Torino: in occasione del Vtm passeggeri d'eccezione Chiamparino e Appendino

Per la prima volta un’auto a guida autonoma, “la filiera del futuro”, è stata provata per le strade di una città, Torino. Occasione il Vehicle and Transportation Technology Innovation Meeting (Vtm), che si svolge oggi e domani alle Ogr di Torino, due giorni di incontri tra i massimi operatori ed esperti dell’automotive e dell’innovazione nella mobilità. Passeggeri d’eccezione la sindaca Chiara Appendino e il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino.

“È stata una bellissima esperienza, fino ad ora non c’era mai stata la possibilità di farlo in un ambiente urbano e questo testimonia come Torino e Piemonte siano pronti a sperimentare la guida autonoma – commenta la prima cittadina -. Siamo molto orgogliosi che oggi, per la prima volta, un’auto a guida autonoma abbia viaggiato su strada. Questo significa vedere nel presente quello che fino a qualche mese fa pensavamo fosse il futuro.

“Io sono all’antica, sono abituato a tenere ben salde le mani sul volante, ma rappresenta un bel pezzo di futuro”, aggiunge Chiamparino ricordando che “si sta lavorando all’area di testinge la città di Torino è la prima ad aver aderito al 5G. La sensazione è di stupore, ma anche di grande orgoglio. Vediamo nel presente ciò che fino a poco fa pensavamo fosse il futuro”

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Fs, in anteprima a Trieste i nuovi treni Pop e Rock

Presentati in anteprima i modelli in scala reale (1:1) dei nuovi treni regionali Rock e Pop a piazza Unità, a Trieste, nel Villaggio Trenitalia #lamusicastacambiando. Presenti alla cerimonia Orazio Iacono, Amministratore Delegato di Trenitalia e Wanda Ternau, Consigliere di Amministrazione del Gruppo FS Italiane al Sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza e al Presidente della Regione FVG, Massimiliano Fedriga.

Fino a domenica 14 ottobre tutti potranno salire a bordo per conoscere e valutare nel dettaglio le caratteristiche tecniche e tecnologiche dei nuovi Rock e Pop.

Il Rock costituisce un salto generazionale dal punto di vista dell’affidabilità, del risparmio energetico e delle prestazioni rispetto agli attuali treni a doppio piano in servizio in Italia. Interamente made in Italy, è composto da cinque carrozze, lungo 136 metri e largo 2,8, ha una capacità complessiva di 656 passeggeri e può raggiungere una velocità di 160 km/h. Caratterizzato da ampi spazi a disposizione dei passeggeri, consente prestazioni uniche sul mercato in termini di capacità di trasporto per unità di lunghezza, consumi a passeggero chilometro (-30% rispetto ai più recenti veicoli circolanti in Italia).

Il Pop, che fa parte della famiglia Coradia Stream, viaggerà a una velocità massima di 160 km/h e potrà ospitare circa 530 persone, con oltre 300 posti a sedere nella versione a 4 casse, e circa 400, con 200 sedute in quella a 3 casse. È progettato e costruito attorno alle esigenze di chi dovrà viaggiarci e lavorarci, più comodo e flessibile negli allestimenti interni, adattabili alle diverse esigenze del territorio, più sicuro grazie a evoluti sistemi di videosorveglianza, più sostenibile e davvero green, nella riduzione dei consumi e nella quasi completa riciclabilità dei materiali usati, più accessibile anche alle persone a mobilità ridotta e con disabilità.

Attualmente in costruzione negli stabilimenti italiani di Hitachi Rail Italy e Alstom Italia, Rock e Pop sono parte della nuova flotta di oltre 600 convogli per il trasporto pendolare che inizieranno a circolare a partire dalla primavera del 2019 nelle regioni italiane che hanno sottoscritto con Trenitalia nuovi Contratti di Servizio di lunga durata.

