Trento: un accordo per sviluppare la circonvallazione ferroviaria

Velocizzare l’iter per la circonvallazione ferroviaria di Trento e avviare l’analisi di fattibilità di progetti urbanistici e architettonici importanti per la città. Sono gli obiettivi principali del Protocollo d’intesa sottoscritto oggi a Roma da Ezio Facchin, Commissario Governativo per il Tunnel del Brennero, Ugo Rossi, Presidente della Provincia di Trento, Alessandro Andreatta, Sindaco di Trento, e Maurizio Gentile, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Rete Ferroviaria Italiana.

La firma istituisce un gruppo di lavoro, composto da RFI, Provincia di Trento e Comune di Trento, che definirà le attività per la realizzazione della circonvallazione, opera fondamentale per una migliore gestione del traffico ferroviario in vista del completamento della Galleria di base del Brennero. Il protocollo prevede inoltre l’avvio di uno studio di fattibilità tecnico/economica per la realizzazione della stazione provvisoria presso l’ex scalo Filzi e per l’interramento della linea esistente, in corrispondenza dell’attuale stazione di Trento.

L’obiettivo finale è potenziare il sistema ferroviario nel nodo di Trento e programmare i servizi di trasporto su ferro e su gomma secondo il Piano urbano della mobilità. È, infine, previsto un concorso di idee, coinvolgendo anche i cittadini, per la riqualificazione urbana e architettonica delle aree interessate dal progetto. Per la circonvallazione ferroviaria è in corso la project review secondo le indicazioni di Connettere l’Italia, il documento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che prevede di realizzare infrastrutture utili, attraverso percorsi condivisi e agili.

La circonvallazione ferroviaria di Trento, insieme a quella di Rovereto, è uno dei quattro lotti prioritari del potenziamento della linea di accesso da Sud alla Galleria di base del Brennero, da Verona a Fortezza. Il nuovo collegamento ferroviario partirà da Roncafort, nei pressi dell’interporto di Trento, procederà poi in affiancamento alla linea esistente, interessando in sotterraneo l’area dell’ex scalo Filzi, per proseguire in galleria naturale e poi connettersi alla linea esistente in località Acquaviva, a Sud di Trento.

Lo shunt ferroviario permetterà di by-passare le aree urbane, separando i flussi di traffico viaggiatori da quello merci, con un sensibile miglioramento della regolarità del traffico ferroviario. I lavori di potenziamento della linea di accesso da Sud, Verona – Fortezza, procedono di pari passo con la realizzazione della Galleria di base del Brennero, parte integrante del Core Corridor europeo TEN-T Scandinavo-Mediterraneo.

Source: trasporti italia general

Porti: Serracchiani, Governo tuteli gli interessi nazionali dalla stangata Ue

“Per tutelare la competitività del nostro sistema portuale bisogna superare l’ambigua considerazione comunitaria sul ruolo delle Autorità di sistema portuale: si può fare anche con un atto del Governo che dia una interpretazione autentica della legge di riforma dei porti, a supporto della task force operativa al MIT”. Lo ha affermato la deputata del Pd Debora Serracchiani, rendendo nota l’interrogazione sottoscritta con la collega Raffaella Paita e indirizzata alla presidenza del Consiglio con cui si chiede al Governo di intervenire dopo che il 3 aprile scorso, La DG Competition, divisione della Commissione europea che si occupa di concorrenza, ha inviato una comunicazione all’Italia minacciando di avviare la procedura di infrazione contro i porti italiani accusati di concorrenza sleale nei confronti delle altre banchine europee.

“E’ del tutto evidente che se passasse questa linea a Bruxelles – hanno indicato Serracchiani e Paita – le Autorità di sistema portuale dovrebbero applicare canoni concessori e autorizzativi più alti, a discapito delle imprese che lavorano nei porti, mettendo così in seria difficoltà tutti gli scali italiani. Si tratterebbe insomma di una vera e propria stangata fiscale tale da provocare non solo una perdita di competitività dei nostri scali ma capace di mettere in ginocchio l’intero sistema portuale italiano: perciò, oltre agli organismi tecnici che sono già al lavoro in queste ore, è necessario che si esprima una larga volontà politica a difesa dei legittimi interessi nazionali”.

