La Regione Toscana promuove lo sviluppo delle smart cities

Promuovere e sviluppare le smart cities. Lo prevede un protocollo siglato da Regione Toscana, Anci e Confservizi Cispel Toscana, che coinvolge già la metà dei Comuni capoluogo, ovvero Firenze, Prato, Pisa, Grosseto e Siena, ma che rimane aperto anche ad altre adesioni. Potranno infatti siglare l’intesa altre città toscane (capoluogo e non), ma anche aggregazioni territoriali e piccoli comuni che, con la banda larga ormai presente in tutta la regione e la banda ultralarga in arrivo, potranno usufruire dei servizi digitali.

“La Toscana sta facendo salti in avanti in tema di innovazione – commenta Vittorio Bugli, assessore alla presidenza con delega, tra l’altro, allo sviluppo della società dell’informazione -. Con la banda larga che copre tutto il territorio regionale, e l’ultralarga che sta arrivando, dobbiamo prepararci a implementare la diffusione di servizi per avere città sempre più intelligenti. Per fare questo dobbiamo essere in grado, così come abbiamo fatto per superare il digital divide delle connessioni e delle infrastrutture, di diffondere su tutto il territorio quello che le città più grandi stanno già facendo. Definiremo linee guida e standard di servizio valide per tutta la regione, proponendo queste buone pratiche, partendo dal censimento dei progetti e dei servizi in essere nelle nostre città”.

Regione, Confservizi Cispel e Anci hanno scelto di lavorare insieme, con alcuni obiettivi strategici comuni dal punto di vista energetico, ambientale, informativo, tecnologico e sociale. Se Regione Toscana ha inserito le politiche sulla Smart City nel Programma regionale di sviluppo 2020 e Anci Toscana già eroga servizi nel settore dell’Itc, Confservizi Cispel Toscana – che riunisce sotto la sua egida le aziende di servizio pubblico locale, dai trasporti, all’edilizia residenziale pubblica, all’energia, al servizio idrico, ai rifiuti, alle telecomunicazioni – ha già svolto, d’intesa con i Comuni e il sistema delle Camere di commercio, un’analisi delle attività e dei progetti smart dei comuni e delle società partecipate.

Al protocollo potranno aderire anche università e centri di ricerca e tra le prime azioni individuate, oltre alla stesura delle linee guida e del censimento dei servizi, c’è la definizione di un piano operativo composto da un primo gruppo di progetti di smart city da realizzare nei Comuni in collaborazione con le società̀ partecipate e da coordinare a livello regionale, l’affidamento alle società partecipate responsabili dei progetti per lo sviluppo operativo e industriale delle smart cities e l’analisi e l’individuazione delle possibili fonti di finanziamento, nazionali ed europee.

Source: trasporti italia general

Confitarma: nominati i presidenti delle commissioni confederali

Si è riunito oggi il primo Consiglio confederale Confitarma presieduto da Mario Mattioli che ha esaminato le principali problematiche del settore in trattazione a livello nazionale e internazionale con particolare attenzione alla Legge di Stabilità attualmente in discussione in Parlamento.

Il Consiglio ha poi proceduto all’elezione dei membri del Comitato Esecutivo che, ai sensi dell’art.23 dello Statuto, è presieduto dal Presidente di Confitarma ed è composto dall’ultimo past president, dal presidente del gruppo giovani armatori, dai presidenti delle Commissioni tecniche permanenti e da altri membri nominati dal Consiglio. I presidenti di Commissione, nominati dal Consiglio su proposta del Presidente, e altri membri del Comitato esecutivo sono:

Mario Mattioli – Presidente e Presidente della Commissione Porti e Infrastrutture ad interim, Federica Barbaro, Paolo Cagnoni e Carlo Cameli – Presidente Commissione Navigazione Oceanica; Angelo D’Amato – Presidente Commissione Risorse umane Relazioni industriali e Education, Giovanni Dellepiane e Giacomo Gavarone – Presidente Gruppo Giovani Armatori, Alessandra Grimaldi ed Emanuele Grimaldi – Past President, Guido Grimaldi – Presidente Navigazione di Corto Raggio, Domenico Ievoli e Beniamino Maltese – Presidente Commissione Finanza e Diritto d’Impresa, Lorenzo Matacena – Presidente Commissione Tecnica navale Sicurezza e Ambiente e Alcide Ezio Rosina.

