Porti: continua la crescita dei traffici negli scali del Mar Tirreno Centro Settentrionale

Continua la crescita nel settore del traffico passeggeri, RO-RO, container e delle rinfuse solide, con l’eccezione dei traffici legati al ciclo produttivo della centrale dell’Enel per l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale.

In crescita i passeggeri di linea (+4%), pari ad oltre 1 milione 850 mila. Per quanto riguarda il settore crocieristico, Civitavecchia si conferma nuovamente scalo leader in Italia (e secondo in Europa) con 2.204.336 crocieristi, benché nel 2017 si registri una flessione, seppur inferiore rispetto al dato nazionale (-8% Italia -6% Civitavecchia), essa è attribuita esclusivamente ad una contrazione del flusso di crocieristi in transito a differenza dei crocieristi imbarcati/sbarcati, che risultano in leggera crescita. Peraltro le previsioni per il 2018, secondo i dati diffusi dalla società Cemar e confermati da RisposteTurismo, vedranno Civitavecchia raggiungere i 2 milioni e 427 mila crocieristi (+ 10% rispetto al 2017). Per porto di Gaeta nel 2017 si registra un record storico con 4.500 crocieristi e 12 navi approdate.

Il porto di Civitavecchia registra anche un sensibile aumento delle merci varie in colli (+390 mila tonnellate), pari ad oltre 5,8 milioni di tonnellate. Incremento determinato da un’ ulteriore crescita del +3 % del traffico RO-RO (+150 mila tonn.), con i mezzi pesanti imbarcati/sbarcati che crescono di oltre il 6% tornando a superare la soglia di 200 mila unità annue, e da un sensibile incremento del traffico di merci in contenitori. Crescono, infatti, del 45%, nel 2017, le tonnellate di merci movimentate in contenitore, che fanno registrare il quantitativo maggiore finora raggiunto, pari a 900 mila tonnellate complessive, +280 mila tonnellate rispetto al 2016, in termini di T.E.U pari a 94.401 (+27%), di cui 69 mila pieni e 25 mila 500 vuoti.

Tra le rinfuse solide si evidenzia un’importante crescita del 30% del traffico di “prodotti metallurgici e minerali di ferro” (+68 mila tonn.) pari, complessivamente, a 300 mila tonnellate. Incremento che si registra sia per le quantità di merci sbarcate (+30%) che per quelle imbarcate (+28%). Incrementi determinati, in particolare, da una ritrovata dinamicità delle acciaierie di Terni che a fronte di una maggiore richiesta di materia prima (ferrocromo sbarcato+34% 150 mila tonnellate complessive) fanno riscontrare un incremento della produzione (coils in acciaio imbarcati +22% pari a 53 mila tonnellate complessive); ulteriore crescita di tali traffici si riscontra anche nei primi mesi del corrente anno. Da evidenziare, in tale categoria merceologica, anche un sensibile incremento del traffico di fluorite +24% (terra che va miscelata al cemento), estratta nei pressi del Lago di Bracciano e imbarcata nel porto di Civitavecchia, pari complessivamente ad oltre 90 mila tonnellate. Tra le altre rinfuse si evidenzia infine un forte incremento del traffico di cippato di legno, prodotto dei boschi del territorio umbro/laziale e destinato alle centrali di biomasse, in crescita dell’88% e pari complessivamente a 60 mila tonnellate.

Per quanto concerne il traffico di autovetture nuove, sono state movimentate complessivamente 280 mila auto, dato che conferma il trend positivo del 2016, nonostante la decisione, dell’operatore Grimaldi, assunta ad inizio 2016 di spostare il traffico auto FCA di Melfi a Gioia Tauro, portando a Civitavecchia, a partire dal 2017, le auto FCA prodotte dalla fabbrica di Cassino.
Si registra, invece, un calo dei prodotti raffinati petroliferi nel porto di Civitavecchia, che continua a risultare poco competitivo in tale settore, tenuto anche conto dell’assenza di una banchina petrolifera nella futura Darsena energetica e grandi masse di cui da anni si attende la realizzazione.

