Caro navi: assemblea Cna Fita Sardegna, a rischio molte aziende di autotrasporto

Autotrasportatori sardi a confronto nell‘assemblea di categoria Cna Fita a Tramatza, insieme ai vertici regionali (Francesco Pinna e Valentina Codonesu) e al responsabile nazionale (Mauro Concezzi) dell’Unione di trasporto Cna.

All’ordine del giorno l’incremento dei noli marittimi e della continuità territoriale delle merci in Sardegna, insieme a un approfondimento sulla Legge di Bilancio nazionale 2020 con le misure che interessano l’Autotrasporto, e le ultime convenzioni commerciali messe in campo da Cna Sardegna per agevolare le imprese.

“I sovraccosti generati dagli obblighi ambientali del Regolamento IMO 2020 non possono gravare prevalentemente su un’unica categoria – evidenzia Valentina Codonesu, responsabile regionale CNA FITA Sardegna -. In questa occasione la storica debolezza dell’impresa di autotrasporto nell’intera filiera della logistica, soprattutto con la Committenza, si ripropone in tutta la sua fragilità. Molte aziende hanno già comunicato agli autotrasportatori che a causa della difficile situazione congiunturale dell’industria, cui si aggiunge la forte concorrenza da parte di produttori stranieri che beneficiano di condizioni di trasporto più vantaggiose di quelle italiane e sarde, per l’anno 2020 non riconosceranno loro nessun aumento tariffario. C’è dunque una fetta di operatori che non riuscirà a sua volta a farsi riconoscere i sovraccosti che dovrebbe sostenere per il caro traghetti green, e sono quelli che più di tutti manifestano per disperazione l’intenzione di fermare i propri servizi subito, dato che nel giro di pochi mesi saranno costretti a farlo – così dichiarano – perché impossibilitati a portare avanti l’attività causa costi di esercizio e livello di tassazione insostenibili”.

Secondo l’associazione, quindi, l’aumento dei costi del trasporto marittimo rischia dunque di cancellare molte delle piccole aziende di autotrasporto, non solo per l’incapacità di assorbire il sovraccosto del nolo marittimo con la Committenza, ma perché in questo contesto non reggeranno a lungo nè il confronto con le aziende più strutturate e da sempre privilegiate negli imbarchi marittimi, nè la competizione sul mercato con i pari competitor meno lungimiranti e più disperati, che potrebbero sciaguratamente riporre in un proprio ribasso tariffario l’ultima chance di sopravvivenza nel mercato, distruggendo il poco che già resta del proprio margine e di quello altrui.

“Il quadro di riferimento è molto complesso e non attiene un ambito geografico locale ma addirittura mondiale, incidendo non solo sull’Autotrasporto ma sull’intera economia isolana – aggiunge Franco Pinna, presidente regionale Cna Fita -. Abbiamo chiesto al Ministro De Micheli soluzioni immediate e compensative in favore dell’Autotrasporto per scongiurare il tracollo delle piccole imprese che stanno subendo direttamente gli effetti dei rincari marittimi. E certezze sulla continuità territoriale marittima e la pubblicazione del nuovo bando. Anche se è sempre più evidente che la partita debba essere giocata in uno sforzo collettivo e unitario, sia delle Associazioni che della Politica locale e del Governo, verso il riconoscimento dell’insularità e delle particolari condizioni della Sardegna all’interno dell’Unione Europea, che permettano di colmare deficit infrastrutturali ed economici altrimenti inarrivabili”.

Source: trasporti italia

Stazione di Seregno, stanziati 8,7 mln per la riqualificazione

La Stazione di Seregno, sulla ferrovia Chiasso-Milano, sarà riqualificata grazie a un progetto condiviso fra RFI ed il Comune che la renderà più moderna, efficiente e accessibile.

Il protocollo d’intesa tra il Comune di Seregno e Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) è stato firmato da Alberto Rossi, Sindaco di Seregno e da Luca Cavacchioli, Direttore Produzione Lombardia di Rete Ferroviaria Italiana.

Investiti 8,7 milioni di euro, di cui 7,5 milioni di euro a carico di RFI e 1.2 milioni di euro stanziati dal Comune di Seregno.

I lavori previsti

I lavori inizieranno entro la primavera del 2020, saranno realizzati gradualmente per consentire il regolare svolgimento del servizio ferroviario e saranno ultimati entro il primo semestre 2021.

