Ferrovie: sciopero del personale Trenitalia in Abruzzo lunedì 20 gennaio

Per lunedì 20 gennaio 2020, dalle 9 alle ore 17, la segreteria regionale del sindacato UGL ha proclamato uno sciopero del personale mobile della Direzione Regionale Abruzzo di Trenitalia.

In Abruzzo e nelle regioni limitrofe potranno verificarsi cancellazioni o variazioni.

L’agitazione sindacale potrà comportare ulteriori modifiche al servizio anche prima dell’inizio e dopo la sua conclusione, salvaguardando comunque le relazioni a maggior traffico viaggiatori.

Regolare la circolazione dei treni a lunga percorrenza.

Source: trasporti italia general

Autotrasporto: Unatras scrive al Mit, necessario riprendere il confronto

Il presidente di Unatras Amedeo Genedani ha chiesto al ministro Paola De Micheli una convocazione urgente. Sul tavolo, le diverse questioni aperte per l’autotrasporto: dalla difficile situazione della viabilità in tante zone del paese, al rispetto degli impegni assunti nel protocollo di intesa di novembre scorso.

“Con l’inizio del nuovo anno, l’emergenza viabilità è esplosa prepotentemente in alcuni snodi viari del nostro Paese, mettendo a repentaglio la sopravvivenza del nostro comparto il quale, come noto, è già stato fiaccato dalla crisi economica in atto oramai da qualche anno – si legge nella lettera inviata al ministro – In particolare, la chiusura al traffico pesante del Viadotto Cerrano sulla A14 rappresenta una vera e propria emergenza nazionale, se pensiamo che si tratta di un’arteria vitale non solo per le economie delle Regioni Abruzzo e Marche (più direttamente coinvolte dalla chiusura), ma anche per i traffici lungo la direttrice Sud/Nord del Paese che, visto il perdurare di questa chiusura, stanno subendo gravi penalizzazioni”.

“Altrettanto drammatiche appaiono le condizioni della viabilità in altri importanti snodi, come quelli della E45 (dove i ritardi accumulati nella riapertura totale del Viadotto Puleto – avvenuta dopo 260 gg, hanno fatto emergere le criticità che interessano la viabilità tra la Toscana e la Romagna) e nella Regione Liguria in cui, alle ben note problematiche conseguenti al crollo del Ponte Morandi, di recente si sono aggiunti anche i rallentamenti sui principali collegamenti autostradali dovuti al crollo del viadotto sulla A6 Savona/Torino, ed i forti disagi sulla A26 e sulla Autostrada dei Fiori”.

“La situazione non è certamente migliore per quei trasportatori italiani che, dovendo usufruire della direttrice del Brennero per far giungere le nostre merci sui principali mercati europei, devono subire le decisioni dell’Austria; questo Paese, infatti, sta proseguendo in maniera imperterrita nella sua politica volta ad introdurre nuovi divieti al solo fine di penalizzare il nostro export, ignorando anche l’invito che la S.V. ha rivolto di recente al nuovo Commissario UE ai trasporti, affinché la Commissione prendesse finalmente una posizione precisa in merito”, conclude la missiva.

Source: trasporti italia

Moby lancia iniziative di marketing territoriale in Italia per incentivare il turismo baltico

MOBY SPL (la compagnia del Gruppo Onorato Armatori che naviga sul Mar Baltico), lancia iniziative di marketing territoriale in Italia. Ai turisti dei Paesi Baltici, Russia e Finlandiaverranno proposti viaggi in Italia, con le navi di Moby, Tirrenia e Toremar che li porteranno alla scoperta delle spiagge più belle di Sardegna, Sicilia, Arcipelago Toscano e Isole Tremiti, con la possibilità – sempre partendo dall’Italia – di scoprire anche le coste della Corsica.

Lo sbarco in forze sul mercato dei viaggiatori finlandesi e in particolare questa proposta di scoprire l’Italia a bordo delle navi Moby, Tirrenia e Toremar è certificato dall’esordio di MOBY SPL a MATKA, il più grande evento del settore dei viaggi nel Nord Europa, che si svolge al Messukeskus, l’Expo Center di Helsinki, con più di 1000 espositori provenienti da 80 Paesi diversi con oltre 50.000 visitatori e quasi 20.000 professionisti del settore dei viaggi che passano per i padiglioni congressuali.