Con riferimento allo scalo di Gaeta si registra un incremento del 2,6% (+47 mila tonnellate) del traffico complessivo, determinato essenzialmente dall’aumento delle merci liquide del 14% (+160mila tonnellate), pari complessivamente a 1,3 milioni di tonnellate, a fronte di una flessione del 17% del traffico di merci secche (-112 mila tonnellate), pari a 550 mila tonnellate complessive. Il traffico di merci secche, diversamente dal I semestre quando si registrava un preoccupante -35%, nel secondo semestre è risultato in crescita del 6%, rispetto al secondo semestre del 2016, e del 27% rispetto al primo semestre del 2017. Da segnalare una sensibile crescita, nella categoria “altre rinfuse solide”, del traffico di wood pellets (+125%) pari complessivamente a 68 mila tonnellate.

Infine per quanto concerne il porto di Fiumicino si confermano gli stessi volumi del 2016 con 3,4 milioni di tonnellate di prodotti raffinati sbarcati e 60 navi approdate a fronte delle 68 del 2016.
Tali dati, benché positivi, non possono tuttavia – sostiene il Presidente di Majo – far venir meno l’esigenza di portare avanti tutte quelle iniziative e progetti volti a rendere ancora più competitivi i porti del network laziale, rendendo più efficienti i servizi portuali e di interesse generale e potenziando la dotazione infrastrutturale portuale dei tre porti laziali.
In particolare, continua di Majo, l’aumento del traffico container, oggi arrivato a quasi 100 mila TEU, è ancora lontano dai livelli che questa A.d.S.P. auspica che il principale concessionario del settore possa raggiungere nei prossimi anni. Analogamente si rimane in attesa che i principali operatori del settore del traffico automotive riescano a raggiungere gli obiettivi prefissati in termini di crescita dei volumi di questo settore.

Source: trasporti italia general

Treni: si chiama Ertms ed è il nuovo progetto pilota presentato a Milano sul traffico ferroviario

Traffico ferroviario: oggi a Milano è stato presentato un nuovo progetto pilota denominato Ertms, dal valore di 400 mila euro, nell’ambito della prima conferenza globale sul segnalamento. L’evento è stato organizzato Uic-Union International des Chemin de Fer e Ferrovie dello Stato. Ad illustrarlo è stato l’eurodeputato di Forza Italia, Massimiliano Salini, il quale ha dichiarato: “Grazie alla sperimentazione del sistema di sicurezza Ertms sul corridoio Genova-Rotterdam, l’Italia potrà giocare un ruolo da protagonista”. nella realizzazione di una vera rete ferroviaria europea, superando le barriere tra Paesi membri”.

Lo European Rail Traffic Management System (Ertms) è un sistema di gestione, controllo e protezione del traffico ferroviario e relativo segnalamento a bordo, progettato allo scopo di sostituire i molteplici, e tra loro incompatibili, sistemi di circolazione e sicurezza delle varie Ferrovie Europee allo scopo di garantire l’interoperabilità dei treni soprattutto sulle nuove reti ferroviarie europee ad alta velocità.

Tale progetto è stato già presentato a Bruxelles dallo stesso eurodeputato lombardo ed ha ottenuto un finanziamento di 400 mila euro dalla Commissione Ue.
“Il sistema di controllo Ertms di ultima generazione – spiega Salini – aumenta sicurezza e fluidità della circolazione ferroviaria, evita rotture di carico e colli di bottiglia, ed è già in uso su tratte italiane dell’alta velocità. Tra tutti i corridoi europei dove sperimentarne la diffusione, la scelta della Commissione Ue è caduta sul corridoio Reno-Alpi, lungo il quale si collocano opere come il Terzo valico, talmente importanti per il futuro dei collegamenti europei da meritare una sperimentazione tecnologica innovativa di questa portata”.

“Il progetto pilota per cui abbiamo ottenuto il finanziamento – conclude l’europarlamentare – prevede uno studio di fattibilità per estendere l’Ertms alle reti europee, che verrebbero così armonizzate e rese interoperabili sotto il profilo della sicurezza, proponendosi come modello globale da esportare anche in Cina e Stati Uniti”.

Source: trasporti italia general

Camion e treno: ecco i limiti di massa per i trasporti combinati

Trasporto combinato e limiti di massa. Il ministero dell’interno (Dipartimento pubblica sicurezza) ha diffuso alle prefetture e agli organi di controllo una circolare per dare risposta a un quesito formulato dall’associazione Anita in merito ai limiti di massa complessiva a pieno carico che devono rispettare i veicoli impegnati in operazioni di trasporto combinato, per assicurare uniformità nell’applicazione delle disposizioni.

