Rivoluzione tecnologica e cooperazione Ue nel Digital day di Roma

La strategia europea nell’high computing, la mobilità connessa e automatizzata, l’industria del digitale, l’impatto della conversione digitale sul lavoro e le competenze. Sono questi i temi del Digital Day, l’evento organizzato Giovedì 23 marzo dall’Unione Europea e dal Governo italiano a Roma presso Palazzo Doria Pamphilj in occasione del 60mo anniversario dei Trattati di Roma. L’incontro si è concentrato su come l’Unione europea possa sfruttare al meglio l’innovazione digitale, al fine di rimanere fedele ai suoi primi obiettivi e migliorare la vita degli europei. I più alti rappresentanti istituzionali e del mondo dell’industria, dell’università e della difesa dei consumatori si sono riuniti per prendere impegni concreti per lo sviluppo digitale stilando due dichiarazioni: una sulla costruzione della prossima generazione di infrastrutture informatiche e dati e l’altra sulla la mobilità cooperativa, connessa e automatizzata.

“L’Italia sostiene la lettera di intenti sui corridoi transfrontalieri e nazionali: un protocollo di comunicazione tra veicoli e tra veicoli e infrastrutture per favorire l’interoperabilità ed evitare la frammentazione del mercato a livello europeo – ha affermato il viceministro ai trasporti Riccardo Nencini – Celebriamo oggi a Roma una storia straordinaria del nostro continente, in un luogo che evidenzia quanto la cultura sia stato un elemento deciso e già di per se motivo sufficiente per proseguire nel progetto europeo”.

“La scienza e la tecnologia permettono alla mobilità di essere uno dei settori più importanti per l’innovazione, insieme alla medicina – ha concluso Nencini -. Per questo motivo è indispensabile la cooperazione a livello comunitario per favorire l’ulteriore sviluppo del settore. Ma a differenza della rivoluzione industriale, la rivoluzione tecnologica ad oggi non sembra ancora in grado di portare ad un aumento dell’occupazione e la cooperazione a livello Ue diventa per questo ancora più decisiva.

Andrus Ansip, Vicepresidente della Commissione europea responsabile per il Mercato unico digitale, ha dichiarato: “Al fine di garantire il futuro digitale dell’Europa, gli europei devono possedere competenze digitali. Dobbiamo anche digitalizzare l’industria e fare in modo che i ricercatori e le start-up abbiano accesso ai dati e alle tecnologie d’avanguardia. I trasporti devono essere connessi e la mobilità transfrontaliera in tutta l’UE. Oggi abbiamo fatto importanti passi avanti per raggiungere questi obiettivi”.

Günther H. Oettinger, Commissario europeo per il Bilancio e le risorse umane, ha dichiarato: “La creazione della piattaforma di piattaforme europea è un’importante pietra miliare che ci consentirà di fornire un sostegno tempestivo ed efficace alle nostre industrie, soprattutto alle PMI. È ciò che serve all’Europa in questo momento. Oggi numerosi paesi europei si sono accordati per lavorare insieme ai test sul campo. La cooperazione si focalizzerà sull’interoperabilità, accesso ai dati, responsabilità e rete 5G. La Commissione europea faciliterà questo processo e continuerà a lavorare con gli Stati membri.”

Durante le quattro sessioni affrontate nel Digital Day sono stati raggiunti importanti risultati:

7 paesi hanno firmano la dichiarazione sul “supercalcolo“, cioè il calcolo scientifico ad alte prestazioni e il relativo ecosistema, che potrà accrescere le capacità scientifiche e la competitività industriale dell’Europa. I ministri di Italia, Francia, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna hanno firmato quindi una dichiarazione in cui si impegnano a sostenere la prossima generazione di infrastrutture informatiche e dati. In particolare, la dichiarazione prevede la creazione di un’infrastruttura europea per il calcolo ad alte prestazioni (EuroHPC, high performance computing) che sarà messa a disposizione delle comunità scientifiche, dell’industria e del settore pubblico in tutta l’UE, a prescindere dal luogo di insediamento. L’HPC (High-Performance Computing) può rendere più sicure le comunicazioni e le transazioni finanziarie online e contribuire allo stesso tempo alla produzione di energia pulita, con un forte impatto positivo sulla rivoluzione digitale e lo sviluppo sostenibile.