Numerosi sono gli interventi previsti: abbattimento delle barriere architettoniche con l’installazione di ascensori/rampe; innalzamento dei marciapiedi a 55 cm – standard europeo per i servizi ferroviari metropolitani – per facilitare l’accesso ai treni; percorsi tattili per ipovedenti; wi-fi gratuito; riqualificazione del fabbricato viaggiatori e del sottopasso; rinnovo e potenziamento degli impianti di informazione ai viaggiatori e dell’illuminazione.

Previsti anche lavori su Piazza XXV Aprile che restituiranno nuova vita all’area attraverso la riqualificazione della pavimentazione e delle aree verdi, nuova illuminazione e nuovi arredi, la creazione di una nuova velostazione e la ridistribuzione logica degli spazi e dei percorsi di accessibilità viaria, al fine di migliorare le condizioni di vivibilità, sicurezza ed integrazione modale, incentivando gli spostamenti sul territorio con mezzi pubblici e con quelli cosiddetti “condivisi”, anche in chiave di sostenibilità ambientale.

Source: trasporti italia general

Legge di bilancio 2020: ecco le principali misure per l'autotrasporto

Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la Legge di bilancio 2020. Lo ha comunicato l’associazione Anita con una nota.

Diverse le misure fiscali di interesse per le imprese del settore. Ecco le principali.

Rimborso accise
Per promuovere il principio della sostenibilità dell’ambiente, sono stati modificati i parametri per accedere al rimborso delle accise. Dal 1° ottobre 2020 sono esclusi dal rimborso i veicoli di categoria Euro III o inferiore e dal 1° gennaio 2021 tale esclusione sarà estesa anche agli Euro IV.

Transazione ecologica
Istituzione presso il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare entro il 31 gennaio 2020 di una Commissione per lo studio e l’elaborazione di proposte per la transazione ecologica e per la riduzione dei sussidi ambientali dannosi. Obiettivo: ridurre i sussidi ambientalmente dannosi ed elaborare una proposta organica per la ridefinizione entro il 31 ottobre 2020 del sistema delle esenzioni a partire dal 2021 in materia di trasporto merci, con l’obiettivo di ridurre la spesa pubblica e di sostenere le innovazioni e gli investimenti in ricerca, innovazione tecnologica, sviluppo e infrastrutture per la riduzione di emissione del gas serra entro 2030.

Marebonus e Ferrobonus
Previste ulteriori risorse per il trasporto combinato marittimo (“marebonus”) e ferroviario (“ferrobonus”), misura d’aiuto istituita con la Legge di stabilità 2016.
In particolare, per il “marebonus” la spesa autorizzata per il 2021 è pari 20 milioni di euro, mentre per il “ferrobonus” sono stati stanziati 14 milioni di euro per il 2020 e di 25 milioni
di euro per il 2021.

Documento unico di circolazione
Il MIT con propri decreti dovrà definire le modalità ed i termini per la graduale utilizzazione – da completare entro il 31 ottobre 2020 – delle procedure telematiche per il rilascio del documento unico di circolazione.

Concessione autorizzazione o esposizione pubblicitaria sui veicoli
Istituzione dal 2021 del canone unico patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria, per riunire in una sola forma di prelievo le entrate relative all’occupazione di aree pubbliche e la diffusione di messaggi pubblicitari ridefinendo la disciplina.
Per quanto riguarda le imprese di trasporto, relativamente alla pubblicità sui veicoli, viene confermata l’attuale disciplina e pertanto esse restano escluse per quel che concerne
l’indicazione del marchio, della ditta, della ragione sociale e dell’indirizzo apposti sui veicoli utilizzati per il trasporto, anche per conto terzi, di proprietà dell’impresa o adibiti al trasporto per suo conto.

Source: trasporti italia

Trasporto combinato, Emilia Romagna: pubblicato bando per incentivare il trasporto ferroviario delle merci

Pubblicato in Emilia-Romagna un bando attuativo (dell’art. 10 della Legge Regionale n. 30 del 10 dicembre 2019 (Legge di stabilità regionale 2020), che prevede misure di incentivazione al trasporto ferroviario ed alla navigazione fluvio-marittima delle merci. Lo rende noto Anita.

Stanziati 1.000.000 euro l’anno, per tre anni, di cui il 90% sulla componente ferroviaria e la restante parte su quella fluvio-marittima.

Gli interessati possono presentare richiesta di contributo fino alla scadenza del 10 febbraio 2020. Entro 120 giorni dalla scadenza del termine fissato per l’invio verrà stilata una graduatoria per i servizi ferroviari ammessi al finanziamento.