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Grimaldi potenzia i collegamenti merce tra Nord Italia e regione Sardegna

Nuova linea merci tra Genova e Porto Torres a partire dal prossimo 13 ottobre. Il Gruppo Grimaldi potenzia i propri collegamenti per il trasporto merci tra l’Italia Settentrionale e la Sardegna grazie all’introduzione di una nuova linea che unirà Genova a Porto Torres. La nave impiegata sulla rotta sarà la nave ro/pax Euroferry Malta, con una capacità di stiva pari a 130 semirimorchi/camion a partenza e la possibilità di ricevere 50 autisti al seguito. Il collegamento sarà attivato a partire dal prossimo 13 ottobre con frequenza trisettimanale da entrambi i porti. Sono previste partenze a giorni alterni da Genova (martedì, giovedì e sabato) e da Porto Torres (lunedì, mercoledì e venerdì) alle ore 19:30, con arrivo al porto di destinazione alle ore 09:30 del giorno seguente.

“Su richiesta dei nostri affezionati clienti e allo scopo di completare una rete logistica e di continuitàterritoriale con la Sardegna, abbiamo ritenuto indispensabile iniziare questa linea la quale si aggiungeagli oltre 120 collegamenti di AdM offerti dal nostro Gruppo nel Mediterraneo”, afferma Guido Grimaldi, Corporate Short Sea Shipping Commercial Director, Grimaldi Group. Con questo potenziamento il Gruppo Grimaldi conferma la sua ferma volontà di investire sempre piùnel mercato sardo. Attualmente, infatti, il gruppo partenopeo offre una rete capillare di collegamenti da e per la Sardegna che include, oltre ai collegamenti storici Civitavecchia-Porto Torres e Porto Torres-Barcellona, altre linee regolari miste merci e passeggeri quali Livorno-Olbia e Civitavecchia-Olbia, nonché numerosi servizi regolari per il trasporto di sole merci rotabili che collegano il porto di Cagliari con Genova, Salerno, Livorno e Valencia.

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Porti: a Civitavecchia il convegno di Intesa San Paolo per presentare il 5° rapporto Italian Maritime Economy

Le vie del mare asset strategici per lo sviluppo del territorio laziale. I porti italiani crescono grazie alla crescente importanza della componente internazionale del trasporto marittimo. Nello Short Sea Shipping siamo sempre leader nel Mediterraneo. L’Italia ha le potenzialità per proporsi come punto strategico di imbarco e sbarco e come hub logistico per le ‘Silk
Ships’ (Navi che percorrono la Via della Seta). È quanto emerso dal 5° rapporto ‘Italian Maritime Economy’ di Srm, presentato nel corso di un convegno dedicato all’Economia del mare e organizzato da Intesa Sanpaolo, in collaborazione con il centro studi, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale e l’Ordine dei Commercialisti ed Esperti Contabili di Civitavecchia, svoltosi presso la Sala Convegni del Molo Vespucci a Civitavecchia.

In particolare, il focus di Srm ha messo in evidenza il grande ruolo che il sistema marittimo e portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta svolge per la crescita del territorio e ha sottolineato quali sono in prospettiva i nuovi driver da sviluppare per far sì che lo scalo sia sempre più protagonista con investimenti infrastrutturali e l’attrazione di investimenti imprenditoriali. “Nel Lazio le imprese agganciate al sistema marittimo sono oltre 33mila e generano qualcosa come 7,5 miliardi di euro di valore aggiunto e 134mila posti di lavoro. Civitavecchia ha registrato nel 2017 la movimentazione di 17 milioni di tonnellate cargo e, con 2,2 milioni di passeggeri, è il primo scalo crocieristico d’Italia ed il secondo d’Europa”, ha spiegato Pierluigi Monceri, direttore regionale Lazio, Sardegna e Sicilia Intesa Sanpaolo.