Source: trasporti italia general

Ferrovie, Forum Pietrarsa: Delrio, il trasporto merci su ferro è in crescita

“Abbiamo raggiunto un obiettivo molto importante: spostare sempre più merci sulla strada ferrata”. Lo ha annunciato stamane il ministro per i Trasporti e le Infrastrutture, Graziano Delrio, nel corso della seconda edizione del forum ‘Pietrarsa…un anno dopo – la cura del ferro oggi e domani’ che si è svolto oggi al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa a Portici (Napoli). “C’è stato un incremento del trasporto merci su ferro molto importante, ci sono imprese che si son riorganizzate per questi obiettivi in primis le FS che hanno costituito una unica grande società, Mercitalia, che ha più di un miliardo e mezzo di investimenti in corso per potenziare il settore ferroviario”. Delrio ha aggiunto: “abbiamo messo incentivi ulteriori per il rinnovo dei carri ferroviari, abbiamo finanziato completamente i corridoi merci”. Per il ministro è stato un anno ‘molto intenso’ anche per il settore della logistica “che finalmente sta diventando un settore trainante nel nostro Paese. Le ultime stime parlano di 80 miliardi di fatturato sulla concentrazione dei corridoi logistici”.

Le parole di Delrio sono state confermate dai dati presentati dall’amministratore delegato di Rete Ferroviaria italiana, Maurizio Gentile: “Il traffico merci su ferro continua ad aumentare. Dal minimo di 43 milioni di treni chilometro siamo già risaliti nel 2016 ai 47. Ora siamo quasi a fine novembre e il 2017 si va attestando intorno a 49,23 milioni di treni chilometro. Questo significa che c’è un ulteriore incremento della modalità ferroviaria per quanto riguarda il trasporto merci. Noi, come gruppo delle FS, abbiamo elaborato un piano decennale di sviluppo che riguarda molti comparti, e si conclude nel 2026 anno molto importante – ha aggiunto – più l’ anno in cui sostanzialmente è prevista l’ultimazione del nuovo traforo del Brennero e quella del traforo Torino-Lione. Il sistema di connessione con l’Europa, attraverso i valichi alpini e il potenziamento dei sistemi già esistenti, al 2026 saranno sostanzialmente completati”.

“Vanno sicuramente bene gli interventi realizzati, in tempi brevi, dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che hanno consentito la ripresa del traffico ferroviario merci perché, a differenza di quanto avvenuto in passato, si sono concentrati in maniera mirata sulle cause delle criticità per rimuoverle – ha commentato Salvatore Pellecchia, Segretario nazionale della Fit-Cisl -. Ottimi gli incentivi ulteriori per il rinnovo dei carri ferroviari e gli interventi di ammodernamento dell’infrastruttura ferroviaria realizzati da Rete ferroviaria italiana. Adesso tocca alle imprese ferroviarie riacquisire le quote di traffico che si sono disperse nel lungo periodo di crisi. A questo punto – prosegue Pellecchia – oltre alla “cura del ferro” occorre la “cura del lavoro”. Fino a oggi le imprese ferroviarie cosiddette private hanno scelto di applicare, seppur operanti nello stesso settore, contratti di lavoro diversi. Adesso, dopo tutti gli interventi a favore del settore operati dal Ministero, dal gestore dell’infrastruttura e dall’Autorita di regolazione dei trasporti, chiedono che a condurre il treno sia un unico macchinista per risparmiare, ancora una volta, sul costo del lavoro. Visto che a breve dovrà cominciare la trattativa per il rinnovo del Ccnl Mobilità-Attività Ferroviarie – conclude il segretario nazionale – saremmo ben lieti di averli al tavolo negoziale”.

