Guida autonoma e connessa: Torino laboratorio d'Italia con test sul territorio
Un laboratorio che sia anche da esempio per lo sviluppo del futuro della mobilità. Tra le prime città in Italia, Torino sperimenta la guida autonoma e connessa e firma un protocollo d’intesa con case automobilistiche, aziende enti di ricerca e atenei, associazioni di categoria, per fare del capoluogo piemontese. Il protocollo arriva a poche settimane dal decreto del ministero dei Trasporti, a cui ora le case automobilistiche chiederanno di far partire il testing. Il Comune darà il nulla osta per la sperimentazione sul territorio cittadino e fornirà il supporto necessario in termini di infrastrutture tecnologiche e fisiche su cui saranno fatti ulteriori investimenti proprio grazie al decreto ministeriale. Fra i firmatari del protocollo Fca Group, Gm Global Propulsion Systems, Anfia e Unione Industriale, 5T, Politecnico e Università, Tim, Italdesign Giugiaro.
Per la sindaca Chiara Appendino nel progetto per la sperimentazione dell’auto a guida autonoma “si raccolgono le potenzialità e il know how del nostro territorio. E’ un’occasione unica – aggiunge – che può permettere al territorio e alle sue aziende di costruire una filiera che porterà grandi ricadute economiche, sociali e di mobilità. E’ una sfida – sottolinea – che si vince insieme e possiamo essere da esempio per lo sviluppo di questo settore”.
Sul piano pratico, spiega l’assessore all’Innovazione del Comune di Torino, Paola Pisano, “le case automobilistiche ci diranno quali sono i parametri per il testing e noi dovremo condividere le infrastrutture sensoristiche e i dati di traffico”. Il protocollo è aperto all’ingresso di altri partner, aggiunge la Pisano, sottolineando che si tratta di un progetto che “valorizza le nostre infrastrutture tecnologiche, crea un nuovo modello di mobilità e un indotto nuovo. Come 200 anni fa si era creata la filiera dell’auto, oggi Torino può provare a ripetere quel ‘miracolo’ sviluppando un settore in crescita esponenziale e che può cambiare il nostro modo di vivere”.
Source: trasporti italia general