“Non possiamo evitare di rilevare che la richiesta di chiarimenti è giunta in un momento particolare della situazione politica italiana e cioè – hanno spiegato le parlamentari dem – all’indomani di elezioni, in presenza di un Governo dimissionario e nel corso di consultazioni per la formazione del nuovo Governo, e che l’Italia avrebbe solo un mese di tempo per fornire gli opportuni chiarimenti. E al contempo, al di là del discutibile merito tecnico, dobbiamo anche evidenziare che il colpo verrebbe assestato proprio mentre si stanno dispiegando gli effetti della legge di riforma, che ha oggettivamente rilanciato il sistema portuale italiano e ha messo gli scali più dinamici del nostro Paese in diretta concorrenza con i porti del Nord Europa”.

Source: trasporti italia general

Camion: pubblicati i costi di esercizio per aprile 2018

Pubblicato l’aggiornamento del costo del gasolio per autotrazione, al netto dell’Iva e/o dello sconto del maggior onere delle accise, utile per le fatturazioni di aprile.

Il prezzo totale al consumo del gasolio rilevato dal ministero dello Sviluppo Economico, a marzo 2018 è stato di 1.423,58 euro per mille litri (549,47 euro è il prezzo industriale, 256,71 l’Iva e 617,40 l’accisa).

Il valore di riferimento del costo del gasolio per i servizi di trasporto effettuati nel mese di marzo, quindi è di:

– 1,166 euro/litro per i veicoli di massa complessiva a pieno carico fino a 7,5 ton al netto dell’Iva;

– 0,952 euro/litro per i veicoli di massa complessiva a pieno carico superiore a 7,5 ton al netto dell’Iva e del rimborso parziale delle accise.

Source: trasporti italia

Autotrasporto: investimenti 2016, ecco la modalità di erogazione dei contributi

A conclusione della fase istrutturia delle domande, il ministero dei Trasporti ha comunicato le modalità di erogazione dei contributi a favore degli investimenti relativi all’anno 2016.

Il Mit ha precisato che a seguito della sentenza del Tar del Lazio che ha accolto il ricorso dell’associazione dei rottamatori è stata disposta la sospensione dell’erogazione dei contributi per le imprese che hanno acquistato veicoli Euro6 effettuando la contestuale radiazione per esportazione.

Ecco i dettagli:
-l’erogazione dei contributi per le acquisizioni di autoveicoli nuovi di fabbrica adibiti al trasporto di merci di massa complessiva a pieno carico pari o superiore a 3,5 tonnellate a trazione alternativa a metano CNG, gas naturale liquefatto LNG e elettrica (Full Electric) e per le acquisizioni di casse mobili e rimorchi o semirimorchi portacasse, sarà effettuata in forma integrale;

-l’erogazione dei contributi per l’acquisizione di rimorchi e semirimorchi per il trasporto combinato ferroviario e marittimo sarà effettuata in forma rimodulata per insufficienza delle risorse disponibili;

-l’erogazione dei contributi per radiazione per rottamazione o per esportazione al di fuori del territorio dell’Ue, con contestuale acquisto di veicoli Euro 6, è sospesa in attesa della sentenza definitiva che dichiari legittima o meno tale misura.

Il ministero darà corso ai pagamenti da aprile, comunicandolo prima ai diretti interessati.

Source: trasporti italia

A Gibilterra con il gommone Italo: Suzuki e ZAR Formenti fino alle Colonne d’Ercole e ritorno

Suzuki di nuovo protagonista con ZAR Formenti. Lo ZARmini RIB 16 del giro d’Italia, spinto dal fuoribordo Suzuki DF40A e timonato da equipaggi del Club del Gommone, raggiungerà Gibilterra e farà ritorno in Italia: partenza il 21 aprile dal salone di Genova.
“Italo”, lo ZARmini RIB 16 motorizzato con il Suzuki DF40A, protagonisti lo scorso anno del Giro d’Italia 2017 – da Genova a Venezia e poi su per l’Idrovia Veneta, fino a Padova (1.767 miglia in 27 giorni di navigazione e consumando 869 litri di benzina, 1 litro ogni 2,5 miglia) – quest’anno metterà la prua a ovest. Un team di appassionati marinai del Club del Gommone di Milano lo condurrà fino a Gibilterra, precisamente a Tarifa, su una rotta stimata di 2.200 miglia, nella quale si alterneranno, fra andata e ritorno, 11 equipaggi.

