Sicilia: nuovo collegamento merci sulla rotta Catania-Malta

Il Gruppo Onorato Armatori annuncia un nuovo collegamento merci con una nave dedicata sulla rotta Catania-Malta. A partire da fine marzo gli autotrasportatori potranno quindi usifruire di una maggiore offerta delle rotte da e per la Sicilia: il nuovo collegamento (in aggiunta a quello settimanale già esistente), sarà operato con una nave dedicata, sulla rotta Catania-Malta con quattro partenze settimanali da ciascun porto e con orari tarati specificamente sulle necessità del settore merci, in particolare per il settore alimentare. La nave, 1500 mt lineari, trasporterà sia trailer che veicoli guidati. Il nuovo operativo consentirà ai trasportatori un ulteriore miglioramento delle performance in termini di orari, sia di percorrenza che d’arrivo.

In Sicilia, inoltre, è previsto il rafforzamento dell’offerta con l’inserimento di una ro-ro da 2600 mt (20 kts di velocità) sulla tratta Genova-Livorno-Catania che consentirà la programmazione di un operativo più efficiente in termini di resa dei mezzi. In primavera il dipartimento merci si rafforzerà ulteriormente con l’inserimento di una ro-ro di 3500 mt (27 kts di velocità) che consentirà una maggiore efficienza sia sui tempi di percorrenza che sui tempi di consegna della merce.

Nel nuovo anno continua a registrarsi una forte crescita sia per Moby che per Tirrenia. Anche a febbraio il trend si conferma positivo, con un incremento complessivo del traffico merci del Gruppo del 10%, il doppio rispetto al mese precedente. E solo in Sicilia, nei primi due mesi del 2017 è stato registrato un +24%.

Source: trasporti italia general

Logistica e trasporto passeggeri nell’incontro tra Regione Piemonte, Vercelli, Novara e Casale M.to

L’ ipotesi di riattivazione della linea Ferroviaria Vercelli-Casale M.to, il potenziamento del servizio sulla linea Torino-Milano e le opportunità che scaturiranno dall’insediamento del polo logistico Amazon nel Vercellese e dello sviluppo dell’interporto CIM di Novara sono stati l’oggetto di un incontro che si è svolto questa mattina tra il sindaco di Vercelli Maura Forte, il sindaco di Casale Titti Palazzetti e il sindaco di Novara Alessandro Canelli, con l’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte Francesco Balocco, i rappresentanti dell’Agenzia della Mobilità Piemontese, delle strutture regionali e di RFI.

In particolare per Vercelli si è convenuto sulla necessità di definire il mutamento di scenario che l’insediamento Amazon determinerà in termini di ricadute non solo occupazionali, ma anche sul sistema dei trasporti sia passeggeri che merci. A tal fine sarà promosso da parte del comune un incontro con Amazon, RFI e Regione Piemonte per approfondire le tematiche infrastrutturali connesse alle necessità del gruppo, così da consentirgli di utilizzare la ferrovia per lo smistamento delle merci.

È stato evidenziato dal sindaco di Casale come sia necessario per l’alto Monferrato il ripristino di un collegamento ferroviario che consenta di raggiungere Milano e Torino (Casale-Vercelli), ma anche della Casale -Mortara, ipotesi oggetto di studio da parte dell’AMP e obiettivo delle gare di bacino per l’affidamento del tpl gomma, integrata con il ferro. Inoltre si è ricordato come per l’operatore logistico Bcube, che a Casale ha sede, sia necessario un raccordo ferroviario che consenta di utilizzare la ferrovia per il trasporto merci.

Per il sindaco di Novara, il fatto nuovo e positivo è come Novara e Vercelli ragionino oggi come sistema e che lo sviluppo della vocazione logistica di Novara, all’incorcio dei due corridoi merci (Reno-Alpi e Mediterraneo) con i consistenti investimenti già programmati per il CIM, unitamente agli sviluppi logistici del Casalese e del Vercellese, porterà considerevoli opportunità all’intero territorio, ma che potranno essere pienamente colte solo con il potenziamento ulteriore dei collegamenti passeggeri verso Torino e verso Milano.