Source: trasporti italia general

Smart City nei comuni italiani: progetti ancora sperimentali. Il punto della situazione nella ricerca del Polimi

Il 48% dei Comuni italiani ha già avviato almeno un progetto Smart City negli ultimi tre anni. Una quota rilevante, ma la maggior parte delle iniziative – il 63% del totale – risulta ancora in fase sperimentale. Per il 2018 tre Comuni su quattro hanno in programma nuovi progetti per rendere le città ‘intelligenti’, ma resta la difficoltà ad estendere le sperimentazioni all’intero territorio cittadino e integrarle in una strategia di lungo termine.

Sono alcuni risultati della ricerca sulla Smart City dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano, presentata oggi al convegno “Smart City in cerca d’autore: quali strategie per (ri)partire?”. Negli ultimi tre anni le iniziative di Smart City si sono concentrate soprattutto su illuminazione intelligente (nel 52% dei Comuni), servizi turistici (43%), raccolta rifiuti (41%), mobilità (gestione del traffico 40%, gestione parcheggi 33%) e sicurezza (39%). Per il prossimo anno si continueranno a orientare su questi ambiti, ad eccezione di un netto calo dell’attenzione verso i servizi turistici (indicati solo dal 12% dei Comuni).

Ci sono segnali di miglioramento, quindi, ma l’Italia delle Smart City non ha ancora compiuto il salto di qualità in termini di maturità dei progetti. Le principali barriere sono costituite dalla mancanza di risorse economiche (individuata dal 71% dei Comuni) e dalla mancanza di competenze (61%), più il problema trasversale della governance, a causa dell’alternarsi di amministrazioni diverse in pochi anni e della moltitudine di attori proprietari degli asset sul territorio. Per queste ragioni, è difficile rendere i progetti economicamente sostenibili e la maggior parte si arena dopo la prima fase.

Per le grandi città vi è una prospettiva diversa, anche in termini di costi. A Milano, ad esempio, sono sufficienti appena 1-2 anni per ripagare gli investimenti in un progetto di gestione dei parcheggi (sensori per monitorare la disponibilità di singoli posti auto e App per prenotare e pagare via smartphone). Mentre i benefici per l’ambiente, sempre per l’area di Milano, vedrebbero una riduzione delle emissioni di anidride carbonica di oltre 60mila tonnellate di CO2 all’anno grazie a soluzioni di smart building, illuminazione intelligente e gestione parcheggi.

Source: trasporti italia general

Toscana: inaugurati due nuovi treni Jazz sulla linea Sinalunga-Arezzo-Stia

Il presidente della Toscana Enrico Rossi ha inaugurato due nuovi treni Jazz sulla linea regionale Sinalunga-Arezzo-Stia. Il taglio del nastro è avvenuto insieme all’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli, ai rappresentanti delle istituzioni aretine ed a numerosi sindaci della Valdichiana e del Casentino.

I nuovi convogli “rappresentano il grande impegno che la Toscana ha messo nel migliorare il servizio ferroviario in questi ultimi anni. Abbiamo un nuovo contratto di servizio, con Trenitalia e con Tft – ha spiegato Enrico Rossi – Abbiamo fissato obiettivi di miglioramento progressivi anno per anno e stabilito delle penali nel caso non siano rispettati. Entro il 2022 poi avremo di fatto il rinnovo totale del materiale rotabile in servizio, così da portare l’età dei nostri treni ad un livello inferiore a quello delle migliori realtà europee”.

“Legambiente – ha concluso Rossi – colloca la Toscana in cima alle graduatorie relative al trasporto su ferro e questo avviene perché la nostra attenzione a questo tema è reale. Viaggiare in treno, infatti, è anche un tipo di ‘salario indiretto’, in quanto costa meno del viaggiare in auto e aumenta la sicurezza, oltre ad inquinare di meno”.