“A Gibilterra in gommone” – #gibilterraingommone – sarà in pratica una staffetta nautica di 200 miglia, effettuata su un gommone di soli 5 metri, che farà totale affidamento sulle qualità del fuoribordo “senza patente” best seller del mercato, il Suzuki DF40A. Si tratta di un 40 HP quattro tempi di 941 cc. con architettura a tre cilindri. Un’unità termica quindi particolarmente compatta rispetto ai quattro cilindri, e dunque anche più leggera: solo 102 chili il suo peso a secco. Se questo è indubbiamente un bel vantaggio in termini di rapporto peso/potenza, avere un motore leggero e quindi meno peso all’estrema poppa del battello, favorisce anche il bilanciamento dei pesi a bordo più efficace, indispensabile per un corretto assetto di navigazione.

Un altro punto a favore del DF40A, rispetto ad altri fuoribordo da 40HP, tale da renderlo unico per affidabilità, è il sistema di distribuzione con doppio albero a camme in testa (DOHC), azionato da una catena in luogo di una normale cinghia. Tale soluzione garantisce durata e affidabilità meccanica ben oltre la norma, perché il rischio di rottura è di fatto annullato e, soprattutto, toglie pensieri agli equipaggi perché anche di fronte a un uso particolarmente prolungato del fuoribordo, il sistema non necessita più di alcun intervento di manutenzione.

Per ottemperare all’esigenza principale di un raid, quelle dell’autonomia di marcia, il DF40A porta in dote il sistema Lean Burn, che lo differenzia dagli altri fuoribordo della sua categoria, un’interpretazione del concetto di combustione magra fornita da Suzuki, grazie al quale a velocità costante e dunque in crociera, si ottiene un notevole abbattimento dei consumi. Grazie alla supervisione di un’elettronica particolarmente efficiente, in grado di gestire il motore e le sue performance istante per istante, il sistema è in grado di analizzare in maniera puntuale l’effettivo bisogno di carburante dell’unità termica in funzione delle condizioni di lavoro del motore, cioè potenza erogata, carico, coppia ecc.. Adattando la miscela aria-carburante in modo ottimale e continuo, il motore riesce a mantenere un funzionamento sempre ottimale, utilizzando però meno combustibile, benzina, e più comburente, ossigeno, cioè dando vita alla combustione magra che riduce i consumi e le emissioni nocive. Questo sistema entra in funzione tra i 1.500 e i 5.000 giri/min, ottenendo massima efficacia a 4.500 giri, regime di rotazione nel quale i condotti alle camere di scoppio, anch’essi appositamente realizzati per ottenere il massimo in termini di rendimento, ottimizzano le turbolenze orientando il combustibile vaporizzato in un punto ben preciso, in prossimità della candela. Un sistema ingegnoso anche se semplice, che ne avvalora la qualità.

Il Suzuki DF40A è quindi in grado di consumare meno, il che, a parità di carburante imbarcato, si traduce in un’autonomia superiore, fattore anch’esso fondamentale per garantire maggiore sicurezza all’impresa, riducendo altresì l’impatto ambientale nelle 2.200 miglia di navigazione.
Altro vantaggio del Lean Burn di Suzuki sta nel fatto che il sistema è in grado di analizzare preventivamente il tipo di carburante utilizzato, la sua qualità, per procedere con l’iniezione nei cilindri della miscela ottimale. Quindi, visto che durante il raid i rifornimenti saranno effettuati in diversi distributori di diverse marche e in differenti paesi, significa che il Suzuki DF40A potrà adattarsi meglio alle eventuali differenti benzine che incontrerà lungo la sua rotta, garantendo sempre prestazioni ottimali.