“Festeggeremo nel migliore dei modi i dieci anni di St. Peter Line – spiega Alessandro Onorato, che della società con base a San Pietroburgo è il presidente – con un anno ricco di sorprese e iniziative. MOBY SPL si configurerà sempre più come un ponte fra i Paesi baltici e l’Italia, offrendo la possibilità ai viaggiatori di quei Paesi di venire anche sulle nostre coste, in un ideale gemellaggio sempre più forte e significativo, con questa campagna di promozione dell’Italia. Moby, Tirrenia e Toremar accoglieranno sul nostro mare i viaggiatori baltici, che hanno già avuto modo di conoscere il nostro stile e le nostre eccellenze su Princess Anastasia“.

“Princess Anastasia”

La nave “Princess Anastasia” un’isola di Italia e di italianità in mezzo al Baltico. Nave di punta della Moby SPL con mini-crociere fra Helsinki, San Pietroburgo, Tallin e Stoccolma – come sempre con alcune toccate anche a Riga, sempre più apprezzate. Chi viaggia a bordo della nave può ottenere gratuitamente il visto temporaneo per poter restare fino a 72 ore in Russia, partendo dai porti dei Paesi dell’Unione Europea toccati dalla nave.

In attesa dei nuovi tour 2020 “Princess Anastasia” si sta facendo ancora più bella, con i lavori di refitting invernale, nuove strumentazioni avanzate a bordo e un rinnovamento delle cabine e degli spazi pubblici resi ancor più confortevoli.

Con l’Italia e l’italianità come variabili indipendenti: la pizza preparata da un pizzaiolo napoletano davanti ai viaggiatori, i prodotti tipici più prestigiosi delle principali regioni italiane serviti in tavola, le immagini delle coste più belle di Sardegna, Liguria, Toscana, Sicilia, Campania, Lazio e di tutte le regioni italiane, con la nave che diventa quasi un ufficio turistico galleggiante per promuovere sapori e bellezze italiane.

In più, le griffe italiane e i prodotti tipici venduti nel grande supermarket della nave, un vero e proprio ipermercato galleggiante.

E, infine, i marittimi italiani affiancati – per motivi di lingua – da russi, finlandesi e personale proveniente da tutti i Paesi baltici, tutti pagati con contratto di diritto italiano, più oneroso, ma perfettamente in linea con la policy aziendale che fa della tutela dei marittimi il punto cardinale del Gruppo Onorato Armatori.

Source: trasporti italia general

Logistica: Ikea premia gli standard di sostenibilità dell'azienda umbra LC3

LC3, la società di Gubbio (Perugia) specializzata nel trasporto merci in chiave ecologica, è la prima azienda di autotrasporti al mondo a meritare il titolo di Iway Well Developed Supplier Unit (IWDSU), attribuito da Ikea ai partner che più di altri si sono distinti per l’etica, l’attenzione alla sicurezza e all’ambiente.

La collaborazione tra Ikea e LC3 è nata nel 2014. Il big dell’arredamento e l’azienda di trasporti si sono si sono incontrati e trovati proprio sul terreno della sostenibilità. LC3 ha da subito superato il processo di qualificazione con cui Ikea sceglie i propri partner, rientrando nel best rating del settore trasporti.

LC3 ha ricevuto il prestigioso riconoscimento con il quale il colosso svedese del mobile le ha ribadito la volontà di rafforzare la partnership nell’ambito di una visione integrata di sviluppo sostenibile.
“Vi preghiamo di continuare il grande lavoro su Iway e non vediamo l’ora di continuare a collaborare e migliorare assieme”. E’ il messaggio inviato da Ikea alla società di autotrasporti nel comunicarle la speciale menzione per aver mantenuto e condiviso gli standard e i requisiti fissati nel proprio codice di condotta, Iway appunto, che definisce criteri ambientali e sociali fondamentali.

Grande soddisfazione viene espressa dal presidente di LC3 Company Michele Ambrogi: “LC3 ha da sempre fatto dell’attenzione all’ambiente uno dei suoi capisaldi, attraverso l’impiego di carburanti alternativi a basso impatto ambientale e di tecnologie green. Scelte effettuate per contribuire a rendere il nostro pianeta ogni giorno più pulito e che, mai come in questo momento, si stanno rivelando fondamentali per lo sviluppo economico del Paese e per il rilancio dell’occupazione. Questo riconoscimento ci rende particolarmente orgogliosi, perché fortifica un legame già solido con un’azienda che, come noi, punta a migliorare la vivibilità in una logica di economia sostenibile. Quando si può lavorare insieme e condividere gli stessi obiettivi, non si è più solo cliente e fornitore, ma partner nella crescita”.

