Ferrovia Orte-Roma: nuove tecnologie per la gestione del traffico

Nuovi sistemi tecnologici per garantire un innalzamento degli standard di affidabilità e regolarità. Nuove tecnologie di gestione del traffico ferroviario sulla linea Roma – Orte – Fiumicino Aeroporto (FL1). Nello specifico, sono stati introdotti il nuovo Apparato Centrale Computerizzato Multistazione (ACCM) per la gestione della circolazione ferroviaria fra le stazioni di Civita Castellana e Gallese e il sistema automatico di distanziamento dei treni in tutta la tratta.

Inoltre, la stazione di Civita Castellana è oggi più accessibile. I marciapiedi sono stati innalzati a 55 centimetri – lo standard previsto a livello europeo per i servizi ferroviari metropolitani – e allungati per agevolare l’entrata e l’uscita dai treni. Inaugurati e aperti ai passeggeri il nuovo sovrappasso nella stazione di Gallese e il sottopasso nella stazione di Civita Castellana.

Sono stati circa 50 i tecnici di RFI (Gruppo FS Italiane) e delle ditte appaltatrici che hanno realizzato gli interventi. Investimento complessivo 13 milioni di euro. Con la conclusione delle attività, è tornata disponibile l’intera offerta di trasporto ferroviaria fra Orte e Poggio Mirteto che, dalle ore 23.35 di sabato 14 alle ore 8.15 di domenica mattina, è stata integrata con un servizio sostitutivo su gomma.

Source: trasporti italia general

Trasportounito: 'Stop alle Autostrade del Mare', scatta la protesta contro gli aumenti degli armatori

Trasportounito annuncia lo stop alle autostrade del mare. I Tir torneranno a risalire e ridiscendere la penisola via terra, con il contemporaneo blocco dei porti siciliani, per protesta contro gli aumenti decisi dagli armatori.

La mobilitazione dell’autotrasporto nasce all’indomani della decisione degli armatori italiani che, per sopperire agli obblighi internazionali sulla riduzione delle emissioni nocive nell’atmosfera, hanno previsto a partire da gennaio un incremento dei maggiori costi che variano dal 20 al 30%. “Qualora non vi fossero immediati interventi in grado di attenuare tali maggiori costi i mezzi dell’autotrasporto cesseranno di utilizzare le autostrade del mare”, dichiarano da Trasportounito.

Tale inammissibile aumento – ha affermato Maurizio Longo, segretario generale di Trasportounito – che scatterà da gennaio del prossimo anno rappresenta un macigno finanziario che le imprese di autotrasporto non possono sopportare. In teoria queste dovrebbero ribaltare il maggior costo sui corrispettivi dei servizi alla merce ma, in pratica, tenendo conto dell’assenza di tutele, nell’ambito della libera contrattazione delle parti, saranno costrette a farsi carico dei maggiori costi con ricadute finanziarie catastrofiche”.

“Se la scelta è quella di tutelare l’ambiente – ha concluso Longo – è giusto che tutti si facciano carico dei costi pro quota. Altrimenti le emissioni torneranno a essere quelle dei camion su autostrade e strade di terra con il black-out del più grande progetto ambientalista messo a punto dal trasporto Italiano, e snobbato dalle istituzioni, anche comunitarie, quello delle autostrade del mare!”.

Source: trasporti italia

Ue: accordo per il Pacchetto Mobilità 1, ecco le nuove regole per l'autotrasporto

Importanti decisioni relative alle norme sul trasporto stradale internazionale dall’accordo Ue sul Pacchetto Mobilità 1. Dopo una trattativa no stop di alcuni giorni, il trilogo (Parlamento, Consiglio e Commissione allo stesso tavolo per adottare le norme), ha prodotto, infatti, un accordo sul testo.

Di seguito, una prima sintesi dei contenuti noti dell’accordo raggiunto:

Per il cabotaggio stradale rimane confermato il limite di 3 operazioni nell’arco di 7 giorni in un altro Paese comunitario a seguito del quale il veicolo deve uscire da quel territorio e non vi potrà rientrare prima di quattro giorni (periodo di raffreddamento).
Introdotto l’obbligo di rientro del veicolo nel proprio Paese di immatricolazione ogni 8 settimane, anziché le quattro previste nella prima versione.