Il DF40A si presenterà all’appuntamento con una livrea della calandra inedita, attenta al design e allo stile, realizzata da ExtremeWrap by Leaderform, azienda leader nella produzione delle pellicole per il wrapping personalizzato. L’iniziativa sarà curata dal Club del Gommone di Milano, i cui soci hanno dato più volte prova, anche nel Giro d’Italia dello scorso anno, di saper gestire gommone e motore in solitario in occasione di navigazioni impegnative. Ogni partecipante sarà responsabile del percorso concordato e si dovrà documentare su trasferimenti, meteo, ormeggi, rifornimenti, pericoli, ostacoli e altra logistica in mare e a terra. Sua responsabilità sarà anche la gestione del gommone e del motore e soprattutto se e quando prendere il mare. Stacco motore e giubbino, neanche a dirlo, saranno obbligatori.

Simrad Yachting, leader nella progettazione e produzione di sistemi di navigazione, sarà il partner tecnico ufficiale dell’impresa e attrezzerà lo ZARmini Italo con l’intuitivo display multifunzione GO7 XSR e una radio portatile galleggiante VHF HH36 DSC di classe D con GPS integrato, in grado di fornire una posizione in tempo reale e permettere all’equipaggio di affrontare le sfide di navigazione con un alleato in più.
Partenza prevista sabato 21 aprile 2018. Rientro a Genova ai primi di giugno, meteo permettendo.

Source: trasporti italia general

Economia Blu: Conftrasporto-Confcommercio entra nella 'Ocean Literacy' per i progetti sul capitale umano

Conftrasporto-Confcommercio è tra le migliori pratiche europee sulla formazione del capitale umano nel mareOcean Literacy Economia Blu. La Commissione Europea ha pubblicato le migliori pratiche e storie, raccolte all’interno di un documento ufficiale, a firma dei membri del gruppo europeo di esperti sull’Economia Blu, con la prefazione del Commissario Europeo al Mare, Karmenu Vella.

Conftrasporto-Confcommercio, rappresentata nel gruppo europeo da Stefano Spennati, Senior Advisor Confcommercio presso l’UE e docente di Master in Trasformazioni delle Organizzazioni 4.0 all’Università Cattolica del Sacro Cuore, ha portato le migliori pratiche confederali nell’ambito della formazione del personale che opera in mare: alternanza scuola – lavoro sulle politiche europee del trasporto e del mare, che viene organizzata a Bruxelles, nell’ambito dei protocolli sottoscritti da Conftrasporto con il MIUR e con Regione Lombardia. Alternanza scuola-Lavoro in mare, organizzati da Tirrenia con il progetto For-Mare, le attività sulla formazione permanente organizzate da Fedepiloti, fino al futuro progetto di Confcommercio dedicato al monitoraggio della biodiversità marina nel Mediterraneo, in collaborazione con l’Università di Bologna, con l’associazione dei subacquei, Scubapro e Ansa.

“Conftrasporto-Confcommmercio dal 2016 ha posto il tema del capitale umano al centro della propria filosofia di lavoro – ha dichiarato Paolo Uggè, vicepresidente di Confcommercio – Dobbiamo aiutare gli imprenditori del trasporto e della logistica a individuare le figure migliori per raggiungere gli obiettivi aziendali a fronte della rivoluzione 4.0 e per farlo abbiamo investito, in Italia come a Bruxelles, per iniziare finalmente una grande attività condivisa con le Istituzioni, come con partner europei, di obiettivi e benchmarking”.

Pasquale Russo, segretario generale Conftrasporto aggiunge, inoltre, che “Per questo motivo la nostra Organizzazione si è candidata nel 2016 ed è stata selezionata dalla DG MARE della Commissione Europea per far parte del gruppo informali di esperti sulle competenze e carriere dell’Economia Blu, non possiamo più attendere che le trasformazioni globali influenzino le aziende, dobbiamo rendere le aziende protagoniste di questo passaggio culturale”.