“La cosiddetta economia del mare costituisce un asset di crescita e
sviluppo sempre più strategico e la connessione tra tutti gli attori coinvolti deve essere sempre più forte. La geografia non basta e i competitor sono sempre più agguerriti: occorre consapevolezza del nostro ruolo e delle nostre potenzialità per non perdere le opportunità connesse a questo grande settore. Il Gruppo Intesa Sanpaolo sostiene il settore dei trasporti e della logistica convinto che imprese e infrastrutture di questo settore rappresentino un patrimonio dell’Italia e, nel caso specifico al centro dei lavori di oggi, di Civitavecchia e del Lazio”, ha concluso Monceri.


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Il Gruppo Maganetti è il primo operatore a ottenere il marchio 'Logistica Sostenibile'

A poco meno di 10 mesi dal lancio operativo del protocollo ideato da SOS LOGistica e dall’ente di certificazione Lloyd’s Register, a cui è legato il marchio di Logistica Sostenibile, il Gruppo Maganetti completa il percorso di validazione e diventa la prima realtà aziendale a poter utilizzare il marchio Logistica Sostenibilemsui propri mezzi.

Un passo importante per questa iniziativa che è nata con l’ambizione di valorizzare le imprese che decidono di impegnarsi con processi di logistica e supply chain più sostenibili dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. Un percorso che affianca gli operatori e vuole contribuire a sviluppare azioni di collaborazione sulla filiera in grado di arrivare sino al consumatore finale, offrendo un meccanismo di evidenza del proprio impegno sulla sostenibilità, validato da un ente terzo e soggetto a rinnovo annuale. Un ulteriore garanzia che differenzia questo tipo di iniziativa da tutte quelle precedenti nel campo della logistica.

Il Gruppo Maganetti è una rete d’imprese legate al mondo del trasporto e della logistica, tutte unite dall’obiettivo di fornire un servizio di massima qualità e un supporto al cliente tempestivo ed efficace, tanto da aver scelto come “leit motif” aziendale “moving your business, trasportiamo il vostro lavoro”. L’impegno di Maganetti sui temi della sostenibilità è evidente da sempre ed ha subito una forte accelerazione negli ultimi anni grazie anche alle iniziative legate all’introduzione del Gas Naturale Liquefatto come carburante innovativo per la propria flotta di mezzi di trasporto. Un impegno che è andato oltre la propria mission, grazie alla costruzione di uno dei primi distributori di GNL realizzato a Gera Lario come pilastro portante del proprio progetto LNG Valtellina Logistica Sostenibile. Un impianto aperto al pubblico che eroga esclusivamente gas, studiato appositamente per tutti gli operatori dotati di mezzi a Gas Naturale Liquefatto.

Matteo Lorenzo De Campo, amministratore delegato del Gruppo Maganetti ha così commentato il raggiungimento di questo primo traguardo: “siamo estremamente soddisfatti del percorso intrapreso: abbiamo portato innovazione e visione in un mercato che, troppo spesso, si focalizza sul presente senza valutare attentamente il proprio futuro. Ovviamente siamo ancora all’inizio, ma il processo si sta ramificando all’interno dell’azienda come concezione stessa del modo di fare business e non come visione esclusivamente della proprietà e siamo fermamente convinti che chi non persegue la sostenibilità di lungo periodo non sarà in grado di supportare le sempre più stringenti limitazioni sia nella gestione del personale che nell’impatto socio-ambientale.”

“Siamo grati al Gruppo Maganetti che ha deciso di avviare questo percorso con una visione di lungo periodo – ha dichiarato Daniele Testi presidente di SOS LOGistica, l’associazione che da oltre 13 anni promuove le buone pratiche in ambito di Logistica Sostenibile. E’ solo il primo passo di un percorso che sappiamo sarà lungo e complesso perchè siamo certi che siano moltissimi gli operatori in grado di affrontare con successo questo processo di validazione. Dobbiamo riuscire ad arrivare a loro facendo comprendere tutti vantaggi legati non solo al marchio ma anche allo stesso processo di validazione che, da queste prime esperienze, sappiamo originare opportunità di riflessione su una tematica che nelle aziende si fa fatica a trasformare in leva per l’innovazione. SOS LOG nel corso di questi hanni ha sempre cercato di dimostrare con i fatti e i numeri che essere più sostenibili vuol dire essere più efficienti e competitivi.”