Source: trasporti italia general

Autotrasporto, ecco i luoghi della protesta del 18 marzo

Unatras ha reso noto i luoghi dove si svolgeranno le manifestazioni di protesta del Tir Day sabato 18 marzo. Si tratta di 18 città di 11 Regioni: da Trieste a Messina, da Asti ad Ancona, da Bergamo a Napoli. E ancora, Novara, Torino, Genova, Milano, Lecco, Brescia, Venezia, Trento, Forlì Cesena, Prato, Roma, Catanzaro.
Le iniziative del Tir Day organizzato da Unatras prevedono cortei di camion, conferenze stampa, sit in davanti alle sedi della Motorizzazione Civile e della Prefettura, incontri con Parlamentari ed esponenti delle istituzioni.

In particolare, a Roma, il corteo dei camion arriverà e stazionerà alla sede Rai di Saxa Rubra, mentre ad Ancona e a Messina gli automezzi faranno tappa ai porti delle città. A Trieste gli autotrasportatori stazioneranno con i camion a Piazza Unità d’Italia. A Venezia, un autoarticolato verrà trasportato su una chiatta dal Canale della Giudecca fino al bacino di Piazza San Marco. A Milano decine di Tir viaggeranno compatti fino alla sede Rai di corso Sempione; a Brescia i ‘bisonti della strada’ scenderanno in carovana dalle montagne a valle, fino alla sede della Motorizzazione civile; a Bergamo procederanno a passo di lumaca lungo le tangenziali in entrambi i sensi, mentre a Lecco faranno, con lentezza, il giro della città. Il ritrovo sarà, secondo le località, tra le 8 e le 10.

“Il 18 marzo – spiega Amedeo Genedani, presidente di Confartigianato Trasporti e di Unatras – i nostri autotrasportatori ribadiranno al Governo la richiesta di risposte alle tante questioni rimaste in sospeso. A cominciare dalla determinazione mensile dei costi indicativi di esercizio e dalle iniziative contro la concorrenza sleale e l’abusivismo dei vettori esteri per garantire trasparenza e regolarità nel mercato”.

Sugli autotrasportatori pesano anche le mancate risposte sul fronte di norme e sanzioni per chi non rispetta i tempi di pagamento dei servizi di trasporto. Sollecitano, inoltre, lo sblocco immediato del rilascio delle autorizzazioni per i trasporti eccezionali e il pieno funzionamento delle Motorizzazioni civili.

“Non escludiamo nei giorni successivi forme di protesta anche più incisive di questa – dichiara il presidente di Conftrasporto Paolo Uggè – C’è una delusione molto forte, che è la naturale conseguenza di aspettative disattese, verso la politica dei trasporti – conclude il presidente di Fai-Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio – una conclusione alla quale gli autotrasportatori sono giunti dopo lunghi mesi di silenzi da parte delle istituzioni e che sfocerà nelle manifestazioni di questo fine settimana”.

Source: trasporti italia

Autotrasporto, manifestazione 18 marzo: Genova e Como negano autorizzazione

La manifestazione dell’autotrasporto prevista per sabato 18 marzo si svolgerà attraverso manifestazioni e cortei previsti in 11 regioni e 18 città tra cui Roma, Napoli, Trieste, Venezia, Ancona, Milano, Lecco e Brescia. Ma a Genova e Como sono in corso i colloqui perché le autorizzazioni da parte delle questure non sono ancora state concesse.

“In alcune realtà non sono ancora arrivate le autorizzazioni necessarie perché si temono problemi di ordine pubblico – ci ha spiegato Sergio Lo Monte segretario nazionale di Confartigianato Trasporti – un fatto abbastanza negativo perché si tratta di manifestazioni e cortei di camion pacifiche con percorsi protetti e concordati”.
Su Genova c’è un corteo già in parte organizzato ma la Digos ha posto delle riserve, nonostante il fatto che si tratti di una manifestazione concordata con le associazioni di categoria. Anche a Como la richiesta di un corteo di un centinaio di mezzi risulta ancora in attesa di conferma.

“Scendiamo in piazza perché aspettiamo risposte per questioni sul tappeto ormai da troppo tempo a cominciare dal mantenimento degli impegni assunti il 5 novembre 2015 – ha aggiunto Lo Monte -. Siamo ancora in attesa delle disposizioni in merito alle risorse previste per quest’anno o dei decreti attuativi degli incentivi per l’intermodalità e chiediamo chiarimenti anche sulla questione della riduzione delle risorse. Il settore avrebbe poi bisogno della determinazione mensile dei costi indicativi di esercizio dei diversi servizi di autotrasporto, anche alla luce dell’ordinanza della corte di giustizia europea, perché l’impresa è ormai schiacciata dalla committenza. Il provvedimento sui costi incidere profondamente anche sul fronte sicurezza”.

