Marittimi: oggi a Roma manifestazione davanti al Mit, ecco le richieste dei sindacati
Oggi a piazza Porta Pia a Roma, davanti alla sede del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è in corso la manifestazione di protesta indetta da Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti per sollecitare l’adozione di maggiori tutele per i marittimi italiani.
Ecco le richieste dei sindacati: l’introduzione di un nuovo sistema di formazione non più a carico dei marittimi; lo svolgimento di corsi direttivi previsti solo per chi deve ottenere ancora il titolo professionale; il riconoscimento dell’esperienza maturata dai marittimi italiani negli anni di navigazione anche ai fini dei futuri adeguamenti della normativa in essere; pari riconoscimento dei marittimi italiani rispetto a quelli degli altri paesi esteri in tema di titoli professionali e dei relativi adeguamenti alle disposizioni internazionali con una maggiore sburocratizzazione del sistema.
“Con la manifestazione di oggi i marittimi gridano la forte insoddisfazione sulle loro condizioni di lavoro e su come le istituzioni gestiscono tutta la marineria italiana”, ha dichiarato il segretario nazionale Marittimi Uiltrasporti, Paolo Fantappiè, sul presidio in corso a Roma davanti al Ministero dei Trasporti.
“Non è possibile che il marittimo, con le responsabilità della sua professione e la vita a bordo fortemente disagiata, non sia inserito tra i lavoratori usuranti e sia sottoposto continuamente a circolari cervellotiche del Ministero in tema di formazione e di adeguamento alle normative internazionali – ha aggiunto Fantappiè -. Il marittimo italiano recrimina di essere trattato come qualsiasi altro marittimo straniero e di non essere fagocitato da un sistema burocratico che tenta di penalizzarlo e renderlo meno competitivo rispetto agli altri marittimi europei ed extraeuropei – ha concluso Fantappiè – Serve inoltre una riforma del collocamento che possa far incrociare realmente la domanda e l’offerta di lavoro nel settore marittimo in modo da orientare la formazione iniziale sulle qualifiche carenti, riducendo di fatto la percentuale di disoccupazione”.
Source: trasporti italia general