Terzo Valico: al via nel quarto lotto i lavori per la galleria più lunga d'Italia

Rete Ferroviaria Italiana ha consegnato il quarto dei sei lotti dell’opera del Terzo Valico, dal valore di 1,6 miliardi di euro, al consorzio Cociv, general contractor incaricato della progettazione e realizzazione. il progetto prevede principalmente la prosecuzione dello scavo della Galleria di Valico, lunga 27 km considerata l’opera principale della nuova linea.

Rete Ferroviaria Italiana e Cociv hanno sottoscritto inoltre l’atto che modifica i rapporti fra il committente dell’opera e il General Contractor, rafforzando le funzioni di controllo di RFI nell’esecuzione dell’opera. Nello specifico, Italferr, società di ingegneria del Gruppo FS Italiane, assumerà il ruolo di direzione lavori e RFI sarà presente nelle commissioni di gara per l’affidamento dei lavori.

In questo modo, le due società del Gruppo FS Italiane continueranno in maniera diretta il monitoraggio e il controllo di tutte le attività e le fasi realizzative dell’opera, secondo quanto previsto dal nuovo Codice degli Appalti che garantisce maggiore legalità e trasparenza e una netta distinzione tra controllore e controllato.

Maurizio Gentile, AD e DG di Rete Ferroviaria Italiana, ha dichiarato: “La consegna del quarto lotto e la firma dell’atto modificativo permettono di portare avanti a pieno ritmo la realizzazione del Terzo Valico. RFI, insieme ad Italferr, continuerà a dare il proprio contributo verso il completamento di un’opera strategica, parte della rete dei corridoi europei TEN-T, lavorando di concerto con il Commissario governativo, Iolanda Romano, e con l’Amministratore straordinario di Cociv, Marco Rettighieri. Il lavoro del Commissario ha prodotto un deciso miglioramento nei rapporti con gli Enti locali e con i cittadini mentre l’elevata esperienza e professionalità acquisita da Marco Rettighieri nella gestione di situazioni complesse si stanno dimostrando fondamentali per far tornare a pieno regime tutta la macchina realizzativa dell’opera”.

“Con questo atto si completa un percorso che ha visto collaborare il governo, Rete Ferroviaria Italiana e l’Anac al fine di proseguire con i lavori per il Terzo Valico, mettendo al primo posto la sicurezza, la trasparenza e il rapporto con il territorio”. – ha dichiarato Iolanda Romano, Commissario straordinario di governo per il Terzo Valico – “A cinque mesi dall’indagini sul Cociv, oggi ci muoviamo in un panorama completamente diverso, grazie ad una serie di azioni in linea con la nuova stagione politica che vuole opere ‘snelle’, ‘utili’ e ‘condivise’: a partire dal passaggio della direzione dei lavori da Cociv a RFI, al commissariamento della prefettura di Roma su richiesta Anac, che ha trovato espressione finale nella nomina dell’amministratore straordinario di Cociv Marco Rettighieri, fino allo spostamento dell’Osservatorio Ambientale da Roma ad Alessandria e il suo allargamento alle Arpa piemontese e ligure e all’Istituto superiore della sanità, la cui delibera è stata pubblicata pochi giorni fa in Gazzetta Ufficiale. Stiamo lavorando con un governo consapevole della strategicità dell’opera e aperto ad azioni orientate alla massima trasparenza, grazie alle quali oggi possiamo proseguire con vigore e consegnare questo quarto lotto”.

“Un intenso lavoro di squadra ha permesso di arrivare in breve tempo ad un importante traguardo per il Terzo Valico: la firma del Quarto lotto e dell’atto modificativo tra RFI e Cociv con cui Italferr assume la Direzione Lavori e si stabilisce che RFI sia presente nelle commissioni di gara”. – ha commentato Marco Rettighieri, Amministratore straordinario del Cociv, dopo la firma. “Con il quarto lotto, che prevede soprattutto le lavorazioni nella Galleria di Valico, la più lunga d’Italia con i suoi 27 chilometri, l’opera entra nel vivo delle attività”.