LC3 è stato il primo operatore in Italia a scegliere il metano liquido (LNG) come carburante per il proprio parco automezzi, contribuendo attivamente a una drastica riduzione degli inquinanti, LC3 si distingue anche per aver messo su strada, sempre per la prima volta in Italia, RevolutioN2, l’innovativo semirimorchio refrigerato ad azoto liquido, a zero emissioni, progettato per garantire il massimo isolamento termico e acustico e quindi anche per limitare al massimo il rumore, minimizzando i disagi per i cittadini nel corso delle operazioni di carico e scarico. Un impegno, quello di trasformare il trasporto su gomma, rendendolo sempre più ecologico, destinato a proseguire. La compagnia umbra è infatti già pronta alla prossima sfida, quella del biometano, prodotto da scarti agricoli o da rifiuti solidi urbani, che può abbattere fino al 95% le emissioni di CO2 rispetto al diesel.

Source: trasporti italia general

Confetra Liguria, congestione nodo logistico di Genova: autotrasporto al collasso necessarie azioni concrete

“L’autotrasporto della Liguria è al collasso”, lo denunciano le associazioni di settore preoccupate per la congestione del nodo logistico di Genova e i tempi di attesa per il ritiro dei container in porto

Tremila mezzi che ogni giorno trasportano containers da e per il porto di Genova, altri 1500 da e per La Spezia e in prospettiva più di un migliaio da e per il nuovo terminal container di Savona Vado. Piaccia o non piaccia è questa la realtà e pensare di poter dirottare in tempi brevi una parte significativa di questi numeri dalla strada alla rotaia significa cavalcare un’utopia“, dichiara Alessandro Laghezza, Presidente di Confetra Liguria.

“L’intero sistema logistico e quindi tutte le componenti che ne fanno parte, dagli armatori ai terminal sino alle industrie e alle catene distributive della merce, sono chiamati – continua – oggi a un riflessione complessiva e a una presa di coscienza seria”.

È impensabile che i trasportatori possano farsi carico da soli di tutte le inefficienze del sistema; tutte le componenti pubbliche e private devono farsi parte attiva di un percorso che vada dalla gestione dell’attuale fase di emergenza sino alla condivisione di un percorso di crescita e valorizzazione dell’autotrasporto come componente fondamentale del sistema logistico italiano.

“Tutti – conclude Alessandro Laghezza – scommettiamo per il futuro sulla ferrovia e su forme eco-compatibili di trasporto, ma nascondersi dietro a messaggi e proclami utopici non produrrà alcun spostamento di merci dalla strada ai binari, materializzando solo il fantasma di un’economia nazionale in black out a causa della crisi di quelle aziende di trasporto su strada che ne rappresentano il fondamentale apparato circolatorio”.

Source: trasporti italia general

Divieti austriaci: Anita prosegue l'azione per ottenere la sospensione dei provvedimenti

“Divieti inacettabili e discriminatori”. Così l’associazione Anita definisce i provvedimenti austriaci che limitano il transito dei mezzi pesanti. L’associazione riunuta a Roma ha dato mandato al Presidente Thomas Baumgartner di continuare ad esercitare il pressing sui Commissari UE ai trasporti Adina Valean ed al mercato interno Thierry Breton, al fine di ottenere la sospensione dei provvedimenti.

Dal 1° gennaio 2020 sono entrati in vigore sull’asse del Brennero divieti di transito settoriale per altre tipologie di merce – carta e cartone; prodotti minerali liquidi; cemento, calce, intonaco bruciato-gesso; tubi e profilati cavi; cereali – e divieti per classe Euro dei veicoli, indipendentemente dalla merce trasportata.

Dal divieto settoriale sono esclusi i veicoli con propulsione elettrica o a idrogeno. I veicoli Euro VI –esentati da tale divieto sino al 31 dicembre 2019 – possono transitare dal 1° gennaio 2020 solamente se immatricolati dopo il 31 agosto 2018.

Le merci dirette/provenienti invece in alcuni distretti austriaci (“Kernzone”: distretti di Imst, Innsbruck città e periferia, Kufstein, Schwaz; “Erweiterte Zone”: zona ampia da Lienz in Ost Tirol, a Rosenheim in Baviera, alla Val Pusteria e Alta Val Isarco in Sudtirolo; i distretti di Bludenz e Feldkirch in Austria, il Cantone dei Grigioni in Svizzera ed il Principato del Liechtenstein soltanto fino al 31 dicembre 2020) possono essere trasportate con veicoli Euro V, fino al 31 dicembre 2022.

