole finite, a Marghera in considerazione del fatto che le dimensioni e i pesi dei materiali in questione, infatti, non avrebbero permesso di svolgere il trasporto altrove.

“Lo scalo veneziano è il gateway ideale per i carichi eccezionali destinati a oltre 40 Paesi nel mondo e costituisce un collegamento naturale tra l’Europa e il Medio Oriente, ­– aggiunge il Presidente Musolino – grazie alla sua favorevole posizione geografica posta all’incrocio di due grandi corridoi di trasporto europei, all’assenza di rilievi montuosi nelle vicinanze, alle infrastrutture stradali e ferroviarie e all’accesso a un collegamento fluviale che mette Venezia in contatto diretto con il cuore manifatturiero della Pianura Padana. Le aziende di tutta Europa, infine, riconoscono come elementi di competitività l’elevata expertise e il know-how diffusi tra i terminalisti, i trasportatori e gli spedizionieri che operano nel nostro scalo”.

Accanto ai project cargo, anche i breakbulk cargo (merci spedite in colli ma in contenitori non standard) sono tra le specialità dello scalo veneziano che sarà, infatti, tra i protagonisti della prossima fiera dedicata al settore, “Breakbulk Europe 2018”, manifestazione che si terrà a Brema tra il 29 e il 31 maggio.

Source: trasporti italia general

Logistica: Fedespedi chiede un Programma nazionale di Servizi 4.0

“Subito un Programma nazionale di Servizi 4.0 per accompagnare l’innovazione, la rivoluzione digitale e gli
investimenti in formazione della logistica e degli spedizionieri, protagonisti della distribuzione del Made in Italy nel mondo. Siamo pronti a cogliere le sfide della digitalizzazione ma occorre che il campo da gioco globale sul quale lavoriamo ogni giorno abbia regole uguali per tutti”. Ad affermarlo in una nota è Roberto Alberti, presidente di Fedespedi, oggi a Milano.

Nell’intervento al convegno ‘Le nuove frontiere delle imprese di spedizione: e.commerce, ambiente e lavoro’, Alberti ha lanciato la proposta di un Programma nazionale Servizi 4.0 da affiancare a Industria 4.0, per ”fare squadra” e portare così i prodotti italiani il più efficientemente possibile a destinazione.
“Noi spedizionieri, grandi e piccoli, siamo gli ‘organizzatori del caos’, coloro che gestiscono la catena logistica per far viaggiare le eccellenze del Made in Italy, la moda, il design, la meccanica e la meccatronica, l’agro-alimentare, in ogni angolo del pianeta. Creiamo valore per le imprese manifatturiere seguendo, anche fisicamente, la merce ovunque”, aggiunge.

Ora, ha insistito, serve un salto di qualità: ”Noi siamo pronti a investire in digitalizzazione e a valorizzare il capitale umano per diventare veri e propri consulenti di chi produce ma chiediamo anche che la Pubblica Amministrazione faccia altrettanto, migliorando in maniera decisa i propri servizi, anche per favorire le sinergie con gli operatori privati. Meno burocrazia, pratiche e controlli più fluidi e veloci, maggiore efficienza di Dogane, Guardia di Finanza, sanità pubblica. Insomma al nuovo governo chiediamo un Programma Servizi 4.0″.
Nell’aprire i lavori, a cui hanno partecipato oltre un centinaio di operatori del settore, Matt Stone, di McKinsey and Co., ha spiegato come i trend del commerciale mondiale stiano cambiando: India e Africa diventano i principali mercati emergenti, il trasporto dei beni intermedi aumenta per effetto dell’ulteriore frammentazione dei processi produttivi, i container crescono ancora, poco però, mentre lo stampaggio in 3D decolla, ma senza intaccare troppo i volumi del trasportato. E avanzano anche nuovi modelli di business.
“La digitalizzazione, i big data, l’automazione cambiano lo scenario competitivo e propongono sfide inedite agli spedizionieri, Amazon sta terremotando il mondo della logistica e invadendo ogni segmento della supply chain. Ma niente pessimismo: ci saranno più opportunità di quel che immaginiamo. Vincerà chi si focalizzerà sull’innovazione
tecnologica al servizio del cliente, chi saprà ‘stupirlo'”, sottolinea.

Source: trasporti italia general

Trenitalia: il primo treno Rock per i pendolari esce dallo stabilimento Hitachi di Pistoia

È pronto per iniziare i test sui binari il primo esemplare del treno regionale Rock uscito oggi dallo stabilimento Hitachi Rail di Pistoia. Rock è un prodotto che segna una significativa e importante evoluzione (tecnologia, prestazioni e comfort), rispetto ai rotabili doppio piano ad alta capacità oggi in servizio in Italia. Un nuovo concetto di treno per i pendolari soprattutto dal punto di vista dell’affidabilità e delle prestazioni tra cui un’accelerazione paragonabile a quella di una metropolitana.
Rock è anche best performer in termini di sostenibilità ambientale: garantirà un consumo specifico inferiore di circa il 30 per cento rispetto ai treni comparabili presenti oggi sul mercato e avrà una riciclabilità dei materiali superiore al 95 per cento. Il nuovo treno sarà operativo dalla primavera del 2019 sulle linee dell’Emilia Romagna.