Soddisfatto anche l’assessore Vincenzo Ceccarelli. “I nuovi treni Jazz presentati oggi sono due gemelli. Sono treni moderni, attrezzati in modo da facilitare il viaggio per chi ha ridotta mobilità, ma anche per trasportare più bici rispetto agli standard, una caratteristica che riteniamo possa esser utile anche per il turismo. Con questi treni sarà effettuato anche il servizio diretto per Firenze che verrà avviato a partire dal prossimo 11 dicembre. Tutto questo – ha concluso l’assessore – è il frutto dell’attenzione e degli investimenti che la Regione riserva anche alla linea Sinalunga-Arezzo-Stia e non soltanto alla rete nazionale. Ricordo che stiamo investendo anche in sicurezza, infatti abbiamo destinato circa 20 milioni al potenziamento dei sistemi di controllo scegliendo di installare il sistema Ertm/Etcs L2 che è di ultima generazione ed è utilizzato sulla rete nazionale per i treni ad alta velocità”.

“Accogliamo con grande soddisfazione l’arrivo dei due nuovi treni Jazz, che segna un cambio di passo per il nostro trasporto su rotaia – commenta Maurizio Seri, presidente di LFI – Finalmente infatti sulle nostre linee raggiungiamo livelli di sicurezza e comfort paragonabili a quelli dell’alta velocità. Facendo “gioco di squadra” con le istituzioni stiamo dimostrando che è possibile avere standard qualitativi sempre più elevati nell’offerta agli utenti e mettere a disposizione del territorio ulteriori strumenti per la sua valorizzazione”.

Source: trasporti italia general

Porti, crociere: tre rappresentanti italiane entrano nel board di MedCruise

Tre rappresentanti italiani entrano nel board di MedCruise, l’Associazione internazionale che raggruppa i porti crociera dell’area del Mediterraneo. Lo ha deciso a Tolone (Francia) la 51ma Assemblea dell’associazione che da oltre 20 anni si occupa della promozione dei porti crocieristici del Mediterraneo. Per i “Porti Grandi” entrano in consiglio Cristina De Gregori (Autorità di Sistema Portuale Mar Ligure Occidentale) e Valeria Mangiarotti (Autorità di Sistema portuale del Mare di Sardegna). Per i “Porti piccoli” entra in consiglio Laura Cimaglia (Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale), eletta in rappresentanza del porto di Brindisi. Il board rimarrà in carica 3 anni. Presidente è stato eletto lo spagnolo Airam Diaz Pastor, della Port Authority di Santa Cruz de Tenerife.

“La presenza italiana nel board di MedCruise è importante – ha detto il presidente di Assoporti, Zeno D’Agostino -. Da oggi abbiamo una folta rappresentanza proveniente da aree geografiche diverse che contribuirà a promuovere nel modo migliore il traffico crociere del nostro Paese”.

Source: trasporti italia general

Osservatorio traffico: aumento del 4% ad aprile, veicoli pesanti in calo per i fermi festività

Per le festività, picchi di traffico, su alcune tratte più che raddoppiati, e diminuzione mezzi pesanti a causa dei blocchi della circolazione. Ecco il quadro dell’Osservatorio Anas per il mese appena trascorso che è stato ricco di festività e ponti. Aprile ha segnato al tempo stesso un aumento del traffico sul campione dei veicoli totali, grazie soprattutto alle partenze dei vacanzieri, e una contrazione nel segmento dei mezzi pesanti, il cui fermo è stato oltre il doppio rispetto al mese precedente (106 ore a fronte di 52), sulla rete stradale e autostradale di oltre 26 mila km gestita da Anas.