“Il mondo dell’autotrasporto chiede regole certe e trasparenza – ha concluso il segretario di Confartigianato Trasporti – è questa l’unica strada per riottenere la dignità che merita, insieme a una vera competitività che si ottiene solo attraverso azioni di contrasto efficaci e coordinate con quelle di altri paesi europei contro la concorrenza estera sleale e illegale e contro qualsiasi forma di abusivismo”.

Source: trasporti italia

Autotrasporto, manifestazione 18: Genova e Como negano autorizzazione

La manifestazione dell’autotrasporto prevista per sabato 18 marzo si svolgerà attraverso manifestazioni e cortei previsti in 11 regioni e 18 città tra cui Roma, Napoli, Trieste, Venezia, Ancona, Milano, Lecco e Brescia. Ma a Genova e Como sono in corso i colloqui perché le autorizzazioni da parte delle questure non sono ancora state concesse.

“In alcune realtà non sono ancora arrivate le autorizzazioni necessarie perché si temono problemi di ordine pubblico – ci ha spiegato Sergio Lo Monte segretario nazionale di Confartigianato Trasporti – un fatto abbastanza negativo perché si tratta di manifestazioni e cortei di camion pacifiche con percorsi protetti e concordati”.
Su Genova c’è un corteo già in parte organizzato ma la Digos ha posto delle riserve, nonostante il fatto che si tratti di una manifestazione concordata con le associazioni di categoria. Anche a Como la richiesta di un corteo di un centinaio di mezzi risulta ancora in attesa di conferma.

“Scendiamo in piazza perché aspettiamo risposte per questioni sul tappeto ormai da troppo tempo a cominciare dal mantenimento degli impegni assunti il 5 novembre 2015 – ha aggiunto Lo Monte -. Siamo ancora in attesa delle disposizioni in merito alle risorse previste per quest’anno o dei decreti attuativi degli incentivi per l’intermodalità e chiediamo chiarimenti anche sulla questione della riduzione delle risorse. Il settore avrebbe poi bisogno della determinazione mensile dei costi indicativi di esercizio dei diversi servizi di autotrasporto, anche alla luce dell’ordinanza della corte di giustizia europea, perché l’impresa è ormai schiacciata dalla committenza. Il provvedimento sui costi incidere profondamente anche sul fronte sicurezza”.

“Il mondo dell’autotrasporto chiede regole certe e trasparenza – ha concluso il segretario di Confartigianato Trasporti – è questa l’unica strada per riottenere la dignità che merita, insieme a una vera competitività che si ottiene solo attraverso azioni di contrasto efficaci e coordinate con quelle di altri paesi europei contro la concorrenza estera sleale e illegale e contro qualsiasi forma di abusivismo”.

Source: trasporti italia

Milano: con CityLogin consegne a emissioni zero nell'Area C

Il Gruppo FM Logistic, attivo nel settore dello stoccaggio, del trasporto e del packaging presente in 13 paesi e con un giro d’affari di 1,034 miliardi di euro, ha siglato un accordo con Carrefour Italia per le consegne nei punti vendita nell’Area C di Milano con mezzi a ridotto impatto ambientale. Da inizio febbraio 2017 alcune consegne presso i punti di vendita ad insegna Carrefour nell’area C di Milano vengono effettuate con un mezzo Bimodale. Se i riscontri di questo test dovessero essere positivi il progetto potrebbe espandersi con l’inserimento di altri mezzi tra ibridi e bimodali.

CityLogin, frutto della partnership tra FM Logistic e Mag-di, è un servizio di micrologistica che consente lo stoccaggio anche di piccole quantità di merce e l’accesso a un portale per la movimentazione del magazzino, la gestione delle spedizioni e dei ritiri e la prenotazione di servizi di van sharing. Si avvale di mezzi trasporto elettrici e bimodali e utilizza un innovativo sistema di proximity hub, ossia centri di smistamento e stoccaggio delle merci vicini all’area di distribuzione. La piattaforma consente di aumentare l’efficienza della distribuzione. I mezzi infatti percorrono meno strada e impiegano meno tempo per i rifornimenti, riducendo i costi della flotta.