29 Stati dell’UE e dello Spazio Economico Europeo si sono impegnati per la mobilità cooperativa, connessa e automatizzata, che è possibile grazie a tecnologie e politiche digitali essenziali, quali: 5G, intelligenza artificiale, megadati, azzeramento dei costi di roaming, standardizzazione, Internet delle cose, copertura di rete. Malta, Estonia, Bulgaria, Austria, Romania, Finlandia, Croazia, Germania, Portogallo, Slovenia, Francia, Repubblica Ceca, Svezia, Spania, Belgio, Ungheria, Polonia, Danimarca, Cipro, Irlanda, Lituania, Grecia, Italia, Latvia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Slovacchia, Norvegia e Svizzera hanno firmato una lettera di intenti per intensificare la cooperazione sui sistemi a guida autonoma. La Commissione auspica che questo possa agevolare l’introduzione di reti mobili di nuova generazione, il cosiddetto 5G, al fine di avere entro il 2025 una copertura ininterrotta in tutte le aree urbane, le strade principali e le ferrovie d’Europa. Creare progetti pilota transfrontalieri e affrontare insieme la questione di trasmissione dei dati e responsabilità darà alle industrie europee di automobile, tecnologia e telecomunicazioni il vantaggio di un mercato armonizzato e unificato di 500 milioni di consumatori.

Nasce la piattaforma delle piattaforme per l’industria europea 4.0 e il lancio della piattaforma europea delle iniziative nazionali sulla digitalizzazione dell’industria (European Industry 4.0).
La piattaforma lanciata dalla Commissione europea riunisce 13 iniziative nazionali esistenti volte a digitalizzare l’industria, ad agevolare la condivisione delle migliori pratiche e a garantire che le misure adottate dagli Stati membri si completino e si rafforzino a vicenda. Così, ministri, Segretari di Stato e leader dell’industria si sono impegnati a collaborare e a lavorare insieme per sostenere la diffusione della digitalizzazione dell’industria in Europa. Nei prossimi 5 anni gli Stati membri, l’Unione europea e l’industria pianificano investimenti congiunti di oltre 50 miliardi di euro per sostenere la digitalizzazione dell’industria europea.

Infine si aprono nuove opportunità per i giovani nel nuovo mercato del lavoro che comporta la necessità di riqualificare le risorse umane europee alla luce della quarta rivoluzione industriale data dal potere di trasformazione dell’intelligenza artificiale, dei megadati, dell’Internet delle cose, delle comunicazioni mobili o delle tecnologie di codifica a blocchi concatenati.

La Commissione europea ha annunciato inoltre l’intenzione di avviare un progetto pilota per dare a circa 6.000 giovani laureati l’opportunità di svolgere un’esperienza lavorativa digitale nel periodo 2018-2020. Si tratterà di tirocini retribuiti della durata di 4-5 mesi, indirizzati a studenti di tutte le discipline negli ambiti maggiormente richiesti da piccole e medie imprese. I tirocini si concentreranno su competenze tecnologiche quali cybersecurity, intelligenza artificiale, tecnologia quantistica, megadati e aree più generiche come web design, marketing digitale e sviluppo software.

Andrea Coen Tirelli

Source: trasporti italia general

Transforming transport: un progetto Ue per migliorare la mobilità attraverso i big data

Le grandi quantità di dati, utilizzate con le tecnologie dei “big data“, possono migliorare la gestione della mobilità e il servizio offerto agli utenti. È questo l’obiettivo del progetto di ricerca e sviluppo Transforming Transport guidato da Indra (società di consulenza e tecnologia), uno dei maggiori progetti finanziati dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Horizon 2020, sia in termini di budget (18,7 milioni di euro), che di partecipazione (47 partners, tra cui alcuni dei principali gestori di infrastrutture e operatori di trasporto europei, provenienti da: Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Regno Unito e Spagna).