La nuova linea Genova – Milano è parte fondamentale del Core Corridor TEN-T Reno – Alpi, il più importante asse europeo di collegamento nord – sud su cui si muove il maggior volume di merci trasportate in Europa, attraversando i Paesi a maggior vocazione industriale (Paesi Bassi, Belgio, Germania, Svizzera e Italia) e connettendo il Mediterraneo con il Mare del Nord, i porti dell’Alto Tirreno con quelli del Nord Europa. Il costo complessivo dell’opera è pari a 6,2 miliardi di euro, di cui ad oggi risultano finanziati 3,8 miliardi di euro (oltre il 60% del totale).

Source: trasporti italia general

Car sharing: auto elettriche di nuova generazione nel progetto Enel, Nissan e IIT

Arrivano in Italia le prime infrastrutture di ricarica per le auto elettriche “vehicle to grid” (V2G).

Ha preso avvio il progetto di car sharing aziendale con colonnine di ricarica V2G presso la sede dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova. Il servizio è frutto dell’accordo che l’IIT ha siglato con Enel Energia e Nissan Italia. La tecnologia V2G permette di considerare le e-car come vere e proprie “batterie con le ruote”, in grado di accumulare e reimmettere in rete l’energia non utilizzata. Il tutto grazie alla gestione bidirezionale della carica, disponibile nelle colonnine ma anche a bordo.

Le colonnine installate presso l’IIT funzioneranno al momento in modo unidirezionale per la ricarica e saranno oggetto di un progetto di sviluppo pilota con IIT, in attesa che venga definito il quadro regolatorio. Per il car sharing sono stati messi a disposizione dell’IIT due veicoli 100% elettrici, modello Leaf, oltre a una piattaforma di gestione su App denominata Glide, mentre Enel Energia ha installato due stazioni di ricarica V2G presso la sede di Genova dell’Istituto.

“Per noi oggi un’automobile e’ una batteria con le ruote. – ha dichiarato Ernesto Ciorra, direttore Innovazione e Sostenibilità di Enel – Il sistema V2G è una tecnologia che può migliorare le prestazioni del sistema elettrico e creare valore per i proprietari delle autovetture. Ciò è coerente con la visione di Enel sull’innovazione, e contribuisce anche a creare migliori condizioni climatiche nell’ambiente in cui viviamo. Nell’ottica della nostra ‘Open Innovation’ Enel ha anche siglato un accordo con IIT per lo sviluppo di tecnologie e soluzioni innovative nel campo dell’efficienza energetica, delle fonti rinnovabili e della generazione distribuita, un tassello importante per la ricerca di nuove alternative energetiche sostenibili“.

“Prosegue il nostro impegno concreto a 360° per lo sviluppo di una mobilità intelligente che sia sostenibile, a zero emissioni, sicura e connessa. In questa direzione si inserisce il lancio in Italia di MOV-E che prende il via dall’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, uno dei principali centri di eccellenza tecnologica mondiale”, ha commentato Bruno Mattucci, amministratore delegato di Nissan Italia.

“Si tratta di una soluzione di mobilità a zero emissioni in condivisione con piattaforma dedicata su App, in grado di poter scambiare energia tra l’auto e la rete energetica attraverso l’integrazione con la tecnologia Vehicle-to-Grid sviluppata da NISSAN e Enel”. “La mobilita’ e il consumo domestico – ha sottolineato Roberto Cingolani, direttore Scientifico IIT – sono due ambiti prioritari per la realizzazione di soluzioni energetiche pulite ed efficienti. Lo sviluppo della nostra società non può più prescindere dall’utilizzo razionale delle risorse energetiche, elemento imprescindibile per la salute dell’essere umano e la salvaguardia ambientale.”

Insieme a NISSAN, Enel ha lanciato in Danimarca il primo hub V2G al mondo interamente commerciale, presso la sede della utility danese Frederiksberg Forsyning, che ha anche acquistato 10 Nissan e-NV200 van a zero emissioni e dove sono stati installati 10 caricatori V2G. Recentemente, inoltre, sono stati installati ulteriori 17 caricatori in Danimarca. Grazie alla tecnologia V2G, i veicoli elettrici potranno ampliare la gamma di servizi a disposizione dei sistemi di gestione dell’energia del futuro. Le batterie delle auto infatti, quando i veicoli sono fermi, immettono energia in rete, contribuendo a stabilizzarla e offrendo così servizi di bilanciamento di rete al Transmission System Operator Energinet.dk, in cambio di remunerazione.