Elena Cervasio, Sustainability and customized assurance senior manager di Lloyd’s Register, oltre ad aver coordinato la costruzione del protocollo di Logistica Sostenibile, ha guidato in prima persona il processo di validazione a cui è legato l’ottenimento del marchio di Logistica Sostenibile. “I risultati raggiunti dal Gruppo Maganetti dimostrano che il settore della Logistica è pronto per affrontare ed integrare i temi dalla CSR nei propri processi e nel modello di business. Il percorso di validazione di Maganetti Spa ha permesso all’azienda di confermare che fare logistica sostenibile non solo è fattibile ma una realtà. Gli audit svolti hanno fatto emergere una sostenibilità implicita di cui l’azienda aveva conoscenza ma non piena consapevolezza. Poter misurare il proprio impegno, i valori e dare una quantificazione puntuale e trasparente della performance di sostenibilità è stato fondamentale per l’organizzazione nella valutazione del proprio operato e potenziale, nonché un fattivo dato di concretezza su cui lavorare con i propri portatori di interesse. Il traguardo raggiunto dal Gruppo Maganetti è importante per tutte le aziende del settore e per i committenti verso la realizzazione di supply chain sostenibili che possano garantire benefici a tutti gli attori coinvolti, compreso il consumatore, che da oggi ha a disposizione un chiaro strumento per le proprie scelte di acquisto”.

In questo momento altre aziende hanno già avviato o sono in procinto di avviare il processo di validazione insieme a Lloyd’s Register a testimonianza di una crescente attenzione su queste tematiche che diventano sempre più protagoniste nei piani strategici e di investimento per un settore, la logistica, che rappresenta in italia una delle leve strategiche per supportare la crescita del nostro prodotto interno lordo e la competitività del made in Italy in tutto il mondo.

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Mare: D'Amico International conclude un accordo da 2,4 mln di dollari per una delle sue navi handy

D’Amico International Shipping, società operativa a livello internazionale nel trasporto marittimo, specializzata nel mercato delle navi cisterna, rende noto che la propria controllata operativa, d’Amico Tankers D.A.C. (Irlanda), ha firmato un accordo per la vendita della MT Cielo di Milano (la “Nave”), una nave ‘handy’ di portata lorda pari a 40,081 tonnellate e costruita nel 2003 presso Shina Shipbuilding (Sud Corea) per totali 8 mln di dollari.
Questo accordo consente a d’Amico Tankers di generare cassa per circa 2,4 milioni di dollari, al netto delle commissioni e del rimborso del debito esistente, contribuendo quindi al rafforzamento della posizione di liquidità di DIS.Ad oggi, la flotta DIS comprende 57,5 navi cisterna a doppio scafo (MR,Handysize e LR1 product tankers), di età media pari a 7,1 anni (di cui 26 navi di proprietà, 27,5 a noleggio e 4 a noleggio a scafo nudo).

D’Amico Tankers ha, inoltre, contratti in essere con Hyundai Mipo Dockyard Co. Ltdper la costruzione di 4 nuove navi cisterna LR1 (Long Range), con consegnaprevista tra la seconda metà del 2018 e il primo trimestre 2019. Marco Fiori, Amministratore Delegato di d’Amico International Shipping, ha dichiarato: “Sono soddisfatto di poter annunciare la conclusione di questo contratto di vendita, che consentirà a DIS di realizzare un effetto di cassa positivo pari a 2,4 milioni di dollari e di cedere la nostra nave più vecchia, in linea con la strategia di lungo termine della DIS, volta al mantenimento di una flotta estremamente giovane e moderna”.