L’Indice di Mobilità Rilevata (IMR) dell’Osservatorio del Traffico ha registrato un aumento sui veicoli totali dell’1% rispetto a marzo 2017 e del 4% rispetto ad aprile 2016. Nell’ambito delle macro-aree, le percentuali sui veicoli totali sono così distribuite: a paragone con il mese precedente, aprile ha riportato un calo dell’1% al Nord, un incremento del 2% al Centro, al Sud e in Sardegna e del 3% in Sicilia; il confronto con aprile 2016 segnala una crescita del 2% al Nord, del 3% al Centro e del 4% al Sud. Numeri più alti in Sicilia e Sardegna, rispettivamente con il 6% e il 7%.

I valori dell’IMR presentano una situazione in calo sul fronte dei veicoli pesanti causata dalle numerose ore di stop al transito: il numero dei mezzi decresce su tutto il territorio del 12% rispetto a marzo 2017 e del 4% a confronto con aprile 2016, che ha visto meno festività in calendario (Pasqua cadeva nel mese di marzo e non ci sono stati ponti).

Analizzando invece nel dettaglio le percentuali delle macro-aree della penisola e delle due isole maggiori i dati sono così ripartiti: rispetto a marzo 2017, al Nord i numeri decrescono drasticamente del 15%, al Centro dell’11%, al Sud del 12%, del 10% in Sicilia e in Sardegna del 16%. Rispetto ad aprile 2016, il traffico dei mezzi pesanti si riduce al Nord con un – 7%, al Centro con un -2%, al Meridione con un – 3% e in Sicilia con un– 4%. Drastico il calo in Sardegna con un – 16%.

A conferma degli spostamenti degli italiani determinati dalle festività i sensori di rilevamento hanno registrato perlopiù il loro picco massimo nei giorni di esodo e festivi, ovvero giovedì santo, il 13 aprile, il lunedì di Pasquetta, il 17 aprile, e venerdì 21, quello precedente al ponte del 25 aprile.

Infatti, in quei giorni alcune strade hanno registrato numeri molto interessanti: ad esempio il Raccordo 08 “Per Porto Garibaldi” a Comacchio, in provincia di Ferrara, nel giorno di Pasquetta ha più che raddoppiato la media dei dati del mese con un passaggio di 22.146 veicoli, a fronte dei 10.864, già incrementati rispetto a marzo del 37,6% con 7.893 veicoli. Medesimo è il caso della strada statale 114 “Orientale Sicula”, che a Pasquetta fra le località di Carlentini e Augusta, in provincia di Siracusa, ha visto un passaggio di oltre 10.000 veicoli rispetto ai circa 5.000 della media giornaliera nel mese di aprile.
L’arteria più trafficata della rete Anas resta però sempre il Grande Raccordo Anulare di Roma: lo scorso giovedì 13 aprile è stato il più trafficato con il passaggio di 165.158 veicoli.