Transforming Transport comprende 13 progetti pilota da realizzare in diversi Paesi e in diverse aree del settore del trasporto: strade, aeroporti, infrastrutture ferroviarie, connected car, mobilità urbana integrata e logistica. In alcuni di questi ambiti saranno sviluppati e testati nuovi algoritmi, basati su tecnologie big data, che consentiranno di integrare e analizzare i dati reali provenienti da fonti diverse, sviluppando modelli di trasporto per supportare il processo decisionale.

Inoltre, tra gli obiettivi del progetto ci sarà quello di garantire che i risultati ottenuti siano riutilizzabili e replicabili, anche dopo la conclusione del progetto. A questo scopo, più di 120 player chiave dell’industria europea saranno coinvolti nel progetto. I principali vantaggi che possono offrire i big data al settore del trasporto e sui quali lavorerà Transforming Transport sono: il miglioramento dell’efficienza e dei servizi offerti ai clienti, la possibilità di generare nuovi fonti di ricavi e nuovi modelli di business.

Si stima che l’utilizzo dei big data può migliorare l’efficienza operativa dei processi e dei servizi legati al trasporto di almeno il 15%, ottimizzando, l’utilizzo delle risorse, riducendo il costo di manutenzione, del consumo di carburante e degli incidenti. Allo stesso tempo, l’uso di queste tecnologie rende possibile offrire un servizio più personalizzato ed adeguato alle necessità dei clienti, contribuiscono ad ottimizzare i flussi dei passeggeri, a ridurre i tempi di attesa e di consegna delle merci e ad armonizzare le connessioni tra i vari mezzi di trasporto. Tutto ciò migliora la soddisfazione del cliente, generando una maggiore ricorrenza.
L’uso e lo sfruttamento dei dati può creare nuove fonti di ricavi e nuovi modelli di business in settori come il turismo e la pubblicità, basandosi su una migliore conoscenza delle preferenze dei viaggiatori e dei tipi di viaggio.

Source: trasporti italia general

Piombino: Moby presenta una nuova nave per l'Elba

È stata presentata ieri sera a Piombino la Moby Kiss che opererà sulla tratta Piombino-Portoferraio. La nave, che sostituisce su questa tratta la Moby Love, è lunga 117,5 metri, larga 20,5, con una stazza lorda di 11.900 tonnellate ed è stata interessata nei mesi scorsi da un importante lavoro di refitting affidato al Gruppo Palumbo. È inoltre provvista di 4 motori e può raggiungere una velocità di 18 nodi. Può ospitare fino a 1540 passeggeri e 400 auto.

“Con l’innesto della Moby Kiss prosegue il processo di consolidamento dei collegamenti per l’Elba, frutto di una politica di investimentiche va avanti già da tempo. – ha commentato l’ad di Moby, Achille Onorato – Ma il Gruppo Onorato Armatori non si ferma qua. Intendiamoinfatti proseguire nel nostro obiettivo di garantire sempre maggior qualità e comfort alle navi della flotta, in modo da rendere ancorapiù soddisfatta la nostra clientela, ribadendo il costante impegno nel dialogo con i territori che serviamo ogni giorno con la massima dedizione”.

L’investimento del Gruppo Onorato Armatori, insieme alle navi della flotta Toremar, potenzia ulteriormente i collegamenti con l’Isola d’Elba, garantendo la continuità del servizio. Le due Compagnie del Gruppo Onorato Armatori, infatti, sono le uniche che tutto l’anno assicurano i collegamenti con l’Isola d’Elba, garantendo, durante il periodo di alta stagione, fino a 100 partenze al giorno, una ogni trenta minuti.