“Il traffico con origine/destino in Austria gode di particolari favori rispetto al traffico di transito e questa è una discriminazione inaccettabile considerato che le motivazioni addotte sono di tipo ambientale” dichiara il Presidente di ANITA.

Oltre al divieto settoriale, è entrato in vigore anche un divieto di transito relativo alla classe Euro dei veicoli, che ha interessato dal 31 ottobre scorso i veicoli EuroIV e – dal 1° gennaio 2021 – riguarderà i veicoli EuroV ed EEV. Anche in questo caso, i veicoli che caricano o scaricano nella “Kernzone” o nella “Erweiterte Zone” godono di tempistiche più favorevoli rispetto al transito (fino al 31 dicembre 2020 i veicoli isolati EuroIV; fino al 31 dicembre 2022 i veicoli isolati EuroV).

“Il 70% dell’export italiano passa attraverso le Alpi e la maggior parte attraversa il Brennero. L’Italia non può continuare a subire le misure protezionistiche del Tirolo che impediscono il libero scambio di merce su un asse vitale per l’economia italiana, attraverso una diversificata tipologia di divieti di circolazione per i mezzi pesanti: divieto di transito notturno, divieti di circolazione nei sabati, sistema di dosaggio dei veicoli diretti in Italia dalla Germania, divieto settoriale, divieto per classe Euro dei veicoli, divieto di uscita dall’autostrada per fare rifornimento in Tirolo”, spiegano da Anita.

“Oltre alla discriminazione tra vettori italiani e tedeschi da una parte e vettori austriaci dall’altra, la somma dei divieti di transito si traducono complessivamente in un notevole aumento dei costi del trasporto per i primi, mentre i vettori austriaci diventano indubbiamente più competitivi in quanto a loro non si applicano le suddette limitazioni, con l’effetto di falsare la concorrenza sul mercato dei servizi di trasporto nella UE. Chiediamo pertanto che la Commissione UE affronti finalmente il tema dei divieti di transito attraverso il Brennero, deferendo l’Austria alla Corte di Giustizia per gravi violazioni dei Trattati e del principio della libera circolazione delle merci all’interno del mercato unico” prosegue Thomas Baumgartner.

“La Convenzione delle Alpi stabilisce limiti per la costruzione di nuove strade sull’arco alpino ma al tempo stesso spinge per un utilizzo ottimale delle infrastrutture esistenti e il divieto notturno in Tirolo va nella direzione contraria, perché concentra il flusso dei veicoli leggeri e pesanti nelle ore diurne, aumentando in tal modo la congestione e l’inquinamento. Per questo chiediamo la rimozione immediata di tale divieto che da sola produrrebbe un sensibile miglioramento per l’ambiente” conclude il Presidente di ANITA.

Source: trasporti italia

Camion, pubblicati i costi di esercizio di dicembre 2019

Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha pubblicato l’aggiornamento del costo del gasolio per autotrazione, al netto dell’Iva e/o dello sconto del maggior onere delle accise, di dicembre 2019.

Il prezzo totale al consumo del gasolio rilevato dal Ministero dello Sviluppo Economico, a dicembre è stato di 1.482, 48 euro per mille litri.
597, 75 euro è il prezzo industriale, 267,33 l’Iva e 617,40 l’accisa.

Il valore di riferimento del costo del gasolio per i servizi di trasporto effettuati, quindi è di:

– 1,215 euro/litro per i veicoli di massa complessiva a pieno carico fino a 7,5 ton al netto dell’Iva;

– 1,000 euro/litro per i veicoli di massa complessiva a pieno carico superiore a 7,5 ton al netto dell’Iva e del rimborso parziale delle accise.

Ecco la tabella

Source: trasporti italia

Presentato a Roma il libro "100 numeri per capire l’autotrasporto–Attori e Filiere"

Presentato a Roma il libro “100 numeri per capire l’autotrasporto – Attori e Filiere”. Il volume a firma di Deborah Appolloni, Umberto Cutolo e Maria Carla Sicilia, edito da Federservice (Uomini e Trasporti), è stato presentato oggi a Roma presso il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

La pubblicazione, alla seconda edizione (la prima nel 2017), affronta le novità del settore come l’avvento della logistica collaborativa e attraverso lo studio di dati statistici, analizza l’evoluzione dell’autotrasporto e della logistica italiana anche in relazione al contesto europeo. Inoltre, questa edizione approfondisce una serie di filiere tra cui, l’agroalimentare, il farmaceutico, le merci pericolose, i container, il fashion, i rifiuti, il trasporto di opere d’arte e di manufatti di dimensioni eccezionali.