Il nuovo treno, interamente made in Italy, è stato anticipato con il road show Trenitalia #lamusicastacambiando. Un tour nelle principali piazze italiane dei modelli in dimensione reali (scala 1:1) dei nuovi convogli della flotta regionale. Le prossime tappe saranno Palermo, Bari e Reggio Calabria dopo Bologna, Torino, Firenze, Genova, Roma e Verona.

Presenti all’evento di oggi Renato Mazzoncini amministratore delegato del Gruppo FS Italiane e Orazio Iacono amministratore delegato di Trenitalia insieme ai rappresentanti delle istituzioni regionali e locali. A fare gli onori di casa Maurizio Manfellotto ceo di Hitachi Rail Italy e Giuseppe Marino Group coo Rolling Stock Hitachi Rail.

“Stiamo cambiando la vita dei pendolari italiani con un piano di investimenti da 4,5 miliardi in nuovi treni – ha dichiarato Mazzoncini – e il nuovo treno Rock si inserisce in questa grande operazione industriale che, per valore economico e numero di treni, non ha precedenti in Italia. Vogliamo migliorare la mobilità integrata collettiva e condivisa del Paese. Rock è un treno meraviglioso che arriverà in tutte le regioni italiane dove Trenitalia ha vinto la gara, come in Emilia-Romagna, ha sottoscritto con le amministrazioni contratti di servizio di lunga durata, in Veneto e Liguria, e dove lo sottoscriverà nei prossimi mesi. Vogliamo, entro il 2023, un rinnovo del 75% della flotta regionale di Trenitalia e dimezzare l’età media dei treni dagli attuali 20,3 anni a 10,6 nel 2024”.

“Il Rock – ha spiegato Giuseppe Marino, Group COO Rolling Stock Hitachi Rail – racconta il nostro business e le nostre fabbriche. Uniamo le migliori tecnologie del Gruppo e sviluppiamo i nostri treni in siti industriali evoluti per garantire ai clienti un sempre migliore time to market e prodotti di altissima qualità e affidabilità ricercando, parallelamente, le soluzioni con minore impatto ambientale. Il treno esce dalla fabbrica di Pistoia ma appartiene a tutti gli altri stabilimenti Hitachi Rail di Italia, Napoli e Reggio Calabria, e del mondo che contribuiscono allo sviluppo del progetto secondo le proprie specifiche competenze”.

In questi giorni il Polo Mercitalia – raggruppamento delle società del Gruppo FS Italiane che operano nel settore merci e logistica – ha lanciato anche il nuovo servizio grazie al quale l’Alta Velocità diventa anche Alta Capacità, consentendo al trasporto merci di viaggiare a 300 chilometri all’ora. “La differenza di costo rispetto al trasporto in modalità convenzionale è legata essenzialmente al pedaggio – ha spiegato Mazzoncini a Trasporti-Italia a margine della presentazione –, che nel caso dell’AV è più alto di circa tre volte (6 euro al chilometro contro i 2,3 della modalità tradizionale). Per il resto bisogna far riferimento al tipo di merci trasportate, ma sull’Alta Velocità si importeranno merci completamente diverse, ad esempio piccoli pacchi legati a realtà come Amazon o Leroy Merlin, per cui non si può fare una comparazione”.

Source: trasporti italia general

Armatori e investitori istituzionali si incontrano per favorire investimenti nello shipping

Si è tenuto a Roma, presso la sede di Confitarma (Confederazione nazionale armatori), un incontro tra imprenditori del settore e investitori istituzionali per avviare un confronto sulle opportunità di investimenti nello shipping.
All’incontro hanno partecipato, ai massimi livelli, esponenti tra i maggiori operatori domestici ed internazionali di private equity e private debt (Azimut, Bain Capital, Dea Capital, Fortress,, HIG, Muzinich, Oaktree Capital, Riello Investimenti, RiverRock, Ver Capital SGR) nonché tre investitori istituzionale di matrice pubblica, CDP, FII e Simest, quest’ultima recentemente attiva nello shipping).

Mario Mattioli, presidente di Confitarma, ha aperto i lavori sottolineando l’importanza del Registro Internazionale per l’industria armatoriale italiana: senza tale strumento e senza le misure che garantiscono alle aziende armatoriali di poter competere sui mari del mondo alla pari con le principali marinerie concorrenti, qualsiasi discorso legato ad investimenti nel settore verrebbe meno dato che la flotta di bandiera italiana nel giro di poco tempo verrebbe trasferita all’estero.