Andrea Coen Tirelli

Source: trasporti italia general

A Bari dal 29 marzo al 2 aprile il Salone Nautico di Puglia

La Regione Puglia ha presentato oggi la 15esima edizione del Salone Nautico di Puglia, in programma a Bari presso il Nuovo Padiglione della Fiera del Levante dal 29 marzo al 2 aprile. Taglio del nastro, il 29 marzo alle 12, con tutti gli attori istituzionali e non, che hanno scommesso sulle potenzialità del comparto nautico.
Economia e crescita blu i temi che segneranno questa seconda edizione barese con focus tematici che metteranno a confronto istituzioni europee, nazionali e locali, enti privati ed esperti, come è stato sottolineato in conferenza stampa dove è emersa l’esigenza di pensare alla nautica nel senso più ampio del termine, guardando anche al turismo nautico, con le sue immancabili ricadute sul territorio (spostamenti dei diportisti, fermate nei porti (per visitare i dintorni o solo per fare cambusa, servizio di rimessaggio, manutenzione delle barche).

“In una regione come la Puglia, caratterizzata da una costa lunghissima e da un turismo in forte espansione, la nautica da diporto può essere un importante volano di sviluppo economico. Si incrocia infatti con l’industria delle imbarcazioni ma anche con la portualità turistica e con la pesca. Questi settori integrati possono fare la differenza rendendo ancora più attraente la Puglia per gli operatori, per i turisti sempre più numerosi che decidono di visitare la regione, e per chi ha fatto del patrimonio ittico dei suoi mari il proprio lavoro: il nostro mare, le nostre coste si possono vivere 365 giorni l’anno”. Ne è convinta l’Assessore all’Industria Turistica e Culturale, Loredana Capone, che ricorda che le imprese attive in Puglia nel settore della nautica sono circa 250, mentre gli addetti sono poco meno di 1.500: “Per cogliere le ampie opportunità provenienti dalla nautica-continua Loredana Capone- occorre innovare e internazionalizzare. La Regione si è impegnata profondamente in questo senso, attraverso bandi ad hoc e mirate politiche di accompagnamento sui mercati esteri. Anche nel Piano strategico Puglia365 prestiamo molta attenzione all’economia del mare: sono previste specifiche azioni da realizzare in sintonia fra pubblico e privati, che riguardano sia la realizzazione di una rete dei porti turistici per la creazione di servizi di qualità rivolti ad un mercato nazionale e internazionale che lo sviluppo di una promozione della destinazione che comincia proprio nei porti turistici. Con la creazione di nuovi itinerari integrati mare e terra i porti pugliesi possono diventare terminali di arrivo e di partenza per visitare quello che la Puglia offre nell’entroterra”.

“Quest’anno abbiamo voluto fare del salone – ha detto Giuseppe Meo, presidente Snim – un contenitore e abbiamo voluto metterci dentro tutto quello che può creare un circolo virtuoso delle attività del mare che devono potersi influenzare a vicenda e attirare anche quelli che al mare non si sono mai avvicinati. Una delle nostre priorità sono i porti, in Puglia ce ne sono tanti, ma non tutti sono adeguati alla domanda. Di qui la nostra richiesta di professionalizzare le carriere e i profili di chi ha vuole fare del mare il suo mestiere”.

Source: trasporti italia general

Gruppo Fs: il Piano industriale punta sul biglietto elettronico

Un nuovo sistema di mobilità che favorisca l’integrazione tra le diverse modalità di trasporto, collettive e individuali, anche a livello regionale e in un’ottica di sostenibilità sociale, economica e ambientale. Anche il Gruppo FS si propone come soggetto promotore di questo ampio progetto di mobilità integrata che è uno dei cinque pilastri su cui si fonda il Piano Industriale 2017-2026 del Gruppo FS Italiane, unitamente a infrastrutture integrate, digitalizzazione, logistica integrata e internazionalizzazione.