In materia di pesi e dimensioni, la direttiva ha stabilito per i container e casse mobili fino a 45 piedi utilizzati nel trasporto combinato il peso massimo di 44 ton, stesso limite stabilito dal Codice della strada per la circolazione in Italia.

Al fine di rimuovere ogni ostacolo al trasporto combinato e svilupparne la crescita, la circolare chiarisce che nelle tratte stradali iniziali e finali di un trasporto combinato le UTI (casse mobili, container, rimorchi e semirimorchi) possono circolare fino ad un peso di 44 ton, analogamente a quanto stabiliscono le norme nazionali in materia di pesi e nei limiti delle caratteristiche tecniche dei veicoli. Il trasporto internazionale tutto-strada, al contrario, fa riferimento al limite di peso di 40 ton. Viene infine ribadita la validità della circolare del Mit del 18 marzo 2008 sui trasporti combinati.

“Riteniamo questo un ulteriore importante risultato per le imprese del settore, dopo quello ottenuto che ha elevato l’altezza dei complessi veicolari impiegati in trasporti combinati a 4,30 m ed il riconoscimento della possibilità di circolare con copia del libretto di circolazione autenticata dal proprietario del veicolo”, scrive Anita in una nota.

Source: trasporti italia

Belt and Road: a Trieste accordo con investitori cinesi sul 'sistema arredo' made in Italy

La costruzione di un “experience center”, un’esposizione interattiva a Chengdu, il capoluogo della provincia di Sichuan considerato tra i centri con maggiore potenziale di sviluppo in Cina, per fare conoscere e valorizzare il made in Italy a partire dalle imprese dell’arredo del Friuli Venezia Giulia. È quanto prevede l’accordo siglato oggi nel corso del “Belt and road Forum” organizzato a Trieste e che, attraverso investimenti cinesi, svilupperà nuove formule espositive nella provincia con oltre 90 milioni di abitanti.

Il memorandum of understanding è stato firmato dall’International center of italian design (Icide), proprietà del Cluster arredo e sistema casa del Friuli Venezia Giulia, che rappresenta un sistema economico di 2.500 aziende e un comparto che è cresciuto nell’export del 10 per cento nel 2017. La controparte cinese è rappresentata dal Chengdu Yiqidao cultural industry and design development e dal Sichuan Ilo design and space arts cultural. L’amministratore unico di Icide, Carlo Piemonte, ha firmato l’accordo assieme a Jie Xue, cofondatore del centro di Chengdu Yiqidao e Wei Zeng, presidente del Sichuan Ilo.

In concreto l’accordo prevederà l’allestimento di esposizioni e la realizzazione di scambi nell’Italian design experience centre nella Tianfu new area di Chengdu. “Da oggi lavoreremo – hanno anticipato Piemonte e il presidente del cluster arredo Franco di Fonzo – per la creazione di un progetto che prevede sistemi di ‘virtual room’ con collegamenti per vivere dall’Italia un’esperienza in diretta, ripresa a 360 gradi tramite visori; l’esposizione di prodotti di aziende top brand e di marchi sconosciuti in Cina ma direttamente acquistabili in loco; una sala didattica per formare personale cinese su assistenza post vendita e una sala degustazione di prodotti enogastronomici con possibilità di acquisto on line”.

In un secondo tempo sono previsti investimenti per la costruzione di uno spazio su 20.000 mq in cui ospitare una “Little Italy” del design e del gusto che, una volta avviata a Chengdu, potrà essere replicata in altre città.
A margine della firma, il cofondatore del Chengdu Yiqidao, Jie Xue, ha ribadito la volontà di rappresentare “un ponte per scambiare la cultura italiana e quella cinese, seguendo la politica della ‘One belt one road’. Porteremo – ha detto – design, cultura e made in Italy ai nostri amici cinesi”.

Il direttore di Invest Sichuan in Italia e Svizzera e presidente della Fondazione Progetto Italia-Cina, Wang Xin, ha rilevato come la provincia sud occidentale “sarà la più strategica e di certo la più attenta al design e al made in Italy. Siamo pronti – ha aggiunto – a favorire le aziende italiane e del Friuli Venezia Giulia che troveranno un alto potenziale di acquirenti e consumatori”.