Un’attività analoga e’ stata avviata anche nel Regno Unito, dove sono state già installate presso il Nissan Technical Centre Europe di Cranfield i primi 9 caricatori V2G e 1 unità presso l’Università di Newcastle. Il progetto pilota partito a Genova s’inserisce nell’ambito di una collaborazione tra IIT ed Enel Energia avviata nel febbraio dello scorso anno, quando è stato sottoscritto un protocollo d’intesa per la ricerca, l’industrializzazione e l’applicazione integrata di prodotti, servizi e soluzioni innovative nel campo dell’efficienza energetica e della generazione distribuita. I campi applicativi riguardano principalmente la realizzazione di batterie al grafene, di pannelli fotovoltaici più performanti sempre grazie all’utilizzo di grafene e un nuovo sistema di produzione rinnovabile capace di sfruttare il moto del mare.

Source: trasporti italia general

Il 17 maggio un convegno sull'opportunità Ecocombi, i veicoli da 25 metri

“Apriamo l’Italia alle innovazioni. Ecocombi: una realtà in Europa, un’opportunità per l’Italia”. È questo il titolo del convegno che si svolgerà il 17 maggio prossimo a Roma organizzato da Anita e che vedrà la partecipazione di rappresentanti di alcuni Paesi europei invitati a esporre le proprie esperienze di sperimentazione, al fine di acquisire le best practice che potranno essere utili per un progetto italiano di sperimentazione sugli Ecocombi, veicoli lunghi 25,25 metri.

“L‘innovazione è fondamentale anche nel mercato dei trasporti e della logistica sia per lo sviluppo, sia per rispondere ai cambiamenti del mondo produttivo e della società – ha spiegato il presidente di Anita Thomas Baumgartner – pertanto invitiamo il ministero dei trasporti italiano a recepire, nei tempi stabiliti, la direttiva sui pesi e le dimensioni che contiene novità interessanti per il settore dell’autotrasporto, tra cui l’elevazione del peso a 42 ton nel trasporto combinato di container da 45′ con veicolo a motore a 2 assi e semirimorchio a 3 assi” (nei veicoli a 44 ton è previsto per il complesso veicolare 3+3 assi).

Intanto, spiegano da Anita, la Svizzera ha recepito la direttiva comunitaria su pesi e dimensioni per alcuni tipi di veicoli pesanti di maggiori dimensioni. Il 5 aprile scorso, il Consiglio federale ha deliberato l’adeguamento dei pesi massimi consentiti per autobus a due assi il cui peso massimo consentito è passato da 18 a 19,5 tonnellate. Con lo stesso provvedimento, è stata estesa anche la lunghezza massima di 15 cm dei veicoli che trasportano container di 45 piedi nel traffico combinato ed è stata aumentata di 1 tonnellata il peso massimo per autocarri e semirimorchi, a due e tre assi, e di autobus e autosnodati a tre assi che utilizzano sistemi di propulsione ibrida, a gas, elettrica e simili che riducono le emissioni di gas di scarico e producono meno inquinamento acustico.

Tali adeguamenti che entreranno in vigore il 7 maggio 2017 e, lasciando inalterato il limite massimo delle 40 ton nei trasporti internazionali, recepiscono alcuni dei contenuti della direttiva UE n. 2015/719 in tema di pesi e dimensioni, in attuazione degli impegni assunti con la sottoscrizione dell’Accordo UE-Svizzera del 2002, relativi ai trasporti stradali e ferroviari.