Il biglietto elettronico per i treni regionali rappresenta infatti un importante strumento per monitorare i flussi della domanda, la programmazione e l’offerta poiché contribuisce a ridurre il consumo di carta, senza dimenticare che i biglietti cartacei rispettano gli standard FSC (Forest Stewardship Council) riportano, a titolo comparativo, i valori medi di emissione di CO2 prodotti su due tratte caratteristiche dal treno, dall’auto o dall’aereo. Un altro strumento è la nuova Smart Card Trenitalia, UNICA, già introdotto in alcune regioni, con funzionalità multi-servizi, su cui si potranno caricare titoli di viaggio di diversi mezzi di trasporto.

Per quanto riguarda l’aspetto energetico, l’impegno di Trenitalia si concentra anche nei processi industriali e produttivi che insieme al rinnovo della flotta ha permesso una riduzione dei consumi per unità di traffico trasportata che ha confermato l’efficacia delle azioni intraprese.

Nel periodo 2009-2015 le emissioni specifiche di CO2 del servizio passeggeri e merci hanno registrato una flessione di circa il 15% e 20% rispettivamente. Parte di tale riduzione è imputabile al miglioramento del mix energetico nazionale, caratterizzato dall’utilizzo di fonti rinnovabili.

Gli indicatori ambientali relativi alle attività di manutenzione dei convogli all’interno delle officine dell’Emilia Romagna, con il rinnovo dell’impianto di manutenzione dei nuovi convogli e un investimento di oltre 25 milioni di euro per opere importanti fra cui impianti fotovoltaici, impianti di lavaggio con recupero e riuso delle acque e sistemi di illuminazione a led, sono migliorati registrando una riduzione delle emissioni totali di CO2, dei consumi idrici e un maggiore utilizzo di vernici a basso impatto ambientale. Sempre in Emilia Romagna, è stata dedicata particolare attenzione al riciclo dei rifiuti, con una crescita del 12% della quota di quelli recuperati. Una sensibilità estesa anche al settore degli uffici dove, nello stesso periodo, è stato abbattuto del 50% il consumo della carta e del 23% quello delle cartucce di toner.

Source: trasporti italia general

Treno Verde 2017: ecco i numeri di Trenitalia in Emilia Romagna

Nel 2016, l’89,7% dei treni regionali dell’Emilia Romagna è arrivato puntuale a destinazione, percentuale che sale al 93,3% se si escludono i ritardi provocati da eventi esterni.

Dati entrambi positivi rispetto al 2015, quando le percentuali registrate erano inferiori e parallelamente sono drasticamente calate le cancellazioni, scese del 50% nel 2016 rispetto all’anno precedente. La conferma del trend positivo arriva anche dal monitoraggio della percezione che i clienti hanno del servizio offerto. I dati consolidati dell’anno 2016 evidenziano, infatti, una soddisfazione del viaggio in crescita di oltre quattro punti percentuali rispetto al 2015.

Viaggiare in treno è una scelta responsabile per preservare l’ambiente e migliorare la qualità della vita. In Emilia Romagna, Trenitalia trasporta circa 100.000 viaggiatori, con il solo trasporto ferroviario regionale, dunque, se si immagina un’occupazione media di due passeggeri per auto, è possibile affermare di aver già tolto dalle strade circa 50.000 auto al giorno.

In Italia, la mobilità avviene per l’ 80% con mezzo privato e l’obiettivo condiviso da Trenitalia con le istituzioni è di spostare sempre più la mobilità dal mezzo privato al treno. Il raggiungimento di questo obiettivo passa attraverso due importanti direttrici: il rinnovo dell’intera flotta dei treni regionali e lo sviluppo di un sistema integrato tra vettori. Tale impostazione combinerà in maniera migliore le diverse modalità di viaggio e offrirà spostamenti collettivi più efficaci volti a soddisfare le esigenze di mobilità dei cittadini.