Ugo Lemorini general manager di FM Logistic in Italia ha dichiarato: “L’accordo con Carrefour, che speriamo di estendere presto anche a Roma, rientra nella strategia di logistica sostenibile portata avanti dal gruppo con il progetto CityLogin. Si tratta di un modello innovativo che introduce anche nel trasporto delle merci il concetto di chilometro zero. Siamo particolarmente orgogliosi del successo che sta ottenendo questa nuova piattaforma, ideata e sviluppata in Italia, che sarà implementata a livello di Gruppo”.

Dal 13 febbraio le norme per l’accesso all’Area C, la zona a traffico limitato nel centro di Milano, sono state ulteriormente inasprite estendendo il divieto di circolazione anche ai veicoli Euro 4 diesel senza filtro antiparticolato. Attualmente è invece consentito liberamente l’accesso ai veicoli ibridi ed elettrici senza il pagamento del ticket d’ingresso.

Source: trasporti italia general

Autotrasporto: 18 marzo manifestazioni in tutta Italia. Uggè: troppi silenzi su temi cruciali

Gli autotrasportatori si preparano alla giornata di mobilitazione indetta da Unatras per sabato 18 marzo. La protesta si svolgerà da Nord a Sud coinvolgendo diverse regioni, tra cui la Lombardia, il Veneto, il Friuli Venezia Giulia, l’Emilia Romagna, la Liguria, il Lazio, le Marche, la Campania, con diverse modalità. Alla manifestazione parteciperanno le imprese di Fai-Conftrasporto, la Federazione di settore aderente a Confcommercio: il presidente Paolo Uggè non esclude forme di protesta molto più incisive per dare forza e continuità alla mobilitazione di sabato.
“C’è una delusione molto forte rispetto alla politica dei trasporti che è la naturale conseguenza di aspettative disattese – ha dichiarato Uggè – una conclusione alla quale gli autotrasportatori sono giunti dopo lunghi mesi di silenzi”.

Al centro, i mancati riscontri su alcuni temi cruciali per la categoria, per i quali, secondo Conftrasporto, il Governo, e non solo il ministero dei Trasporti, avrebbe dovuto impegnarsi. “Per risolvere certe situazioni – spiega Uggè – è necessario che ci sia un coordinamento, un punto di riferimento ben preciso. Altrimenti accade, com’è successo, che i rappresentanti della categoria firmino un protocollo d’intesa con i rappresentanti di un ministero e poi quell’impegno, frutto di mesi di trattative e di lavoro, finisca col diventare carta straccia”.

Così le questioni sul tappeto si sono moltiplicate. “L’elenco è lungo – ha spiegato Uggè – Penso alla circolare dell’Inps per la defiscalizzazione riguardante gli autisti all’estero, che le imprese attendono da mesi, oppure ai tagli delle risorse per il settore che hanno portato alla riduzione degli sconti per i Tir sui pedaggi industriali, allargando ancora di più la forbice a sfavore delle imprese italiane in materia di competitività. E ancora, alle risorse per il trasporto combinato strada mare e strada rotaia che l’Unione europea aveva già approvato e che il nostro Paese nel 2016 è riuscito incredibilmente a perdere per strada; o al fatto che i 280 ingegneri attesi negli uffici delle Motorizzazioni civili per far finalmente ripartire le revisioni, e non tenere fermi migliaia di mezzi, non sono stati assunti perché mentre il ministero dei Trasporti ne decretava l’urgentissimo bisogno, quello dell’Economia bocciava la richiesta. Come se nella cabina di un Tir un conducente girasse il volante a destra e il suo ‘secondo’ dall’altra parte. Le manifestazioni di sensibilizzazione del fine settimana sono l’ultima occasione per spiegare al Governo che una volta fatta una scelta occorre proseguire tutti in quella direzione, altrimenti si provocano solo danni”.

Source: trasporti italia

Veicoli industriali: cresce del 19,8% il mercato del primo bimestre 2017. Febbraio a +11,9%

A febbraio 2017 è stato registrato un incremento delle immatricolazioni di veicoli industriali con massa totale a terra superiore alle 3,5 t, pari a +11,9% rispetto al febbraio 2016 (1.800 unità immatricolate contro 1.608). Lo comunica il Centro Studi e Statistiche dell’Unrae sui dati di immatricolazione forniti dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Nel primo bimestre dell’anno in corso l’incremento è stato di +19,8% rispetto all’anno precedente, con 3.750 unità immatricolate contro 3.131.