Trasporto ferroviario: cosa prevede il bando

Possono essere ammessi a contribuzione i servizi ferroviari che risultino avviati alla data del 1° gennaio 2020 o successivamente, aventi origine e destinazione ovvero origine o destinazione, presso un terminal ferroviario ubicato nel territorio della Regione Emilia- Romagna.

I servizi ferroviari aggiuntivi devono essere costituiti da almeno 30 treni all’anno oppure devono trasportare almeno 20.000 tonnellate all’anno. Per il primo anno di contribuzione, nel caso in cui il nuovo servizio venisse avviato in data successiva al 1° gennaio 2020, il servizio ferroviario aggiuntivo minimo richiesto è riparametrato a 22 treni all’anno oppure almeno 15.000 tonnellate di merce all’anno trasportate. I treni la cui massa netta supera le 1.300 tonnellate, ai fini del raggiungimento del numero minimo di 30 treni all’anno, possono essere considerati come due treni.

Ciascun servizio ammesso a contributo deve essere avviato al massimo entro tre mesi dalla pubblicazione della graduatoria e deve essere certificato, entro tale termine, con l’invio della documentazione richiesta nel bando.

I contributi sono a fondo perduto a favore di imprese logistiche e operatori del trasporto multimodale che operano nel territorio regionale. Sono oggetto di contribuzione i soli chilometri effettivamente percorsi su ferrovia nel territorio della Regione Emilia-Romagna fino ad un massimo di 120 km.

I contributi concessi sono cumulabili con altri contributi pubblici, basati sul risparmio
dei costi esterni, purché gli importi cumulati non superino il 50% dei costi ammissibili e il
30% del costo totale del trasporto. Il valore massimo dei contributi cumulabili non può
comunque essere superiore a 2,5 €/treno*km.

Nella valutazione delle richieste saranno privilegiate:

− le relazioni ferroviarie la cui percorrenza preveda un tragitto con origine e destinazione all’interno dell’Emilia Romagna;

− il grado di coerenza dei servizi proposti con gli obiettivi della Legge Regionale 30/2019 e della programmazione regionale di settore;

− i servizi ferroviari che prevedono il maggior bilanciamento della massa di merce trasportata fra l’andata e il ritorno e quelli che prevedono la maggiore quantità di merce trasportata all’interno della Regione;

− i collegamenti ferroviari retroportuali (soprattutto con riferimento al porto di Ravenna);

− i collegamenti che si svolgono lungo gli itinerari alternativi a tratte e nodi ferroviari che presentano problemi di congestione;

− i servizi con durata pluriennale;

− i collegamenti ferroviari con maggiore frequenza.

Source: trasporti italia general

Legge di Bilancio 2020: Confartigianato Trasporti, parziali risposte per l'autotrasporto

Secondo Confartigianato Trasporti, dai principali provvedimenti contenuti nella Legge di Bilancio 2020 e nel Decreto Fiscale, emergono diverse disposizioni di interesse per il comparto trasporti e logistica.
Alcune di esse tengono conto degli impegni assunti dal Governo nell’incontro tenutosi al MIT il 19 novembre 2019 culminato con il Protocollo d’intesa proposto dal ministro dei Trasporti Paola De Micheli.

“A tutela delle imprese di autotrasporto che rappresentiamo – afferma il Presidente di Confartigianato Trasporti Amedeo Genedani – è importante aver scongiurato da subito il temuto taglio al rimborso accise per gli euro 3, che è stato rinviato ad ottobre. Non possiamo ritenerci totalmente soddisfatti, perché dai provvedimenti approvati si è tenuto conto solo parzialmente di attivare la rimodulazione delle agevolazioni con gradualità ma apprezziamo che finalmente si sia compreso ciò che proponiamo da tempo: la necessità di accompagnare la transizione ambientale con una vera strategia del rinnovo del parco veicolare merci attraverso appositi incentivi pluriennali per chi rottama i mezzi più vetusti”.

“Per esprimere un giudizio compiuto è adesso necessario – precisa Genedani – che arrivino a stretto giro di posta le risposte attese dalla categoria sulla ripubblicazione dei valori dei costi di esercizio, per cui il Ministro De Micheli si è impegnata entro la fine di gennaio, e su un rafforzamento efficace della norma per il rispetto dei tempi di pagamento per cui dovrebbe partire a breve il tavolo di lavoro con il MEF.”

Source: trasporti italia

Divieti Austria, Conftrasporto chiede il “pugno d’uro” in Europa

Dal primo gennaio sono in vigore nuovi divieti di circolazione in Austria. Paolo Uggè, vicepresidente di Confcommercio e Conftrasporto, parla di situazione insostenibile. “Finché la questione non sarà risolta – dichiara – l’Italia faccia muro in Europa su qualsiasi iniziativa”.