Più società di capitali, consorzi e cooperative, boom dei contratti di rete, fatturato globale in crescita pur in presenza di un ridimensionamento del numero totale delle aziende. L’istantanea dell’autotrasporto italiano riproduce un settore in consolidamento: negli ultimi cinque anni (dal 2014 al 2019) secondo i dati di Infocamere, sono state chiuse 10mila aziende di trasporto merci su strada, ma chi è rimasto sul mercato ha rafforzato la propria massa critica, cercando nuove forme collaborative in grado di soddisfare le mutate esigenze del mercato, una domanda in grande evoluzione dovuta a scenari disruptive, come l’exploit dall’e-commerce per le consegne in città, l’ingresso nella logistica di un colosso come Amazon, la digitalizzazione delle filiere, l’esigenza di abbassare l’impronta ambientale e la riorganizzazione delle supply chain in molti settori di respiro internazionale. I traffici sono tornati a crescere anche per le aziende dell’Europa occidentale, ma la ripresa è ancora instabile. In particolare in Italia, il gap infrastrutturale, l’assenza di una politica industriale dedicata e l’instabilità del ciclo economico potrebbero determinare l’ennesima inversione di tendenza.

Oggi in Italia si contano poco meno di 90mila aziende di autotrasporto (89.770 secondo la rilevazione di Infocamere al 31 agosto 2019) con un fatturato complessivamente in crescita. Secondo la stima dell’Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di Milano nel 2019 il fatturato della logistica si è attestato a 84,5 miliardi di euro, di cui circa il 50% è imputabile all’autotrasporto con la quota più elevata, circa il 32%, riconducibile alle società di capitali. Sono infatti proprio queste che stanno segnando le performance più interessanti: in cinque anni sono aumentate del 24,7%, (4.583 aziende in più). Un trend assimilabile si nota anche per le forme consortili e cooperative che crescono del 7,5% (395 realtà in più). Più del 52% delle aziende italiane rimane ancora inquadrabile nella categoria dei cosiddetti “padroncini” (46.991 ditte individuali), ma sono proprio queste a soffrire di più: dal 2014 al 2019 sono diminuite del 21,4%, cancellando 12.822 realtà.

Source: trasporti italia

Ferrovia Roma-Formia: cantieri al lavoro per rinnovo galleria Montorso. Investimento da 6mln di euro

Cantieri al lavoro fino a venerdì 27 marzo sulla linea Roma – Formia (FL7), per interventi di manutenzione nella galleria Montorso fra Priverno – Fossanova e Monte San Biagio.

L’intervento prevede l’impermeabilizzazione della galleria, il rinnovo del binario in direzione Napoli (rotaie, traverse e pietrisco) e il rifacimento del percorso di sicurezza all’interno della galleria. Gli interventi incrementeranno gli standard di affidabilità e regolarità dell’infrastruttura ferroviaria.

L’investimento complessivo è di 6 milioni di euro. I lavori, effettuati nelle ore notturne, non hanno ripercussioni sulla circolazione dei treni.

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Logistica: Toscana, 31 gennaio 2020 sciopero del trasporto merci ferroviario

In Toscana, trasporto merci ferroviario in sciopero per 8 ore il 31 gennaio 2020. L’iniziativa è stata indetta dai sindacati di categoria Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugltrasporti, Fast e Orsa contro i tagli operati da Mercitalia Rail, società del gruppo Fs.

“Non ci fermeremo finché non avremo rassicurazioni circa una inversione di marcia da parte di Fs”, afferma in una nota Stefano Boni, segretario generale Fit-Cisl Toscana. In Toscana, dai circa 660 ferrovieri addetti al trasporto merci del 2012 “siamo passati ai 270 nel 2016 e ai 160 di oggi, un taglio di circa 500 posti di lavoro, -76% in appena 7 anni”, sostiene Boni, secondo cui la politica di Mercitalia Rail “stride con l’impegno finanziario della Regione Toscana, di Rfi, del gruppo Fs che in questi anni hanno fatto ingenti investimenti dal punto di vista di raccordi ferroviari e direttrici dedicate al trasporto merci per ferrovia”.

La Fit chiede alle istituzioni di attivarsi per chiarire le intenzioni di Mercitalia Rail, e chiede alla società “maggiori assunzioni – dice Boni – di macchinisti e tecnici polifunzionali, almeno 50, per rilanciare e consolidare il trasporto e lo sviluppo sul nostro territorio nonché assicurare futuro agli attuali occupati”.

Source: trasporti italia general

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