Per quanto riguarda i veicoli industriali pesanti, con massa totale a terra uguale o superiore alle 16 t, i dati stimati per febbraio 2017 hanno fatto registrare un incremento di +11,2% (1.425 unità contro 1.281) rispetto allo stesso mese del 2016, mentre nel bimestre gennaio-febbraio l’aumento è stato di +18,6% sullo stesso periodo del 2016 (3.025 unità contro 2.550). Tale andamento positivo è sostenuto dalle misure di finanziamento per l’acquisto di nuovi mezzi emanate alla fine del 2016 dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per le quali la percentuale di esiti positivi delle domande presentate è andata aumentando dal 2013 ad oggi.

“In attesa della nuova spinta che potrà arrivare dal rinnovo delle misure di incentivazione agli investimenti nel settore dell’autotrasporto – ha commentato Franco Fenoglio, presidente della Sezione Veicoli Industriali di Unrae – il mercato comunque tende sostanzialmente a crescere, denunciando una necessità fisiologica di rinnovo del parco, in presenza di mezzi ormai ampiamente obsoleti, la cui gestione si fa complicata ed economicamente poco conveniente, oltre a non rispondere alle prescrizioni per lo sviluppo della mobilità sostenibile. L’Unrae sta collaborando con i competenti uffici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per rendere sempre più concretamente efficace la destinazione degli incentivi, in termini di minori emissioni inquinanti nell’atmosfera – ha dichiarato Franco Fenoglio – promuovendo tutte le soluzioni tecnologiche innovative, capaci di dare una spinta sostanziale all’incremento della mobilità sostenibile, soprattutto nelle nostre città, dove gli autoveicoli svolgono un ruolo fondamentale nella distribuzione delle merci. Queste misure – ha concluso il presidente Fenoglio – dovrebbero pertanto essere rivolte, in applicazione del principio di neutralità tecnologica al quale Unrae si ispira, a tutte le tipologie di alimentazione – nessuna esclusa – che garantiscano il raggiungimento di obiettivi ecologici e di tutela della qualità dell’aria, assicurando un tempestivo e reale rinnovo del parco circolante”.

Source: trasporti italia

Porto Trieste: intesa con Area Science Park per lo sviluppo industriale

L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Orientale e Area Science Park hanno firmato un protocollo d’intesa per collaborare nella realizzazioone di un modello di sviluppo industriale innovativo basato sull’integrazione e la valorizzazione di asset già presenti sul territorio. Dalla logistica portuale all’elevata concentrazione di enti di ricerca con personale altamente qualificato. “L’obiettivo primario è la creazione di posti di lavoro finoa 6 mila unità in 5-10 anni”, ha commentato la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani presente alla firma dell’intesa.

Con il protocollo, che ha una durata di tre anni, le due realtà istituiscono tavoli tecnici, occasioni didialogo e confronto per individuare linee d’azione in grado di attrarre nuovi investimenti per un territorio sempre più competitivo e produttivo. Saranno individuate e sperimentate nuove metodologie per agevolare insediamenti industriali ad alta tecnologia, con particolare attenzione all’innovazione nel settore manifatturiero, della logistica e dell’economia circolare privilegiando un’industria che non inquini, limiti il consumo di materie prime e minimizzi e riutilizzi gliscarti di produzione.

“L’accordo di oggi va inquadrato strategicamente in due filoni fondamentali di sviluppo del porto di Trieste: l’integrazione con il mondo dell’innovazione e della ricerca e l’insediamento di attività ad altovalore aggiunto nei punti franchi – ha commentato il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Zeno D’Agostino – AREA Science Park ci permette di approfondire in maniera completa le nostre potenzialità creando soprattutto un legame solido e proficuo con il mondo globale delle imprese ad alto contenuto tecnologico che sono uno dei nostri obiettivi per l’insediamento inaree di punto franco. Tra Carso e mare nasce una collaborazione nuova e inedita con uno scambio di competenze importanti, utilizzando risorse di prim’ordine sempre esistite sul territorio, ma che solo ora per la prima volta accettano sfide importanti, e soprattutto concrete.”