I divieti imposti dall’Austria, per la salvaguardia dell’ambiente, “danneggiano sistematicamente la nostra economia – chiosa il vicepresidente – esentando invece dai divieti i suoi Tir”.

Le categorie merceologiche colpite dai nuovi divieti sono la carta e il cartone; prodotti a base di oli minerali fluidi; cemento, calce e gesso; tubi e profilati cavi; cereali. Merci che vanno ad a quelle per le quali già vige il divieto settoriale, tra cui: rifiuti; pietre, terre, materiali di risulta/detriti; legname in tronchi, sughero; minerali ferrosi e non ferrosi; marmo e travertino; piastrelle in ceramica. Conftrasporto calcola che, per ogni ora di ritardo nell’attraversamento del Brennero, l’economia italiana paga più di 370 milioni di euro all’anno.

“In barba ai principi che l’hanno ‘ispirata’, l’Austria non considera che un Tir con merce deperibile fermo inquina molto più di uno in movimento. Invece sa bene che, chiudendo le porte alla libera circolazione di mezzi, viola un principio sancito dall’Ue”, fa presente Uggè.

“Dovremmo rispondere – conclude il vicepresidente di Conftrasporto-Confcommercio – con un’azione di forza, da un lato da parte del governo italiano; dall’altro facendo valere il peso degli 8 Paesi che in Europa hanno costituito la ‘Road Alliance’ dell’autotrasporto per contrastare ogni forma di dumping”.

Source: trasporti italia

Limitazioni Viadotto Cerrano (A14): caos traffico a Silvi, 4000 camion sulla statale Adriatica

4000 mezzi pesanti transitati nella città di Silvi (Abruzzo), contro i 1800 censiti quotidianamente. E’ questa la conseguenza del provvedimento che ha disposto il sequestro preventivo delle barriere di sicurezza su vari viadotti autostradali della A14 disposto dalla Procura di Avellino.

Ai mezzi pesanti sono interdetti i 15 km di A14 fra Pescara Nord e Atri-Pineto. Solo le auto possono passare sul viadotto del Cerrano che collega i due caselli in Abruzzo. Il Tribunale del Riesame ha detto no alla richiesta di dissequestro avanzata da Autostrade, è destinata quindi a ripetersi la situazione traffico registrata ieri.

Ieri nel tratto di A14 in direzione nord, prima dell’uscita Città Sant’Angelo – Pescara Nord, raggiunti i 16 km di coda, a causa della Ss 16 intasata in territori di Città Sant’Angelo (Pescara), immediatamente all’uscita del casello, di Silvi e Pineto (Teramo). Le ripercussioni hanno interessato tutta l’area metropolitana di Pescara nel tardo pomeriggio.
In tilt il raccordo autostradale Chieti-Pescara e la variante alla Ss 16 da Francavilla al Mare (Chieti) a Montesilvano (Pescara).

Venerdì 10, in Municipio a Silvi, si terrà un tavolo richiesto dal sindaco Scordella a cui prenderanno parte Regione Abruzzo, Comuni, Autostrade, Arta e Asl.
Aumentati anche i tempi di percorrenza dei mezzi pubblici su gomma da e per Pescara, considerando che il traffico in congestione interessa anche Città Sant’Angelo (Pescara), zona Marina, e Montesilvano (Pescara).

Source: trasporti italia

Politica autotrasporto Austria: Baumgartner (Anita), ostacolata la libera circolazione delle merci

A seguito della pubblicazione del Programma del Governo federale austriaco 2020-2024, il Presidente Thomas Baumgartner ha inviato una “lettera aperta” ai rappresentanti istituzionali dell’Alto Adige sulle ricadute nel settore del trasporto e della logistica italiani dalle scelte di politica che l’Austria intenderebbe attuare nei prossimi anni.

“Nessuno ha obiezioni affinché le merci debbano essere trasportate ‘in armonia con il clima’ – spiega Baumgartner -. D’altro canto, è inaccettabile all’interno dell’Unione europea che un singolo Paese calpesti i diritti fondamentali di questa stessa Unione ed intenda ostacolare in modo specifico la libera circolazione delle merci e il libero scambio di merci tra gli Stati membri”.