“È singolare che proprio la Svizzera, un Paese del resto non comunitario, abbia recepito, entro i tempi previsti nel proprio ordinamento, norme comunitarie che permettono la circolazione di mezzi pesanti con pesi e dimensioni maggiori per venire incontro agli aspetti di tutela ambientale, mentre la stessa cosa non può dirsi per l’Italia – ha aggiunto Baumgartner – . Purtroppo, dobbiamo rilevare – prosegue Baumgartner – come il nostro Paese sia poco propenso ad aprirsi alle innovazioni tecnologiche nel settore dei trasporti ed in particolare alle sperimentazioni sugli Ecocombi, ossia i veicoli lunghi 25,25 metri ammessi dalla direttiva sui pesi e dimensioni, che altri Paesi membri stanno portando avanti ed in alcuni casi sono state già rese stabili”.

Source: trasporti italia

Adriatic Sea Forum: potenzialità di sviluppo e sfide delle destinazioni crocieristiche

Le potenzialità di sviluppo del traffico ferry come opzione ideale per raggiungere le destinazioni turistiche dell’area adriatica. E ancora, le prospettive del turismo nautico nel più ampio contesto del Mediterraneo e le sfide e le strategie delle destinazioni crocieristiche dell’Adriatico. Infine, il presente e il futuro del turismo marittimo nell’area con una particolare attenzione al ruolo del Montenegro. Queste, in sintesi, le tematiche principali affrontate nella giornata conclusiva di Adriatic Sea Forum – cruise, ferry, sail ‘ yacht, l’appuntamento internazionale dedicato al turismo via mare in Adriatico organizzato da Risposte Turismo in partnership – per questa terza edizione – con l’Ente Nazionale del Turismo del Montenegro, il Ministero dello Sviluppo Sostenibile e del Turismo del Montenegro e l’Ente per la Gestione delle Coste del Montenegro in corso di svolgimento a Budva in Montenegro.

La mattinata si è aperta con le sessioni “The ferry route to discovering destinations in the Adriatic: from the sea to the land” e “From maxi yachts to small boats: how can Adriatic guide the Mediterranean?”. Nella prima tavola rotonda, a cui hanno partecipato Emil Bilić – General Manager Porto di Zadar, Matteo Della Valle – Business Development Manager GNV, Rodolfo Giampieri – Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Centrale e Andrea Ntais – Presidente e Amministratore Delegato Autorità Portuale di Igoumenitsa, tra i temi affrontati si è discusso sull’utilità di presentare le destinazioni adriatiche già durante la navigazione e sull’importanza di sostenere il traffico ferry al di fuori della stagione estiva, quest’ultima già molto positiva in Adriatico.
Nella sessione è emersa inoltre la necessità di migliorare i servizi portuali dell’area (es. rifornimento carburante) per ridurre i costi operativi delle compagnie e, conseguentemente, supportare lo sviluppo di questo segmento del maritime tourism nell’area adriatica.

Maggiore cooperazione tra nazioni e a livello locale, una nuova progettualità nella realizzazione di imbarcazioni che tenga conto dell’innalzamento dell’età media dei diportisti, nuove iniziative pensate per i giovani e miglioramento dei servizi delle marine per soddisfare le esigenze della clientela delle società di charter, sono state invece le tematiche principali nella seconda tavola rotonda dedicata al turismo nautico nell’area, un momento di confronto che ha visto la partecipazione di Zoran Brkić – Amministratore Delegato Adriatic Sailing, Srećko Favro – Presidente Adriatic Expert, Piero Formenti – Presidente European Boating Industry, Vittorio Impallomeni – Advisor del Consiglio Direttivo Assomarinas, Kristijan Pavić – in qualità di Presidente ACI Club e Ivana Petrović – Senior Adviser II Maritime Safety Department – Montenegro Ministry of Transportation.

A seguire, dopo un intervento di Anastasios Konidaris – Cruise Department Manager Municipality Port Fund of Thira – Santorini – sulla scelta del porto di Santorini nella gestione del turismo crocieristico, il forum è proseguito con la tavola rotonda “Cruise Destinations in the Adriatic: challenges, opportunities and strategies”. Nella discussione tra speaker e delegati, sono emerse alcune interessanti considerazioni tra cui l’importanza di trovare una soluzione per la crocieristica a Venezia e di rafforzare la presenza delle istituzioni pubbliche locali nel dialogo con le compagnie di crociera.