Sono questi i numeri e gli obiettivi presentati dal Direttore Regionale Emilia Romagna di Trenitalia, Davide Diversi, in occasione della tappa fatta a Bologna dal Treno Verde 2017. Inoltre, nel corso del 2017, Trenitalia aumenterà il numero di collegamenti ed entro il 2019, sarà rinnovato l’intero parco dei treni regionali come previsto dalla gara di affidamento dei servizi ferroviari regionali.

Nell’acquisto di nuovi treni, l’azienda delle Ferrovie dello Stato è sempre più esigente e chiede alle società costruttrici il rispetto di particolari requisiti per migliorare le performance ambientali relativi ai sistemi propulsivi più efficienti, all’aerodinamicità, al recupero di energia in frenata, all’utilizzo di materiali più leggeri e riciclabili. In quest’ottica, specifica la Direzione Regionale Emilia Romagna di Trenitalia, in Emilia Romagna tutti i treni sono a trazione elettrica.

Gloria De Rugeriis

Source: trasporti italia general

Trasporti eccezionali: Lombardia, predisposto l’iter per semplificare le autorizzazioni

“Il Pdl ‘Legge di Semplificazione 2017′, approvato dalla Giunta settimana scorsa, contiene già una proposta che semplifica l’iter per il rilascio dell’autorizzazione al passaggio sulle strade dei trasporti eccezionali. E’ un contributo importante verso lo sblocco della situazione che tiene fermi, ormai da settimane, i trasporti pesanti”. Lo ha detto l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Alessandro Sorte, replicando alle dichiarazioni del presidente di Assolombarda, Gianfelice Rocca.

Il nuovo Testo prevede che gli Enti proprietari delle strade (Province, Comuni, ecc..) pubblichino sul loro sito istituzionale la cartografia o gli elenchi delle strade di competenza percorribili dai veicoli eccezionali, con l’indicazione dei limiti di percorribilità, assicurando tuttavia la piena funzionalità della rete stradale ed il mantenimento di adeguati livelli di manutenzione e sicurezza.

La pubblicazione degli elaborati sostituisce i nulla osta e i pareri da acquisire per il rilascio delle autorizzazioni. “Il progetto di legge – conclude Sorte – una volta approvato anche dal Consiglio regionale consentira’ alle Province di procedere in tempi rapidi al rilascio delle autorizzazioni senza dover acquisire il parere di tutti i Comuni che si trovano lungo il tracciato percorso dal trasporto eccezionale”.

Source: trasporti italia

Ferrovie: Chivasso-Aosta, verso l'eliminazione dei passaggi a livello

Eliminazione di tre passaggi a livello sulla linea Chivasso – Aosta e miglioramento delle opere sostitutive dei cinque passaggi a livello sulla linea Torino – Milano nel territorio del Comune di Chivasso. Ecco l’oggetto della modifica alla Convenzione del 15 marzo 2011 firmata oggi dal sindaco di Chivasso, Libero Ciuffreda e dal Responsabile programma soppressione passaggi a livello della Direzione Investimenti di Rete Ferroviaria Italiana, Gianluigi De Carlo.

I tre passaggi a livello della Chivasso – Aosta, situati sulle vie Blatta, Regione Pozzo e Regione Prato del Signore saranno sostituiti da un cavalcaferrovia che si innesta, attraverso una nuova viabilità di raccordo, alla “strada del pozzo” che sottopassa l’autostrada Torino – Milano e l’adiacente linea Alta Velocità. Inoltre, sarà realizzato un sottopasso ciclo pedonale a sud dell’attuale passaggio a livello di via Blatta.

Il miglioramento delle opere sostitutive dei cinque passaggi a livello sulla Torino – Milano, rispetto a quanto previsto dalla convenzione del 2011, prevede una nuova viabilità che corre a est parallelamente al cavalcaferrovia e l’innesto su via Casale e l’adeguamento della viabilità di via S. Giovanni in frazione Castelrosso per l’innesto alla SS 11 a nord dei binari. Inoltre, è prevista l’installazione di ascensori a servizio delle passerelle di via Paleologi e via Mazzè. Il collegamento tra via Roma e via Caluso sarà garantito dalla passerella pedonale che sarà interessata da importanti interventi di miglioramento.