“Tutte le misure pianificate e parzialmente già attuate riguardano solo il traffico merci in transito su strada tra Italia/Alto Adige e gli Stati membri dell’Europa settentrionale, ma non il traffico di destinazione o di provenienza con l’Austria. Come se le merci da e verso o all’interno dell’Austria non dovessero essere trasportate ‘in armonia con il clima’.
Mentre per il traffico di transito sono previsti limiti per il contingentamento del numero di transiti, per il traffico di destinazione e di origine invece di imporre dei limiti deve essere garantito il “mantenimento del traffico e della sicurezza dell’approvvigionamento”.
Secondo il programma di governo poi, i prezzi del gasolio in Austria dovrebbero rimanere a basso costo per il traffico locale delle merci, ma non per il traffico tra Italia/Alto Adige e gli stati membri dell’Europa del Nord, per il quale dovrebbe venire vietato il rifornimento in Austria.
Discreta e inequivocabile discriminazione a favore della produzione austriaca, della sede commerciale austriaca e degli scambi commerciali austriaci con i Paesi europei e non solo. E ovviamente per i trasportatori austriaci che potranno godere di prezzi di carburante a minor costo. Mi auguro che i rispettivi assessori all’economia e ai trasporti e l’intero Governo dell’Alto Adige si oppongano decisamente a questa politica discriminatoria dell’Austria e del Tirolo, in quanto dannoso per l’economia e rispettivo export dell’Alto Adige e per l’Italia intera. Non si tratta di danni per il settore dei trasporti, ma piuttosto della competitività dell’Alto Adige e dell’Italia, che già sta subendo enormi danni da questa politica dei trasporti e porterà in futuro alla recessione. Il 70% delle esportazioni italiane in tonnellate va in Europa, la maggior parte nel Nord Europa e di conseguenza attraverso il Brennero. Anche le esportazioni dell’Alto Adige dipendono fortemente dai mercati tedesco e nord europeo.
Se l’Austria proseguirà questa politica discriminatoria dei trasporti e non ritirerà le misure già adottate, sarebbe logico che anche le esportazioni austriache verso l’Europa o all’estero, che sono inevitabilmente traffico di transito per altri Paesi europei, dovrebbero essere soggette alle stesse limitazioni e tassazioni”.

Source: trasporti italia

Austria: nuovi divieti di uscita per i camion su A12 e A13

Il governo austriaco ha introdotto nuovi divieti per i mezzi pesanti. Autocarri isolati o con rimorchio con lunghezza superiore a 12 non potranno uscire a Wattens sulla A12 e ad Innsbruck Sud sulla A13 dalle ore 7 alle ore 18, dal lunedì al sabato, nel periodo compreso tra il 15 gennaio e il 30 giugno 2020.
Lo ha comunicato l’associazione Anita.

Sono esclusi dal divieto di uscita i veicoli diretti per il carico/scarico nei seguenti comuni del circondario:

A12 – Wattens
Baumkirchen, Fritzens, Kolsass, Kolsassberg, Volders, Wattens, Wattenberg e Weer.
A13 Innsbruck Süd

Natters, Mutters, Schönberg im Stubaital, Fulpmes Mieders, Telfes im Stubai, Neustift im Stubaital, Mühlbachl, Pfons, Matrei am Brenner, Navis, Steinach am Brennero, Trins, Gschnitz, Schmirn, Vals, Gries am Brenner, Obernberg am Brenner, Götzens e Birgitz.

Source: trasporti italia

Caro navi, Trasportounito: autotrasportatori al tavolo per la nuova Convenzione per la Sardegna

Il mondo dell’autotrasporto sarà chiamato dal Mit a collaborare nella definizione dei criteri per la nuova Convenzione sulla continuità territoriale per la Sardegna, che dalla fine di luglio dovrà sostituire quella esistente.
Parallelamente, per quanto riguarda i trasporti marittimi da e per la Sicilia saranno valutate entro la prossima settimana le possibilità concrete di utilizzo del Marebonus, per attenuare l’impatto dei rincari sul costo del carburante a basse emissioni che le navi traghetto sono obbligate a utilizzare per normativa internazionale.

Sono questi i dati principali – spiega Trasportounito in una nota – emersi dalla riunione con il ministro dei Trasporti, Paola De Micheli e il vice ministro, Giancarlo Cancelleri sul caro noli marittimi.

La riunione sarà seguita da un incontro in Regione Sicilia e da un nuovo confronto al ministero finalizzato a compiere le scelte operative, ha spiegato Maurizio Longo, segretario generale di Trasportounito.

Per quanto riguarda la Sardegna il sindacato degli autotrasportatori ha deciso di prolungare lo stato di agitazione, mentre sulla Sicilia molto dipenderà dal confronto previsto per la serata con i rappresentanti della Regione.

Source: trasporti italia

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