Nel corso del Forum, Xu Xiaofeng, ministro consigliere dell’Ambasciata della Repubblica popolare cinese in Italia, ha tracciato uno scenario improntato dalla volontà della Cina di costruire, con la Via della Seta, “una nuova fascia di collaborazione globale” all’interno dell’obiettivo generale di preservare il libero scambio e una comunità mondiale aperta. Cooperazione, economia e tolleranza tenendo conto degli interessi di entrambe le parti, queste le parole chiave di Xu. Impegni rafforzati dalla strategia South South e dalla cooperazione triangolare Unido, di cui è coordinatore Gong Weixi. Lo scorso settembre a Vienna, proprio a cura dell’Unido, la strategia della Via della Seta si era declinata nell’impegno a sostenere le economie verdi nelle città. “Vogliamo avere una collaborazione con il Friuli Venezia Giulia”, ha ribadito Gong e “il porto di Trieste nella strategia South South è molto, molto importante”

Source: trasporti italia general

Venezia: concessione fino al 2024 per Pilkington. Rilancio per lo stabilimento a Porto Marghera

Si è concluso positivamente l’iter che ha condotto alla stipula della concessione pluriennale che l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale ha assegnato fino al 2024 alla Pilkington Italia Spa, la storica vetreria industriale operante a Porto Marghera.
La Pilkington è fortemente legata alla storia di Marghera e del porto: lo stabilimento vetrario risale infatti al 1924, per conto della Società Italiana Vetri e Cristalli. Da allora il sito produttivo ha subìto diverse vicende societarie. A seguito di ristrutturazioni a livello globale, il 16 giugno 2006, il Gruppo Pilkington viene acquistato dall’azienda Giapponese Nippon Sheet Glass (NSG) mantenendo “Pilkington” un marchio primario all’avanguardia dell’industria.

“Oggi siamo soddisfatti e orgogliosi di rilanciare ufficialmente un modello aziendale che ha dimostrato solidità e concretezza: sono queste le aziende che fanno crescere il nostro Porto e il nostro territorio” ha affermato il presidente dell’Autorità di Sistema Pino Musolino (nella foto insime al direttore della Pilkington Alessandro Michetti). “Siamo a fianco della Pilkington, che nella sua decisiva fase di rilancio torna a investire a Porto Marghera puntando sull’innovazione: innovazione che guarda caso, ancora una volta, parte da qui. Mentre molte voci parlano, spesso a sproposito, di Porto Marghera, diamo un segnale concreto e reale del rilancio di Porto Marghera e del futuro possibile, che comincia oggi”.

Venezia è sempre stata, nella sua storia, uno dei centri fondamentali dell’industria vetraria, per la rete di trasporti navali che ieri come oggi la collega con i luoghi di produzione della materia prima, per la sua vocazione commerciale ma soprattutto per le capacità tecniche che qui prima che altrove si sono espresse in questo settore.
“Con la firma di oggi confermiamo la volontà di andare avanti, e continuare nel futuro a investire nella sede di Marghera, che per la sua posizione strategica ci consente di ricevere via mare la materia prima, e dall’altro di essere collegati con tutti i maggiori mercati europei” ha affermato, al termine della stipula, Michetti.

Il periodo di rilancio ha avuto impatti positivi anche sul fronte occupazionale: la Pilkington Italia di Porto Marghera conta 192 dipendenti, di cui sessanta sono stati assunti recentemente a seguito della riaccensione del forno di produzione. Il fatturato dell’azienda nell’esercizio chiuso al 31 marzo 2017 è stato di circa 60 milioni di euro.
In chiusura, il Presidente Musolino ha voluto sottolineare che “l’iter amministrativo-procedurale per il rilascio della concessione pluriennale è stato concluso in tempi record, e ottimizzato dall’integrazione in un unico atto dell’autorizzazione e della concessione, entrambe necessarie ai sensi di legge per svolgere attività imprenditoriale: un’ottimizzazione che è stata possibile da un lato grazie a una performance procedurale innovativa condotta in sinergia dagli Uffici competenti dell’Autorità di Sistema Portuale e dall’altro dalla piena operatività della Pilkington nei vari step che hanno condotto alla firma”.