Introdotto obbligo d’installazione del cronotachigrafo anche sui veicoli commerciali leggeri con massa complessiva da 2,5 a 3,5 tonnellate che svolgono autotrasporto internazionale.

Rimane il divieto di riposo a bordo cabina per il riposo regolare, dunque gli autisti non possono svolgere in cabina il riposo settimanale di 45 ore e devono tornare nel paese di residenza ogni quattro settimane, qualsiasi sia il posto dove si trovano. In futuro sarà introdotta la possibilità di due riposi settimanali brevi di 24 ore consecutive.

Confartigianato Trasporti ha lavorato in modo costante a Bruxelles sul Pacchetto Mobilità, attraverso l’UETR, “per evitare il rischio di aperture indiscriminate e senza regole, o anche del mantenimento delle regole vigenti che si sono rivelate inefficaci per contrastare realmente fenomeni di dumping. Un lavoro intenso che Confartigianato Trasporti ha condotto negli ultimi due anni sul versante europeo, sensibilizzando costantemente a livello nazionale il Governo italiano e per le istanze comunitarie attraverso l’UETR (la Commissione ma soprattutto il Parlamento Europeo) sulle reali necessità dei trasportatori per operare in un mercato realmente regolare”.

“Confartigianato Trasporti – spiega ancora l’associazione – si è impegnata a far comprendere quanto fosse strategico per la competitività delle imprese nazionali approvare misure “per frenare la sleale concorrenza ed il dumping non più tollerabili dei paesi dell’est, che sfruttano manodopera a basso costo ed infrangono le primarie regole sicurezza permanendo sulle nostre strade oltre i limiti consentiti.

“Ci riserviamo di valutare i testi approfonditamente una volta resi disponibili ufficialmente. Si tratta di un accordo di compromesso, ma ad una prima valutazione – spiega il Presidente di Confartigianato Trasporti e Vice Presidente UETR Amedeo Genedani– non possiamo non evidenziare la positività di tutta una serie di regole uscite dal Trilogo, ringraziando in primis il Ministero dei Trasporti italiano che con pazienza e decisione ha tenuto una posizione ferma nel rispetto dei principi della Road Alliance, sostenendo con decisione la tutela dell’autotrasporto nazionale”.

Source: trasporti italia

Camion, pubblicati i costi di esercizio di novembre 2019

Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha pubblicato l’aggiornamento del costo del gasolio per autotrazione, al netto dell’Iva e/o dello sconto del maggior onere delle accise, utile per le fatturazioni di questo mese.

Il prezzo totale al consumo del gasolio rilevato dal Ministero dello Sviluppo Economico, a novembre 2019 è stato di 1.471,31 euro per mille litri.
588,59 euro è il prezzo industriale, 265,32 l’Iva e 617,40 l’accisa.

Il valore di riferimento del costo del gasolio per i servizi di trasporto effettuati, quindi è di:

– 1,205 euro/litro per i veicoli di massa complessiva a pieno carico fino a 7,5 ton al netto dell’Iva;

– 0,991 euro/litro per i veicoli di massa complessiva a pieno carico superiore a 7,5 ton al netto dell’Iva e del rimborso parziale delle accise.

Ecco la tabella

Source: trasporti italia

Trafori del Monte Bianco e del Frejus: nuove tariffe da gennaio 2020

Nuove tariffe per l’utilizzo dei Trafori del Monte Bianco e del Frejus dal 1° gennaio 2020. Ne ha dato notizia l’associazione Anita.

Dalle ore 00:01 del 1° gennaio 2020 scatterà l’aumento del pedaggio deliberato dalla Commissione Intergovernativa del Traforo del Monte Bianco, pari al 1,54% per tutti i veicoli che utilizzeranno i trafori del Monte Bianco e del Frejus.

Tale aumento deriva dalla combinazione di due elementi:
– 0,59% adeguamento delle tariffe di pedaggio ai tassi medi di inflazione, registrati in Francia ed in Italia, nel periodo dal 1° settembre 2018 al 31 agosto 2019;

– 0,95% a titolo di compensazione dei costi legati alla messa in esercizio della galleria di
sicurezza del Traforo del Frejus.