Anas, Osservatorio del traffico: aumento del 4% su tutta la rete ad aprile 2017
Per le festività, picchi di traffico, su alcune tratte più che raddoppiati, e diminuzione mezzi pesanti per blocchi della circolazione
Un aprile ricco di festività e ponti ha segnato al tempo stesso un aumento del traffico sul campione dei veicoli totali, grazie soprattutto alle partenze dei vacanzieri, ed una contrazione nel segmento dei mezzi pesanti, il cui fermo è stato oltre il doppio rispetto al mese precedente (106 ore a fronte di 52), sulla rete stradale e autostradale di oltre 26 mila km gestita da Anas.
Nel mese di aprile l’Indice di Mobilità Rilevata (IMR) dell’Osservatorio del Traffico ha registrato un aumento sui veicoli totali dell’1% rispetto a marzo 2017 e del 4% rispetto ad aprile 2016.
Nell’ambito delle macro-aree, le percentuali sui veicoli totali sono così distribuite: a paragone con il mese precedente, aprile ha riportato un calo dell’1% al Nord, un incremento del 2% al Centro, al Sud e in Sardegna e del 3% in Sicilia; il confronto con aprile 2016 segnala una crescita del 2% al Nord, del 3% al Centro e del 4% al Sud. Numeri più alti in Sicilia e Sardegna, rispettivamente con il 6% e il 7%.
I valori dell’IMR presentano una situazione in calo sul fronte dei veicoli pesanti causata dalle numerose ore di stop al transito: il numero dei mezzi decresce su tutto il territorio del 12% rispetto a marzo 2017 e del 4% a confronto con aprile 2016, che ha visto meno festività in calendario (Pasqua cadeva nel mese di marzo e non ci sono stati ponti).
Analizzando invece nel dettaglio le percentuali delle macro-aree della penisola e delle due isole maggiori i dati sono così ripartiti: rispetto a marzo 2017, al Nord i numeri decrescono drasticamente del 15%, al Centro dell’11%, al Sud del 12%, del 10% in Sicilia e in Sardegna del 16%. Rispetto ad aprile 2016, il traffico dei mezzi pesanti si riduce al Nord con un – 7%, al Centro con un -2%, al Meridione con un – 3% e in Sicilia con un– 4%. Drastico il calo in Sardegna con un – 16%.
A conferma degli spostamenti degli italiani determinati dalle festività i sensori di rilevamento hanno registrato perlopiù il loro picco massimo nei giorni di esodo e festivi, ovvero giovedì santo, il 13 aprile, il lunedì di Pasquetta, il 17 aprile, e venerdì 21, quello precedente al ponte del 25 aprile.
Infatti, in quei giorni alcune strade hanno registrato numeri molto interessanti: ad esempio il Raccordo 08 “Per Porto Garibaldi” a Comacchio, in provincia di Ferrara, nel giorno di Pasquetta ha più che raddoppiato la media dei dati del mese con un passaggio di 22.146 veicoli, a fronte dei 10.864, già incrementati rispetto a marzo del 37,6% con 7.893 veicoli. Medesimo è il caso della strada statale 114 “Orientale Sicula”, che a Pasquetta fra le località di Carlentini e Augusta, in provincia di Siracusa, ha visto un passaggio di oltre 10.000 veicoli rispetto ai circa 5.000 della media giornaliera nel mese di aprile.
L’arteria più trafficata della rete Anas resta però sempre il Grande Raccordo Anulare di Roma: lo scorso giovedì 13 aprile è stato il più trafficato con il passaggio di 165.158 veicoli.

Source: trasporti italia

Calabria: in arrivo 550 milioni per ammodernare la linea ferroviaria jonica

280 chilometri di ammodernamento e la velocizzazione della linea ferroviaria jonica nel tratto che va da Rocca Imperiale a Reggio Calabria. E’ previsto per il 17 maggio un incontro presso la Sala Verde della Cittadella regionale di Germaneto a Catanzaro nel corso del quale il presidente della Giunta della Regione Calabria Mario Oliverio e l’ad di RFI Maurizio Gentile, alla presenza del ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, sottoscriveranno l’accordo con investimenti e tempi di attuazione dei progetti.

“Siamo alla conclusione – ha dichiarato Oliverio – di un lungo lavoro che, per la prima volta nella storia secolare della linea ferroviaria jonica, da concretezza alla grande aspirazione della Calabria e delle popolazioni ioniche per un trasporto ferroviario veloce e moderno. Si tratta dell’avvio del più grande investimento programmato dall’unità d’Italia ad oggi per la ferrovia jonica con una previsione di opere per coltre 500 milioni di euro per adeguare i tracciati con un intervento su circa 280 km di linea, per eliminare passaggi a livello e migliorare i sotto passi, riqualificare le stazioni, mettere in esercizio treni nuovi e moderni ed, in particolare, adeguare i tracciati per velocizzare i tempi di percorrenza.