“Attraendo nuovi investimenti produttivi s’innesca un processo virtuoso in grado di generare ricadutesu tutto l’ecosistema, dalla formazione al lavoro, dalla ricerca all’industria – ha dichiarato Sergio Paoletti, presidente di AREA Science Park – L’accordo con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale rappresenta, quindi, una sfida per l’intero Sistema della Scienza e dell’Innovazione del Friuli Venezia Giulia. Un’occasione unica per diventare una struttura in espansione che valorizzi lecompetenze presenti e, allo stesso tempo, si arricchisca di nuove”.

Nella foto da sinistra: Zeno D’Agostino, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Orientale, Debora Serracchiani, presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e Sergio Paoletti, presidente Area Science Park.

Andrea Coen Tirelli

Source: trasporti italia general

Verona: nuove infrastrutture per il trasporto merci su ferro

Nell’ambito di quanto previsto nel Protocollo d’intesa sottoscritto dal presidente del Consorzio ZAI Matteo Gasparato e dall’amministratore delegato e direttore generale di Rete Ferroviaria Italiana Maurizio Gentile, sono stati decisi gli interventi di sviluppo degli impianti ferroviari e intermodali dell’Interporto Quadrante Europa di Verona. Sarà realizzato infatti un nuovo terminal di carico e scarico con gru a portale, aree di stoccaggio e binari di arrivi e partenze di 750 metri, così come previsto dagli standard europei.

In particolare, per l’ingresso Ovest di Verona, saranno realizzati tre binari di arrivo e partenze per l’inoltro diretto dei convogli dalle direttrici Ovest-Est alle aree intermodali del Quadrante Europa. I tre binari potranno essere ampliati fino a costruire un nuovo fascio arrivi e partenze di 10 binari con modulo 750 metri, accogliendo e rilanciando i flussi di traffico da e per i principali porti sui versanti tirrenico e adriatico. Inoltre, verrà progettato un sistema di viabilità stradale per migliorare le operazioni di booking, stoccaggio e filtraggio delle merci che arrivano su gomma.

Gli interventi si inseriscono nel nuovo modello organizzativo e gestionale del comprensorio ferroviario di Verona, in coerenza con il progetto di collegare i principali terminal alla rete ferroviaria, realizzando così un autentico trasporto intermodale gomma/ferro e migliorando la sostenibilità economica e ambientale del traffico merci.

“Gli importanti interventi al Quadrante Europa – ha sottolineato Maurizio Gentile, ad e dg RFI – fanno parte del più vasto piano di Rete Ferroviaria Italiana per supportare e incrementare il traffico merci su ferro. Assumono un’importanza ancora maggiore se si considera la posizione strategica dell’Interporto, che intercetta i traffici Ovest-Est, sul Corridoio Mediterraneo, e Nord-Sud, grazie al corridoio ferroviario che va dal Meridione ai bacini industriali europei più importanti e che sarà potenziato con l’apertura della nuova Galleria del Brennero”.

Il presidente del Consorzio Zai Matteo Gasparato ha commentato: “Questo piano di sviluppo ci permette di continuare ad essere i protagonisti del mercato intermodale a livello europeo. Si intensificano sempre più le sinergie tra Consorzio Zai e RFI che permettono di realizzare nuovi traguardi e attività per mantenere ai vertici il modello Quadrante Europa. Abbiamo intrapreso un percorso di realizzazione del terminal da 750 metri unico in Italia per la sua valenza in ambito logistico.”

I contenuti del Protocollo rientrano nella cosiddetta “cura del ferro” avviata dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, in linea con gli obiettivi fissati dal Libro Bianco dei Trasporti dell’Unione Europea: trasferire il 30% del trasporto merci su ferro entro il 2030 e il 50% entro il 2050. Il Quadrante Europa potrà così sfruttare al meglio l’apertura della Galleria di base del Brennero, prevista nel 2026, e la sua posizione strategica che permette di intercettare due Core Corridor europei TEN-T, Scandinavia-Mediterraneo (Helsinki – La Valletta) e Mediterraneo (dalla penisola iberica all’Ucraina). Inoltre, il potenziamento infrastrutturale del terminal si inserisce nel più ampio quadro di investimenti che saranno realizzati sull’asse Torino – Trieste, con il completamento del sistema Alta Velocità/Alta Capacità fra Brescia e Padova.

Source: trasporti italia general

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