Ecco la tabella con le tariffe

Source: trasporti italia

Logistica: Gefco Italia stringe una partnership strategica con MV Agusta

Gefco Italia, operatore supply chain complesse e logistica automotive, rafforza la propria presenza nel settore due ruote grazie alla partnership, della durata di 3 anni, con MV Agusta, storico brand dell’industria motociclistica italiana, tra i più conosciuti al mondo.

In seguito all’accordo, Gefco Italia gestirà per MV Agusta tutte le attività di logistica a livello nazionale, europeo ed extra-europeo incluse le operazioni doganali, sia temporanee che definitive.
Più precisamente, Gefco Italia sarà responsabile della gestione del magazzino centrale ricambi e merchandising, per un totale di circa 14.000 codici; di tutte le attività Inbound e Outbound – approvvigionamento al sito produttivo MV Agusta di Varese e distribuzione dei motocicli in tutto il mondo, fino alla gestione di eventi/fiere/roadshow e flussi urgenti, con messa a disposizione dei mezzi dedicati più idonei alle singole esigenze di trasporto (furgoni, motrici, aerei, servizi speciali di hand-carry, ecc.).

La partnership si svilupperà gradualmente, implementando per ciascuna attività la migliore soluzione che consenta al brand di raggiungere con successo i piani di sviluppo nazionale e internazionale prefissati; una Control Tower dedicata consentirà di gestire i flussi globali monitorando quotidianamente l’esito delle spedizioni.

“Siamo molto orgogliosi di aver stretto con MV Agusta questa partnership logistica, che consolida ulteriormente il nostro know-how in un mercato nel quale siamo riconosciuti come operatore logistico di riferimento per le numerose aziende del settore che ci hanno scelti” – afferma Fernando Pinto, Direttore Generale di Gefco Italia.

Source: trasporti italia general

Autotrasporto, incentivi investimenti 2019: Ram pubblica chiarimenti per l'accesso al portale

Alle ore 16.00 del 12 dicembre 2019 scade il termine per la ricezione delle PEC con cui inoltrare richiesta di accesso all’incentivo investimenti per l’autotrasporto 2019. Le aziende che non hanno ancora presentato domanda possono inoltrare la richiesta a partire dal 16 dicembre 2019 e fino al 30 marzo 2020.

Lo ha comunicato con una nota RAM – Logistica, Infrastrutture e Trasporti Spa, società in house del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Le aziende che hanno inviato richiesta di contributo via PEC entro le ore 16.00 del 12 dicembre riceveranno, all’indirizzo di posta certificata con cui è stata inoltrata la richiesta, le credenziali che consentiranno di confermare la domanda mantenendo così la prenotazione effettuata.

Le credenziali verranno inoltrate via PEC nell’arco di alcune settimane successive alla data del 16 dicembre. Il destinatario potrà effettuare la conferma necessaria (l’operazione non richiederà l’inserimento di ulteriori informazioni) entro il 31 gennaio 2020.

Source: trasporti italia general

Camione bus: il parco circolante supera 5 milioni di unità

Il parco circolante dei veicoli adibiti al trasporto di merci e persone (autocarri, autobus, motocarri, rimorchi, semirimorchi e trattori stradali) nel 2018 ha superato le cinque milioni di unità, con una crescita dell’1,3% rispetto al 2017. Dati che emergono da una elaborazione del Centro Ricerche Continental Autocarro sulla base dei dati resi noti da Aci.

Su base regionale si registra una crescita del parco circolante in tutte le regioni a eccezione del Lazio con un calo dell’1%. Ai primi posti Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta, che fanno registrare aumenti dell’8,9% e del 5%. Nella graduatoria seguono: Molise e Sardegna (+2%), Basilicata (+1,9%), Friuli Venezia Giulia e Campania (+1,7%), Sicilia e Veneto (+1,6%), Puglia e Toscana (+1,5%), Calabria (+1,4%), Umbria (+1,2%), Abruzzo (+1,1%), Emilia Romagna e Lombardia (+0,9%), Marche e Liguria (+0,6%) e Piemonte (+0,3%).

Source: trasporti italia

Trasporto merci e persone, parco circolante supera 5 milioni di unità

Il parco circolante dei veicoli adibiti al trasporto di merci e persone (autocarri, autobus, motocarri, rimorchi, semirimorchi e trattori stradali) nel 2018 ha superato le cinque milioni di unità, con una crescita dell’1,3% rispetto al 2017. Dati che emergono da una elaborazione del Centro Ricerche Continental Autocarro sulla base dei dati resi noti da Aci.