Source: trasporti italia general

Pendolari: da Alstom 54 treni POP a Trenitalia per Abruzzo, Liguria, Marche e Veneto

Alstom si è aggiudicata quattro contratti del valore di circa 330 milioni da Trenitalia per la fornitura di 54 treni regionali Coradia Stream che saranno in circolazione nelle regioni Abruzzo (4 treni), Liguria (15 treni), Marche (4 treni) e Veneto (31 treni). Queste nuove commesse sono parte dell’accordo quadro firmato nell’agosto 2016 da Alstom e Trenitalia1. I 54 POP si aggiungono ai 47 già ordinati dalla Regione Emilia Romagna nel 2016.

Il treno Coradia Stream, battezzato come “POP” da Trenitalia è l’ultima generazione dei treni progettati per linee regionali e che collegano più città. E’ un treno a unità elettrica multipla (EMU) che raggiunge una velocità massima di 160 km/h nella sua versione regionale. Il treno ordinato da Trenitalia può trasportare più di 300 passeggeri seduti ed è di facile accesso grazie all’ingresso “a raso” del marciapiede. Progettato per essere ecologico è riciclabile al 95%.

“Siamo molto lieti che Trenitalia e le Regioni Abruzzo, Liguria, Marche e Veneto abbiano rinnovato la loro fiducia nella famiglia dei treni regionali Coradia di Alstom e ci auguriamo di ottenere presto la fiducia anche di altre Regioni. “Pop” è stato molto apprezzato dalle autorità locali e dai passeggeri che hanno potuto ammirarlo in anteprima, visitando il modello in scala reale, durante le tappe del road show #lamusicastacambiando nelle principali città italiane” ha dichiarato Michele Viale, amministratore delegato e direttore generale di Alstom in Italia.

I treni Coradia Stream “POP” sono prodotti da Alstom in Italia. Lo sviluppo del progetto, la produzione e la certificazione sono fatte nel sito di Alstom di Savigliano (CN). La progettazione e la produzione dei sistemi di trazione e altri componenti nello stabilimento di Sesto San Giovanni (MI) e i sistemi di segnalamento di bordo sono affidati al sito di Bologna.

Source: trasporti italia general

Porti, i sindacati: aumentano i tentativi di autoproduzione, pronti alla mobilitazione

“In vari porti, nonostante i nostri appelli ad un maggior controllo sulle previsioni di legge in tema di autoproduzione, si stanno moltiplicando i tentativi di utilizzare questo tipo di pratica che da sempre ci vede schierati contro”. E’ quanto scrivono unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sul tema del lavoro in autoproduzione che “alcune compagnie di navigazione stanno tentando di attuare impiegando propri marittimi, in sostituzione dei lavoratori portuali“.

“Ci riferiamo – precisano i sindacati nella lettera al ministero – alle ultime istanze, in ordine temporale, presentate in alcuni porti siciliani da società quali Caronte ‘ Tourist Isole Minori, GNV e CIN-Tirrenia ed anche ad altre situazioni analoghe denunciate in altri porti italiani che fanno pensare ad un disegno strategico in atto che ci vedrà contrari e pronti eventualmente alla mobilitazione dei lavoratori portuali”.

“Riteniamo che l’autoproduzione – scrivono le tre organizzazioni sindacali dei trasporti – possa essere autorizzata solo nei porti in cui non è possibile avvalersi di lavoratori portuali, come definito dagli accordi internazionali, e comunque limitatamente a singole toccate di navi che devono essere dotate di mezzi adeguati alle operazioni da svolgere e che abbiano personale esclusivamente dedicato all’esercizio di tali operazioni, non fungibile, assunto con libretto di navigazione e aggiunto in sovrannumero rispetto al personale previsto in tabella minima di sicurezza”.

“L’utilizzo di lavoratori marittimi, compreso il personale di macchina, non in possesso delle necessarie competenze per effettuare le operazioni portuali, – scrivono infine Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, rendendosi disponibili ad un confronto preventivo – creerebbe un pesante squilibrio dell’organico del porto e della sicurezza”.