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Treni: con Italo, dal primo maggio, dieci treni per la nuova linea Torino-Milano-Venezia

Italo debutta sulla linea Torino-Milano-Venezia con 10 treni giornalieri, il potenziamento avverrà da luglio. Italo ha avviato, infatti, dal primo maggio, la nuova linea sulla tratta Torino-Milano-Venezia, avvicinando così le regioni del Nord Italia. Secondo la società, è questa un’opportunità di crescita per il mercato Alta Velocità, essendo la direttrice Torino-Milano-Venezia una delle tratte a più grande potenzialità nel panorama italiano.

Tra Torino e Venezia i treni Italo effettuano le fermate intermedie di Brescia, Desenzano, Peschiera, Verona, Vicenza, Padova e Mestre. Per Vicenza, Desenzano e Peschiera si tratta del debutto nel network della società. Al momento sono garantiti 10 servizi giornalieri lungo questa linea, ma il programma è di potenziare le corse quotidiane, che diventeranno 14 a partire dall’1 luglio.
La possibilità di pianificare nuovi collegamenti e maggiori frequenze fra le città servite – sottolinea in una nota Italo – deriva anche dai recenti investimenti effettuati della società, con l’acquisto di 17 nuovi treni prodotti da Alstom, gli Italo Evo.

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Ambiente: in calo le emissioni di CO2 da benzina e gasolio (-0,9%)

Nei primi tre mesi del 2018 le emissioni di CO2 derivate dall’uso di benzina e gasolio per autotrazione sono calate di poco più di 200mila tonnellate (206.440 tonnellate per la precisione) rispetto allo stesso periodo del 2017. Questo calo corrisponde ad una diminuzione percentuale dello 0,9%.

Nel comparto delle emissioni derivate dall’uso di benzina la diminuzione è stata di 156.408 tonnellate, pari al 2,9% in meno. Le emissioni da gasolio sono diminuite di 50.032 tonnellate, che corrispondono ad un calo percentuale dello 0,3%. Questi dati derivano da un’elaborazione del Centro Ricerche Continental Autocarro su dati del ministero dello Sviluppo Economico.

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Interporto di Bologna, approvato il bilancio del 2017: crescita importante per le attività

L’Interporto di Bologna ha approvato l’ultimo bilancio. Nel corso del 2017 si è concluso il triennio del consiglio di amministrazione in carica dal 2015. Si è trattato di tre anni importanti per la società, caratterizzati da profondi cambiamenti: una crescita significativa del patrimonio immobiliare dell’infrastruttura, ad un ritmo mai registrato prima, con la costruzione di 9 magazzini di logistica, il definitivo completamento del II Piano Particolareggiato e di oltre il del 50% del III Piano.

A questo importante risultato nel segmento immobiliare si è affiancato un significativo potenziamento dei servizi, che si estenderà a tutto il 2018. Attivazione di un nuovo servizio ferroviario intermodale Bologna – Bari, per il quale Interporto Bologna opera come intermediario commerciale; inizio del programma di investimenti di ampliamento dell’officina riparazione carri e locomotori; sottoscrizione di un accordo con RFI per l’adeguamento agli standard europei dei terminal; introduzione del servizio Mercitalia Fast insieme a Mercitalia Logistics, che rivoluzionerà il trasporto delle merci, permettendo l’utilizzo di treni ad alta velocità.

I risultati del bilancio 2017, approvato dall’Assemblea dei Soci del 27 aprile 2018, hanno confermato la positività dell’operatività aziendale, registrando un fatturato di oltre 32 milioni di € ed un utile netto di 262mila, devoluti a riserva straordinaria della società. L’espansione degli ultimi anni e del 2017 in particolare ha favorito la crescita dell’occupazione nell’infrastruttura, che ad inizio 2018 si è attestata intorno ai 4mila addetti, un numero che fa di Interporto Bologna, uno dei più grandi in Europa, una piccola comunità di persone paragonabile alle tante realtà urbane che animano l’area metropolitana bolognese.