Adriatic Sea Forum 2017 è proseguito con un intervento di Joan Gual de Torrella – Presidente dell’Autorità Portuale delle Baleari su come gestire il traffico passeggeri (crociere e ferry), garantire efficienti linee marittime e contribuire allo sviluppo del turismo nell’area interessata da tali fenomeni e si è concluso con la tavola rotonda “The present and future of maritime tourism: Montenegro as a strength for the Adriatic”.

La sessione di chiusura del forum ha visto la partecipazione di rappresentanti delle associazioni, organizzazioni pubbliche e organismi internazionali operanti nel settore del turismo marittimo e non solo: Aleksandar Bozović – Consulente dell’Agenzia per la Potezione Ambientale del Montenegro, Marco Digioia – Direttore Affari Governativi, CLIA Europe, Nikola Dobroslavić – Presidente, Euroregione Adriatico Ionica, Linda Haydon – Group Tourism Manager ETOA (European Tour Operators Association), Christos Lampridis – Segretario Generale “Porti, politiche portuali e investimenti marittimi” – Ministero greco degli affari marittimi e politiche insulari, Thanos Pallis – Segretario generale MedCruise.

Source: trasporti italia general

In Italia il 7,9% del parco circolante è alimentato con carburanti alternativi

Su un totale di 43,2 milioni di autoveicoli circolanti nel nostro Paese, quelli alimentati a carburante alternativo (e cioè ibridi, elettrici, a metano e a gpl) sono 3,4 milioni, che corrispondono al 7,9% del parco circolante. Gli autoveicoli alimentati con carburante tradizionale, ovvero a benzina e a gasolio, sono invece 39,8 milioni, e cioè il 92,1% del parco circolante. Questi dati, di fonte Aci e riferiti alla composizione del parco autoveicoli in circolazione al 1° gennaio 2017, emergono da un’elaborazione congiunta condotta dall’Osservatorio Autopromotec (che è la struttura di ricerca di Autopromotec, la rassegna internazionale delle attrezzature e dell’aftermarket automobilistico) e dall’Osservatorio Federmetano (struttura di ricerca sul metano per autotrazione).

Se si prendono in considerazione i dati regionali, emerge che sono le Marche la regione in cui vi è la percentuale maggiore di autoveicoli ad alimentazione alternativa (16,6%), seguite da Emilia Romagna (16,5%) e Umbria (11,6%). All’opposto di questa graduatoria si trovano la Valle d’Aosta (dove solo il 2,2% degli autoveicoli circolanti è ad alimentazione alternativa), la Sardegna (2,4%) e il Friuli Venezia Giulia (3%). Per quanto riguarda il tipo di alimentazione alternativa, gli autoveicoli alimentati a gpl in Italia sono 2.259.773 (il 5,2% del parco circolante), quelli a metano 1.004.982 (il 2,3%) e quelli ibridi ed elettrici 131.732 (lo 0,3%). Si tratta, come è evidente, di quote marginali del parco circolante, che risulta ancora prevalentemente composto da autoveicoli alimentati in maniera tradizionale. Vi è anche da dire, però, che negli ultimi anni la quota di autoveicoli ad alimentazione alternativa è cresciuta rapidamente. Come infatti dimostrano i dati di settore, in Italia il parco di autoveicoli “verdi” è passato dalle 2,5 milioni di unità del 2010 alle 3,4 milioni di unità del 2016 (con un aumento percentuale del 35,1%). Gli autoveicoli a metano, in particolare, sono quelli che hanno fatto registrare la crescita maggiore (+38,9% dal 2010).

E proprio i veicoli a metano saranno tra i protagonisti della 27° edizione di Autopromotec, in programma dal 24 al 28 maggio presso il quartiere fieristico di Bologna.

Source: trasporti italia general

Assologistica entra in Confetra

Assologistica (Associazione Italiana Imprese di Logistica, Magazzini Generali e Frigoriferi, Terminal Operators Portuali, Interportuali ed Aeroportuali) conferma la sua adesione a Confetra.
L’associazione ha diffuso oggi un comunicato in cui ha voluto precisare che alcune recenti informazioni circa una possibile uscita dalla confederazione sono false.
Da parte di Assologistica viene infatti confermata la piena adesione alla Confetra così come alla Confindustria, l’altra confederazione storica di riferimento.