Su base regionale si registra una crescita del parco circolante in tutte le regioni a eccezione del Lazio con un calo dell’1%. Ai primi posti Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta, che fanno registrare aumenti dell’8,9% e del 5%. Nella graduatoria seguono: Molise e Sardegna (+2%), Basilicata (+1,9%), Friuli Venezia Giulia e Campania (+1,7%), Sicilia e Veneto (+1,6%), Puglia e Toscana (+1,5%), Calabria (+1,4%), Umbria (+1,2%), Abruzzo (+1,1%), Emilia Romagna e Lombardia (+0,9%), Marche e Liguria (+0,6%) e Piemonte (+0,3%).

Source: trasporti italia

Vado Gateway: inaugurato oggi il nuovo terminal container di Vado Ligure di APM Terminals

È stato inaugurato Vado Gateway, il nuovo terminal container di APM Terminals.

Si tratta di una importante infrastruttura portuale, che va a completare un investimento complessivo di circa 450 milioni di euro, di cui 180 milioni da parte di APM Terminals, 43 dei quali in project financing. Il committente dell’opera è l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, che ora ne affiderà la gestione proprio ad APM Terminals per i prossimi 50 anni.

La Holding a capo di APM Terminals Vado Ligure Spa, la società italiana che gestisce Vado Gateway, è composta da APM Terminals col 50,1%, insieme ai cinesi Cosco Shipping Ports col 40% e Qingdao Port International, con il 9,9%.

Vado Gateway è un terminal semi-automatizzato e va a potenziare in modo significativo la competitività del sistema portuale ligure ed italiano. Inizialmente potrà operare su una prima parte di banchina di 450 metri, ma già dal luglio 2020 si potranno sfruttare tutti i 700 metri che la compongono. Con fondali a filo banchina di 17.25 metri e un’altezza di ben 4.5 metri sopra il livello del mare, Vado Gateway potrà accogliere ed operare senza limitazioni anche le “grandi navi” di ultima generazione (ULCS – Ultra large container ships).

Vado Gateway conta inoltre su una serie di dotazioni all’avanguardia ed in particolare su una flotta di gru che operano grazie alle più moderne tecnologie.

Il piazzale (“yard”) per il deposito e la movimentazione dei container è il primo in Italia ad essere completamente automatizzato: le gru “di piazzale” ARMG (Automatic Rail Mounted Gantry cranes), opereranno infatti in modo autonomo e saranno supervisionate “in remoto” da operatori altamente specializzati. Questo consentirà di garantire anche i più elevati standard di sicurezza nel settore, dal momento che nessuna persona potrà essere fisicamente presente in quest’area specifica durante la movimentazione. L’accesso al piazzale sarà possibile soltanto per attività di manutenzione durante il fermo delle gru.

I container che sbarcheranno a Vado Gateway saranno immediatamente registrati da una videocamera dinamica installata sulle gru “di banchina” (STS, ship-to-shore), mezzi con operatore a bordo che inviano le informazioni al sistema operativo del terminal (TOS – Terminal Operating System). Il TOS, molto avanzato e completamente integrato con tutte le altre apparecchiature, consente di rintracciare in qualsiasi momento la posizione di ogni singolo container.

La movimentazione dei container dalla banchina alle aree di scambio interne, da qui al piazzale e quindi alle aree di scambio con il trasporto stradale (exchange grid) avverrà infine attraverso l’impiego delle gru “a cavaliere” (straddle carriers), mezzi ad alimentazione ibrida con operatore a bordo, che ricevono istruzioni direttamente dal TOS.

Vado Gateway disporrà infine di uno dei sistemi di accesso per i camion tra i più tecnologici d’Italia. L’arrivo al terminal avviene infatti grazie alla presenza di 14 corsie reversibili ad alto contenuto di automazione, necessario per la gestione dei flussi attraverso un sistema di “appuntamenti” denominato Truck appointment system. Gli autotrasportatori che arrivano al cancello di accesso avranno precedentemente prenotato il loro arrivo e ricevuto conferma attraverso un’interfaccia web collegata ai sistemi informatici. Una volta arrivati in porto, attraverseranno un lettore ottico in grado di riconoscere il trasportatore grazie alla targa del mezzo ed al numero del contenitore.

Source: trasporti italia general

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