“Due le novità di carattere strategico e di sistema: – ha concluso Oliverio – un programma organico coerente con i contenuti del Piano regionale dei trasporti e dell’obiettivo di elevare la linea jonica al rango C; la condivisione – per la prima volta nella storia della Regione Calabria – delle opere previste per la Calabria nel Contratto di programma tra Stato ed RFI e la predisposizione di un crono programma di attuazione – basato su risorse già acquisite – con l’indicazione dell’inizio e del termine di conclusione dei lavori. É questo il risultato concreto di una Calabria che ha recuperato autorevolezza e competenza nei confronti del Governo nazionale e gli Enti di Stato; di un metodo di governo regionale che ha recuperato e programmato risorse che cominciano ad essere spese. È la Calabria dei fatti e non delle parole; è un altro tassello di una nuova Calabria in corso”.

Source: trasporti italia general

Conferenza Esri 2017: geografia digitale e Big data al servizio di tutti

ArcGIS ovvero la Scienza del Dove. Tutto ciò che accade e ci circonda è misurabile. Un tesoro di dati che una volta interpretati esprimono un potenziale enorme. Questo è quanto emerso dalla due giorni romana alla Conferenza ESRI 2017. La complessità delle tecnologie geospaziali presentate impone al sistema trasporti, infrastrutture e logistica un ritmo di sviluppo adeguato agli standard richiesti e alle necessità, sempre più personalizzate, degli utenti.

Bruno Ratti, Presidente di Esri Italia ha dichiarato: “Nel contesto della Digital Transformation, la Digital Geography completa i processi conoscitivi con la dimensione del “dove” che si integra con le tradizionali dimensioni del come, quando e perché, generando così benefici in tutti i settori: Ricerca, Università, Pubblica Amministrazione, Sanità, Difesa, Agricoltura, Trasporti, Utilities”.

Le molteplici modalità di trasporto, ad esempio, convergono sempre di più in soluzioni “connesse” e in tal senso The Science of Where sembra essere il filo rosso che unisce e promuove lo sviluppo e la diffusione di idee sempre nuove e alla portata di tutti. Il settore trasporti è da sempre un ambito applicativo importante nella storia dell’innovazione tecnologica. Esri, azienda tecnologica, offre piattaforme software e servizi che mettono la Pubbliche Amministrazioni, le aziende e i professionisti in grado di gestire il grande potenziale delle tecnologie geospaziali e dei Big Data in circolazione per cogliere le opportunità della cosiddetta quarta rivoluzione industriale.

Source: trasporti italia general

Polo Mercitalia: Cemat attiva un nuovo Fast corridor ferroviario doganale merci

Operativo il Fast corridor doganale ferroviario merci fra il porto di La Spezia e l’Interporto di Padova attivato da Cemat, società del Polo Mercitalia. Consentirà trasferimenti più veloci dei container in arrivo nel porto ligure dal Far East e diretti a Padova con un servizio di trazione effettuato da Mercitalia Rail (Polo Mercitalia) garantendo cinque treni a settimana.
I controlli doganali infatti saranno svolti a destinazione, annullando così i tempi di sosta dei container nel porto di La Spezia.

I Fast Corridor del Polo Mercitalia nascono con l’obiettivo di favorire, velocizzare e migliorare il trasporto su ferro dei container, grazie alla possibilità di sdoganare la merce quando è ancora in viaggio verso il terminal interno, con conseguente risparmio di tempo e costi. La completa tracciabilità delle merci in arrivo permetterà alle aziende italiane importatrici di integrare gli adempimenti doganali con le proprie procedure logistiche. Nel corso del 2017 saranno implementati ulteriori Fast Corridor tra La Spezia e Bologna Interporto.

Cemat organizza e commercializza servizi di trasporto combinato ferro/gomma, sia in ambito nazionale sia internazionale. Con circa 100 dipendenti gestisce una rete di treni che collega oltre 150 terminal intermodali dislocati su tutto il territorio europeo.Il giro d’affari nel 2016 è stato di oltre 200 milioni di euro.

Source: trasporti italia general

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