“L’unità di intenti con la Confetra non è mai stata fondamentale come in questo momento – ha scritto Assologistica – in considerazione delle impegnative scommesse della riforma portuale, del rilancio del cargo ferroviario, del piano degli aeroporti, dell’apertura del Gottardo e della aggressiva concorrenza dell’offerta logistica sotto aspetti diversi dei paesi del nord Europa, dei paesi dell’est e di quelli nordafricani”.

La Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica è la confederazione (ovvero associazione fra associazioni) che raggruppa specificamente le associazioni degli operatori logistici di qualunque genere (MTO, autotrasportatori, spedizionieri, corrieri, 3PL, ecc. fino ai traslocatori). È una delle cosiddette “parti sociali” riconosciuta dal Governo, come Confindustria.

Source: trasporti italia general

Porto Trieste: Serracchiani, numeri solo positivi e rendiconto ok

“Abbiamo approvato il rendiconto generale con la relazione dell’Autorità di sistema portuale e i numeri sono assolutamente positivi”. Lo ha affermato la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani all’uscita dalla riunione del Comitato di gestione dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico orientale.

La seduta si è tenuta stamani a Trieste nella sede della Torre del Lloyd alla presenza di tutti i componenti del Comitato: l’Autorità di sistema, con il presidente Zeno D’Agostino e il segretario generale Mario Sommariva, la presidente Serracchiani, il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza e il comandante della Capitaneria di Porto Luca Sancilio.

Il rendiconto 2016 ha evidenziato un avanzo di amministrazione superiore ai 14 milioni. In generale, la presidente della Regione ha rilevato che “i numeri dei primi mesi del 2017 sono estremamente positivi, sia per quanto riguarda il traffico merci sia per quanto riguarda il numero dei treni”.

“C’è evidente un lavoro che stiamo facendo – ha commentato infine Serracchiani -, lavoro che si tradurrà anche in un piano operativo triennale, come chiede la riforma dei porti, che rafforza i servizi del porto e ci permette di guardare al futuro con una certa serenità

Porti: Serracchiani, numeri solo positivi per Ts e rendiconto ok
venerdì 28 aprile 2017
Trieste, 28 apr – “Abbiamo approvato il rendiconto generale con la relazione dell’Autorità di sistema portuale e i numeri sono assolutamente positivi”.
Lo ha affermato la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani all’uscita dalla riunione del Comitato di gestione dell’Autorita’ di sistema portuale del mare Adriatico orientale.
La seduta si è tenuta stamani a Trieste nella sede della Torre del Lloyd alla presenza di tutti i componenti del Comitato:
l’Autorità di sistema, con il presidente Zeno D’Agostino e il segretario generale Mario Sommariva, la presidente Serracchiani, il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza e il comandante della Capitaneria di Porto Luca Sancilio.
Il rendiconto 2016 ha evidenziato un avanzo di amministrazione superiore ai 14 milioni. In generale, la presidente della Regione ha rilevato che “i numeri dei primi mesi del 2017 sono estremamente positivi, sia per quanto riguarda il traffico merci sia per quanto riguarda il numero dei treni”.
“C’è evidente un lavoro che stiamo facendo – ha commentato infine Serracchiani -, lavoro che si tradurrà anche in un piano operativo triennale, come chiede la riforma dei porti, che rafforza i servizi del porto e ci permette di guardare al futuro con una certa serenità”.

Source: trasporti italia general

AdsP Mar Tirreno Centro Settentrionale: approvato bilancio di previsione 2017

Il Comitato Portuale ha approvato il bilancio di previsione 2017 dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale. “Voglio ringraziare – ha dichiarato il presidente dell’AdSP Francesco Maria di Majo – tutti i componenti del Comitato Portuale che sono intervenuti alla seduta, consentendo all’ente di approvare il bilancio di previsione, uscendo così dalla gestione provvisoria in dodicesimi che ha caratterizzato, con forti limitazioni per l’azione amministrativa dell’ente, questi primi mesi di mandato. A breve convocheremo una seduta del Comitato di Gestione, se sarà possibile, o nuovamente un Comitato Portuale per approvare il consuntivo 2016 ed altri atti molto importanti per creare le condizioni necessarie ad attrarre investimenti e portare nuovi traffici. In particolare l’approvazione di alcune concessioni che sono fondamentali per lo sviluppo economico ed occupazionale del porto. Auspico inoltre che nel frattempo si possa finalmente insediare anche il Comitato di Gestione per poi procedere alla nomina del Segretario Generale”.