Source: trasporti italia general

Confetra contro la posizione dell'Ue sulla fiscalità dei porti italiani

“Accogliamo positivamente la proposta lanciata dal presidente di Assoporti Zeno D’Agostino: il cluster marittimo contrasti unitariamente, ed auspicabilmente accanto ad un Governo forte ed autorevole, questa incomprensibile posizione della DG Competition della Commissione UE sui porti italiani. Le AdSP sono pubblica amministrazione centrale dello Stato, detengono poteri tipicamente pubblici di regolazione, ordinanza e vigilanza. Quale articolazione amministrativa dello Stato svolgono attività di riscossione canoni e diritti, hanno una governance interamente istituzionale nominata da Governo ed Enti Locali. Considerarle alla stregua di imprese private, assoggettandole così alla fiscalità generale, mi pare un esercizio davvero fantasioso”. Lo scrive Nereo Marcucci Presidente Confetra, Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica.

“Non vorrei che questa “creatività” interpretativa della Commissione fosse il frutto di pressioni ed interessi politici nazionali di Stati Membri nostri competitors nei traffici marittimi e nella logistica. Mi pare questo uno di quei classici casi in cui un Paese è chiamato a fare Sistema per difendere, a Bruxelles, le proprie fin troppo evidenti ragioni. Gli effetti nefasti di una simile incomprensibile posizione, infatti, colpirebbero le Autorità di Sistema, i terminalisti, i concessionari, gli operatori di manovra ferroviaria, ovviamente l’armamento, togliendo competitività ai porti ed a tutta la filiera logistica che da essi poi si dirama verso imprese e consumatori” conclude il Presidente Marcucci.

Source: trasporti italia general

Camion, blocco Brennero: Mit, serve una valutazione congiunta

Riguardo le misure di limitazione del traffico merci pesante in Austria, sulla direttrice stradale del Brennero in direzione nord-sud, dalla Germania all’Italia, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasport, con una nota, ricorda che tali provvedimenti vanno valutati congiuntamente con i governi dei Paesi coinvolti e la Commissione Europea.

Il ministero ricorda “l’importanza della circolazione delle merci e persone in Europa, i corridoi come scommessa per la connessione dei Paesi e il principio della non interruzione dei traffici. La scelta fondamentale di tutti i Paesi è di tutelare la compatibilità ambientale, con robusti investimenti per migliorare l’intermodalità. I principi di leale collaborazione che ispirano l’Europa, hanno ispirato i recenti accordi di Monaco sul Brennero nei quali si era stabilito che eventuali misure urgenti di rispetto dell’ambiente, in attesa del potenziamento ferroviario, sarebbero state concordate tra i Paesi e non assunte in modo unilaterale”.

“La sede opportuna per discutere eventuali misure è quella dei meeting tra Paesi a partire dall’incontro prossimo già fissato, nel quale verrà affrontato il tema congiuntamente, con il supporto del coordinatore europeo del corridoio Scandinavo- Mediterraneo, Pat Cox”, conclue la nota del Mit.

Source: trasporti italia

Trasporti: 67 km di metro leggera senza conducente a Montreal. Alstom a capo del consorzio

Groupe des Partenaires pour la Mobilité des Montréalais (PMM), il consorzio con SNC Lavalin di cui Alstom è capofila, ha siglato un contratto con CDPQ Infra per la fornitura di un sistema metro completamente automatico e senza conducente, che include il materiale rotabile e il segnalamento, così come le operazioni e i servizi di manutenzione per il progetto Réseau express métropolitain (REM) a Montreal, in Canada. Il contratto ammonta totalmente a circa €1.8 miliardi (2.8 miliardi di dollari canadesi): la parte di Alstom è stimata essere di circa €1.4 miliardi (2.2 miliardi di dollari canadesi) e quella di SNC Lavalin di circa €400 milioni (600 milioni di dollari canadesi).