L’investimento complessivo 25,5 milioni di euro, di cui 1,8 messi a carico del Comune di Chivasso. Inoltre, è stato inaugurato oggi il tratto di strada tra via Mazzè e la frazione Torassi che consente la piena funzionalità, del collegamento tra la nuova rotatoria di via Mazzè e via Rivera dopo l’apertura parziale, solo per i residenti della zona lato Torassi, avvenuta lo scorso 31 gennaio.

Source: trasporti italia general

Treni Milano-Cremona-Mantova: in servizio due nuovi Vivalto

Da sabato due nuovi Vivalto di seconda generazione sono in servizio anche sulla tratta Milano-Cremona-Mantova. Lo ha fatto sapere l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Alessandro Sorte, tracciando un bilancio delle performance della tratta. Nel novembre 2014 la linea Mantova-Cremona-Milano faceva registrare una puntualità media pari al 65 per cento. Le soppressioni, nello stesso mese, erano mediamente 2 al giorno. Nelle fasce di punta, sempre a novembre 2014, la puntualità si attestò al 64 per cento, mentre le soppressioni – nelle ore di maggior carico – si attestavano mediamente a 0,8 al giorno. Il ritardo medio ponderato per passeggero, proprio nel novembre del 2014, era di 9 minuti. La puntualità dell’intero anno 2014 fu pari al 71 per cento, il ritardo medio di 7,4 minuti, le soppressioni 1,9 treni/giorno.

“A gennaio 2015 – ha continuato Sorte – quando con l’amministratore delegato di Trenord, Cinzia Farisè, abbiamo lanciato il ‘Progetto puntualità’ per cercare di invertire un trend che, media di tutta la Lombardia, faceva registrare una puntualità al 69 per cento, la Milano-Mantova viene individuata come direttrice critica. L’obiettivo era di recuperare in fretta la performance del servizio: l’82 per cento entro il 2015 e l’84 entro il 2016″. Sempre all’inizio del 2015, viene avviato il progetto di dismissione progressiva dei vecchi treni, con l’obiettivo di immettere sulla Milano-Mantova e sulla Cremona-Treviglio treni di moderna concezione (Vivalto Prima Serie) e di ultima generazione (Vivalto Seconda Serie).
“Se per tutte le linee, in collaborazione con i gestori della Infrastrutture – ha aggiunto Sorte – l’obiettivo era quello di recuperare in fretta la performance del servizio, per la Milano-Mantova l’obiettivo prefissato era quello di arrivare all’84%”.

Ecco un riepilogo: puntualità: novembre 2014: 65 per cento; puntualità media 2016: 89 per cento; soppressioni novembre 2014: 2 media giorno; soppressioni 2016: 0,4 media giorno; ritardo medio ponderato novembre 2014: 9 minuti; ritardo medio ponderato 2016: 3 minuti.

Source: trasporti italia general

Mare: Gnv raddoppia la linea Civitavecchia-Termini Imerese

Gnv raddoppia la linea Civitavecchia-Termini Imerese. Lo ha annunciato oggi nel corso di un evento tenutosi a bordo della M/n Splendid.
“Il collegamento Civitavecchia – Termini Imerese rappresenta per noi un’occasione per sviluppare la nostra presenza in una realtà portuale in crescita, alternativa strategica per i collegamenti merci e passeggeri della Sicilia orientale – ha detto Matteo Catani, amministratore delegato di Gnv – Questa è una linea che ha mostrato di essere apprezzata e siamo certi che ci sia l’interesse da parte di tutti gli operatori di poter fare affidamento su un servizio giornaliero, che rappresenta un elemento estremamente interessante anche per la Sicilia Orientale: siamo felici di poter rispondere positivamente alle richieste di un mercato che da anni ci conosce, ci apprezza e ci sceglie”.

Source: trasporti italia general

1 48 49 50 51 52 60