Fra i numerosi cambiamenti del 2017 – dichiara il Presidente Marco Spinedi – è necessario segnalarne in particolare due: il completamento del riassetto organizzativo interno, che corona l’introduzione due anni prima della figura del Direttore Generale, e la firma del Protocollo di intesa fra le parti sociali in materia di appalti, legalità e sviluppo, primo caso fra gli Interporti italiani. Il 2017 ha registrato inoltre il pieno decollo dei servizi di facility management, ratificando quel “cambio di pelle” da impresa impegnata prevalentemente nel settore immobiliare ad impresa di servizi alle merci ed alle persone che caratterizza oggi e caratterizzerà sempre più in futuro Interporto Bologna.

In ambito immobiliare, il 2017 ha visto l’ultimazione di tre nuovi magazzini, di 14 mila mq. per Schenker italiana, di 16 mila mq. per Jaguar/Land Rover e di 40 mila mq. per Logista e del nuovo bar ristorante e self-service gestito dal Gruppo Cremonini. Tale completamento corona tre anni record per Interporto Bologna, durante i quali la superficie coperta è aumentata di oltre il 30%, passando da 455 mila a poco meno di 600 mila mq. Per quanto riguarda la movimentazione delle merci, l’anno è stato positivo soprattutto per quanto riguarda il trasporto stradale, che ha registrato un aumento del 9,7% rispetto al 2016. Tornato positivo anche il numero dei treni all’anno, cresciuto del 2%, dopo i risultati non brillanti degli anni precedenti.
Nella stessa sede di approvazione del Bilancio di Esercizio è stato approvato il bilancio sociale 2017, altro fiore all’occhiello della società, attraverso il quale si dà conto dei propri risultati dal punto di vista sociale ed ambientale.

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Logistica, FedEx e Tnt: sindacati, no ai licenziamenti abbiamo un piano alternativo

“Metteremo in campo ogni iniziativa utile e non permetteremo che si depauperi il patrimonio umano di FedEx”, così dichiarano Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti. “I vertici aziendali di FedEx, insieme a quelli di Tnt, – proseguono le organizzazioni sindacali – hanno tracciato un percorso inverosimile, confuso e soprattutto inadeguato A mantenere e sviluppare i volumi produttivi e di conseguenza il fatturato in attivo.

“Da parte nostra abbiamo già coinvolto l’Etf, la Federazione europea dei lavoratori dei trasporti a cui siamo affiliati, per fermare in tempo i prossimi licenziamenti e proporremo un piano alternativo a quello comunicato il 20 aprile dalle due aziende, che prevede il licenziamento di 315 dipendenti FedEx e 46 lavoratori Tnt, oltre a un centinaio di trasferimenti camuffati che si tradurranno in altrettanti licenziamenti, a causa della distanza delle sedi”.

Concludono Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti: “La sfida che si è aperta con il commercio elettronico sarà giocata sul piano della qualità del lavoro, la quantità e i tempi di raggiungimento del cliente finale, e questa è la vera missione della distribuzione dell’ultimo miglio delle merci. Siamo consapevoli dell’importanza di ciò e riteniamo sia possibile perseguire la riorganizzazione delle attività, sviluppando le conoscenze interne per qualificare meglio il lavoro, puntando sulla professionalità dei dipendenti. Non si comprende perché bisogna dar corso a un modello ibrido esternalizzando le attività di corriere. Proporremo all’attivo dei delegati del prossimo 4 maggio una massiccia e articolata iniziativa di lotta, anche a livello europeo, coinvolgendo i lavoratori di FedEx e Tnt e di tutto il settore”.

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