Completato il progetto, REM sarà uno dei network di trasporto automatico più largo al mondo – lungo 67 km con 26 stazioni – che collegherà il centro della città di Montreal con la Riva meridionale, settentrionale, la West Island e l’aeroporto internazionale Pierre Elliott Trudeau. Secondo i termini di contratto, Groupe PMM fornirà 212 carrozze metro Metropolis di Alstom (106 set di carrozze da due), sistemi di controllo basati sulla tecnologia di comunicazione automatizzata e senza conducente (CBTC) Urbalis 400 di Alstom e un centro di controllo Iconis, così come porte di banchina, connessione wifi e 30 anni di servizi e di manutenzione. Groupe PMM sarà anche responsabile dei test dei sistemi integrati del treno e della fornitura di materiale ai depositi per la manutenzione dei treni. La messa in servizio commerciale del primo segmento di REM è prevista per l’estate del 2021.

I partner di Groupe PMM faranno leva sulla loro esperienza consolidata sul mercato canadese e internazionale a Vancouver, Ottawa, Singapore, Panama, Dubai e Riyadh proprio sui progetti REM. Durante il periodo trentennale di operazioni e manutenzione, Groupe PMM creerà occupazione locale permanente, con ruoli ad alta professionalità, nel campo tecnologico, in particolare nelle aree dei sistemi automatizzati, nei sistemi di controllo, nella meccanica applicata al materiale rotabile, nella gestione dei centri di controllo e nella manutenzione. Grazie al Groupe PMM aumenterà anche l’occupazione per l’indotto locale, che contribuirà al progetto non solo nel periodo di produzione ma anche durante i 30 anni di operazioni e manutenzione. Il 67% degli investimenti in rapporto alla complessiva attività economica generata da Groupe PMM sarà in Quebec.

Inoltre, il progetto REEM comporterà la creazione di un polo globale di eccellenza Alstom a Montreal per la ricerca e lo sviluppo di sistemi integrati di controllo per la mobilità urbana. Il centro riunirà circa 100 professionisti con il compito di sfruttare le competenze che Montreal possiede nelle tecnologie digitali avanzate e nell’intelligenza artificiale allo scopo di sviluppare soluzioni da essere usate per progetti Alstom in tutto il mondo.

“Siamo onorati che CDPQ Infra abbia scelto Groupe PMM per questa importante infrastruttura pubblica che avrà un impatto positivo non solo sulla mobilità nell’area della Greater Montreal, ma anche sull’occupazione del Quebec con la creazione di 250 posti permanenti che arriveranno a 350 nei picchi di lavoro” ha dichiarato Jérôme Wallut, Vicepresidente Senior di Alstom in Nord America. “Conducendo il progetto direttamente da Montreal, il nostro team può comprendere immediatamente i bisogni della città legati al trasporto ed è entusiasta di introdurre la nostra ultima generazione di treni e soluzioni di segnalamento che massimizzano l’affidabilità, le performance e la capacità del sistema, insieme all’esperienza del passeggero”.

“Essere selezionati per un progetto di questa grandezza è una testimonianza dell’eccellenza del nostro settore Infrastruttura, nello specifico, delle nostre competenze sul Rail e Transit e dimostra la nostra esperienza di lungo corso nelle operazioni e nel mantenimento” ha dichiarato Neil Bruce, Presidente e CEO di SNC-Lavalin Group Inc. “Uno dei maggiori benefici economici e alla comunità di questo progetto sarà la creazione di lavori nel campo delle operazioni e della manutenzione nell’area della Greater Montreal e zone limitrofe”.

Presente in Canada e con quartier generale a Montreal, in Quebec, Alstom si impegna a fornire un’ampia gamma di soluzioni di mobilità intelligente in Canada, dai mezzi leggeri su rotaia come Citadis Spirit per Toronto e Ottawa alle carrozze del metro Azur per la Société de transport de Montréal (STM)1, dai treni regionali Coradia Lint per Ottawa alla manutenzione di lungo periodo e le infrastrutture di trasporto. Le competenze di Alstom nel segnalamento sono dietro ai centri di controllo per STM e GO Transit, un nuovo sistema di segnalamento per Union Station Rail Corridor a Toronto, una soluzione CBCT Urbalis per la Linea 1 Yonge-University per la Transit Commission di Toronto e una zona di estensione, nonchè una soluzione completa di segnalamento per i treni leggeri di Waterloo.