“Confitarma si è molto spesa per ottenere provvedimenti volti a rilanciare la competitività delle nostre navi – ha affermato Mario Mattioli – e molto si sta spendendo per salvaguardare tali misure indispensabili per la sopravvivenza di una flotta battente bandiera italiana”.

Luca Sisto, Direttore generale di Confitarma, ha quindi fatto un rapida storia della politica marittima italiana sottolineando il ruolo che sin dagli anni ’80 Confitarma ha avuto per evitare il rischio di perdere completamente una flotta di bandiera nazionale. L’azione di Confitarma ha portato all’approvazione della Legge n.30 del 1998, grazie alla quale dalla concreta possibilità di cancellazione della marina mercantile italiana si è passati ad uno sviluppo straordinario della flotta che oggi è pari a oltre 16,3 milioni di tonnellate di stazza lorda.

Fabrizio Vettosi, Consigliere e vice presidente della Commissione Finanza e Diritto d’Impresa di Confitarma, entrando nella parte più tecnica dell’incontro dopo aver evidenziato la complessità della gestione operativa di aziende armatoriali ha affermato che nella valutazione di una azienda non basta guardare unicamente ai suoi asset ma occorre tener conto del suo know how e delle rilevanti barriere all’ingresso rappresentate dalle competenze manageriali, che possono rappresentare anche una notevole opportunità e sui cui possono perfettamente allinearsi gli interessi di Investitori Istituzionali ed aziende di shipping al fine di generare una combinazione virtuosa. In sintesi, “questo momento di forte stress finanziario, può rappresentare una milestone per facilitare i processi di cambiamento traguardando il settore verso un sano sviluppo”.

Successivamente si è dato vita ad un interessante dibattito ulteriormente vivacizzato dalla eterogeneità dei partecipanti, tra i quali alcuni già impegnati in rilevanti operazioni sul mercato italiano, altri reduci da esperienze sul mercato internazionale, altri ancora stimolati da un serio interesse per il settore. Da parte dei rappresentanti armatoriali è stata sottolineata l’esigenza che l’investitore condivida sempre le decisioni con l’armatore che è portatore di competenza, know how e storia tenendo conto della natura internazionale del traffico marittimo i cui trend sfuggono spesso al controllo dell’armatore. Inoltre, è stato evidenziato che il valore del know how di una azienda armatoriale è spesso misurato proprio dalla capacità della stessa, soprattutto in alcuni segmenti sofisticati, di preservare i propri rapporti con una clientela altamente selettiva sia nei processi di approvazione che di scelta delle proprie controparti armatoriali.

Raffaele Rinaldi, Responsabile Ufficio Crediti dell’Abi – Associazione Bancaria Italiana, nel sottolineare la complessità delle norme che regolano sia le banche che lo shipping, ha affermato che in futuro il credito bancario sarà integrato anche da altre fonti di finanziamento diretto alle aziende anche se comunque il sistema bancario è legato al mondo armatoriale e continuerà a rappresentare una componente importante del funding. Al termine dell’incontro è stato auspicato che, così come con le banche, venga costituito un tavolo permanente con gli investitori istituzionali al fine di potersi confrontare periodicamente al fine di rendere proattiva tale cooperazione.

Source: trasporti italia general

Confetra: gravi ritardi nel rilascio dei nulla osta sanitari sulle merci in import

Gravi ritardi nel rilascio dei Nulla Osta Sanitari all’importazione da parte degli Uffici di Sanità Marittima e di Frontiera in particolare nelle regioni lombarda e ligure. L’allarme arriva dalla Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica attraverso una lettera a firma del presidente Nereo Marcucci.

“La situazione, già da tempo denunciata dalle Federazioni Nazionali e dalle Associazioni Territoriali confederali, sta peggiorando in quest’ultimo periodo in cui per le merci non deperibili il tempo medio di rilascio dei certificati arriva a 5 giorni contro il limite previsto dallo Sportello Unico Doganale (DPCM n. 242/2003) di 8 ore in caso di controllo documentazione e 72 ore in caso di visita merci”, scrive Confetra.

“Tenuto conto che quasi il 50 per cento delle merci in import sono assoggettate ai controlli sanitari, la situazione sta creando rallentamenti all’import con conse-guenze negative sugli standard di efficienza operativa del Sistema Paese” afferma il presidente Marcucci richiedendo un immediato intervento al ministro Lorenzin al fine di riportare i tempi di rilascio dei Nulla Osta nei limiti di legge. “In mancanza di miglioramenti non si potrà evitare di attivare anche strumenti giudiziari per la tutela delle imprese associate”, conclude.

Source: trasporti italia general

1 32 33 34 35 36 60