Source: trasporti italia general

Autotrasporto: rimborso pedaggi, pagamento in unico versamento per il 2016

Il Comitato Centrale dell’Albo degli autotrasportatori ha pagato i rimborsi sui pedaggi autostradali relativi al 2016 in un’unica soluzione. Si tratta di una novità rispetto agli anni precedenti, in cui il rimborso dei pedaggi autostradali avveniva attraverso due fasi distinte, una di acconto e l’altra di saldo.

La somma definitiva che è stata destinata per questa agevolazione è stata di 131.636.373,35 euro e le percentuali effettive dello sconto sono risultate leggermente più alte in quasi tutte le fasce di fatturato. Tutto ciò è stato reso possibile grazie al sistema premiale di pagamento degli sconti in funzione della classe ecologica degli autoveicoli, mediante i quali sono stati effettuati i transiti autostradali.

Sul sito dell’Albo degli autotrasportatori è disponibile la tabella completa divisa per fatturato di appartenenza, classe di veicolo, percentuale di riduzione teorica e percentuale di riduzione effettiva.

Source: trasporti italia

Trasporto e logistica: Italtrans acquisisce il corriere del freddo Mazzocco

Il gruppo della logistica bergamasco Italtrans ha rilevato il 100% del ‘corriere del freddo’ Mazzocco, con sede a Parma. Con l’operazione il gruppo di Calcinate (Bergamo) ne rileva uno con un fatturato consolidato di 36 milioni di euro, che effettua 1,5 milioni di consegne all’anno e che conta 250 tra sedi dirette e filiali sul territorio nazionale, con 25mila metri quadri di superficie di magazzini a temperatura controllata e 60 dipendenti diretti.

Dal canto suo Italtrans ha realizzato un fatturato di 221 milioni di euro, con 84,6 milioni di chilometri percorsi e 921mila consegne effettuate. Il gruppo di Calcinate conta mille dipendenti, una flotta di 800 mezzi di proprietà e 1.200 semirimorchi ed una superficie di 580mila metri quadri di magazzini coperti in 15 depositi in Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Basilicata e Sicilia.

Secondo il consigliere delegato di Italtrans Laura Bertulessi l’acquisizione consente al gruppo di Calcinate di “completare l’offerta ai clienti, con la possibilità di soddisfare le esigenze più diverse e impegnative, in particolare per quel che riguarda la catena dei prodotti alimentari e la catena del freddo”. “Pensando al futuro della Mazzocco – ha affermato Paolo Azzali, che l’ha guidata con Luigi Camorani e Massimo Ghidini – abbiamo scelto di cedere ad una delle più importanti realtà italiane nell’ambito della logistica e soprattutto abbiamo trovato in Italtrans consonanza con gli obiettivi e i valori da noi perseguiti negli anni”.

Source: trasporti italia general

Mare: un accordo per fermare l'erosione della costa in Toscana

Interventi pilota per la difesa della costa dal fenomeno dell’erosione e dagli effetti dei cambiamenti climatici. Sono previsti dal protocollo d’intesa siglato tra il ministero dell’Ambiente e la Regione Toscana presentato questa mattina presso la sala consiliare della Torre, a San Vincenzo (LI).

Il protocollo prevede interventi pilota da realizzare sulla costa di Piombino, Rosignano Marittimo e della stessa San Vincenzo, dove è previsto il ripascimento dell’arenile. Lavori per i quali il ministero dell’Ambiente ha investito 1,3 milioni di euro e che tengono conto delle recenti direttive europee, delle norme nazionali, regionali e dello stesso protocollo di gestione delle zone costiere del Mediterraneo firmato a Madrid nel 2008.

A presentare l’iniziativa sono stati il sottosegretario al ministero dell’Ambiente Silvia Velo, l’assessore regionale all’Ambiente e alla Difesa del suolo Federica Fratoni, che hanno siglato il protocollo, il consigliere regionale Gianni Anselmi, e il sindaco di San Vincenzo, Alessandro Bandini.

“Come ministero abbiamo messo a punto delle linee guida a livello nazionale per combattere l’erosione della costa, coinvolgendo i maggiori esperti, con l’obiettivo di realizzare interventi il più possibile efficaci. La Toscana ha realizzato dei progetti che sono subito cantierabili e con il protocollo abbiamo deciso così di realizzare degli interventi pilota. Un ulteriore passo a difesa di quel meraviglioso mare che è il Mediterraneo”, ha dichiarato Velo.

Source: trasporti italia general

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