Attualmente Alstom ha più di 400 collaboratori in tutto il Canada. Questa presenza sarà rinforzata e sostenuta dall’esecuzione del progetto REM. Alstom opera a Montreal, in Quebec, Toronto, Ottawa, in Ontario e nel suo sito industriale di Sorel-Tracy, in Quebec. Quest’ultimo, i cui carichi di lavoro saranno garantiti almeno per i prossimi due anni, si occupa della produzione di carrelli per progetti nazionali e internazionali, come la metro di Montreal, i veicoli leggeri dell’Ontario e i più recenti progetti per il Cile e gli Stati Uniti.

Source: trasporti italia general

Trasporto merci: oggi a Verona un convegno su Brennero e trasporto combinato

“Dal Brennero, porta per l’Europa, verso le nuove regole del trasporto combinato“. E’ questo il titolo del convegno che si è tenuto oggi a Verona, organizzato da Anita – l’Associazione del trasporto e della logistica di Confindustria, che ha costituito un’importante occasione di confronto tra i diversi attori coinvolti in un tema di forte attualità per la mobilità delle merci.

“Attraverso le Alpi passa l’economia italiana”, ha detto Thomas Baumgartner, Presidente di Anita, che ha voluto fin da subito evidenziare che il 70% delle merci transita attraverso i valichi che collegano il Paese con il resto dell’Europa, e che pertanto la permeabilità dell’arco alpino deve essere una priorità per l’intero sistema Italia. L’adozione unilaterale da parte del Governo del Tirolo del sistema di dosaggio dei veicoli pesanti, che riduce di fatto della metà l’attuale transito commerciale sull’asse Germania/Italia, in ben 25 giornate per lo più concentrate nel periodo estivo, “è un’iniziativa che non solo contrasta con la libera circolazione delle merci, principio cardine del diritto europeo, ma depotenzia la fase economica espansiva in atto e mina l’export del Paese: l’Italia non può non reagire”, ha spiegato Baumgartner.

“Anita ha chiesto e oggi ribadisce con forza la necessità che il Governo azioni al più presto il Regolamento 2679/98, strumento che prevede una particolare procedura per inibire iniziative unilaterali restrittive degli scambi tra Stati membri, come quella messa in piedi dall’Austria”, ha proseguito Baumgartner, sottolineando l’esigenza di collegamenti efficienti, siano essi stradali o ferroviari, a protezione degli interscambi commerciali e a tutela del “prodotto Italia”. Anche il sistema del trasporto combinato ferroviario infatti registra criticità che ne stanno impedendo il pieno e auspicato sviluppo, nonostante il contesto favorevole allo shift modale. Il risultato è un allontanamento della domanda di trasporto da questa modalità.

“Tutti sono pronti a spostare le merci sui treni, ma l’offerta ferroviaria deve essere in grado di rispondere alle esigenze di qualità, affidabilità e, non da ultimo di costo, che richiede la committenza – evidenzia Baumgartner – e oggi tale sistema è ancora lontano da questi obiettivi a causa di interruzioni dovute all’infrastruttura ferroviaria, alla scarsa capacità dei carico dei treni, a terminali di trasbordo insufficienti e sovraccarichi di lavoro, alla mancanza di macchinisti”.

Questo è il terreno su cui si sono confrontati i qualificati rappresentanti del Parlamento UE, del ministero dei trasporti, del mondo dell’industria, delle società ferroviarie e degli interporti e grazie alla loro presenza, il convegno è stato anche occasione per fare il punto sul pacchetto mobilità in discussione a Bruxelles e in particolare sulla modifica della direttiva 92/106/CEE, che a più di 25 anni dall’emanazione riscriverà le regole che governano questo importante capitolo del trasporto delle merci, e sulla quale Anita ha presentato le proprie proposte.

Source: trasporti italia

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