Il voto contrario del sindaco di Civitavecchia Antonio Cozzolino è stato dovuto al contenzioso apertosi con il Comune di Civitavecchia circa l’accordo del 2015. “Un contenzioso tra due amministrazioni pubbliche aventi, inoltre, contiguità territoriale – afferma il presidente di Majo – è sempre un fatto da non augurarsi. Il Comune di Civitavecchia ci ha richiesto, con un atto ingiuntivo esecutivo, il pagamento di 4 milioni di euro derivanti dall’accordo sottoscritto il 15 luglio 2015. L’istruttoria degli uffici dell’AdSP, sentito il parere dell’Avvocatura dello Stato, è pervenuta alla conclusione che quell’accordo per questa Amministrazione non è operante, presentando diverse criticità sotto l’aspetto giuridico e contabile, che mettono in discussione la legittimità dell’atto. Per tale motivo si è provveduto a stornare i 2 milioni di euro inseriti nel bilancio 2016 accantonandoli in un fondo rischi. Invito nuovamente il Sindaco di Civitavecchia a lavorare insieme per raggiungere un nuovo accordo, non considerando valido il precedente”.

Il Presidente di Majo ha illustrato nella sua relazione sul Bilancio gli obiettivi principali dell’ente. “Entro l’anno – ha affermato di Majo – prevediamo che siano conclusi i lavori della darsena traghetti e servizi, per poi dare inizio al II lotto delle opere strategiche, con lo scopo di suddividere il porto di Civitavecchia in due macroaree: il porto storico, con l’apertura della bocca a sud e la separazione del canale attraverso il ponte mobile di collegamento con l’antemurale, destinato ad ospitare una marina per la nautica da diporto ed i maxi yachts e l’area nord, dedicata al traffico ro-ro, passeggeri delle autostrade del mare, crocieristico, cantieristica navale e comprendente le banchine per rinfuse, container, agroalimentare e automotive”.

Di Majo ha ricordato la rilevanza della chiusura della procedura di infrazione avviata dalla Commissione UE nei confronti del Governo Italiano per poter riavviare l’istruttoria con la BEI per ottenere un finanziamento da 200 milioni di euro per contribuire, per circa il 50%, al finanziamento delle predette opere infrastrutturali del porto di Civitavecchia e delle opere relative all’attuazione del Piano Regolatore Portuale di Fiumicino.

Il Porto di Civitavecchia sarà nel 2017 ancora il primo porto crocieristico d’Italia (con più di 2,3 milioni di crocieristi), il secondo d’Europa e il settimo del mondo. Sta consolidando le proprie posizioni nell’importazione dell’ortofrutta ed è inoltre in crescita il nuovo traffico in out-bound di autovetture in polizza (circa 300.000) verso i mercati nordamericani.
E’ in ascesa il traffico RO/RO sfruttando le autostrade del mare che vedono il Porto di Civitavecchia collegato con servizi regolari di linea con i porti mediterranei di Barcellona, Tunisi, Malta, Termini Imerese, Palermo, Cagliari, Olbia, Porto Torres, Arbatax, Genova, Bar, Gioia Tauro, Izmir e con i porti extra mediterranei di Halifax, Baltimora, NewYork e Cancun.

L’economia del porto di Gaeta potrà trovare un nuovo sviluppo ora che sono terminate le operazioni di dragaggio che consentiranno l’attivazione di nuove linee anche transoceaniche. Importanti sono la realizzazione dei nuovi piazzali di banchina (che saranno operativi nel 2019) e del nuovo accesso all’area portuale.
Per quanto attiene la politica di sviluppo dei tre porti, l’AdSP intende puntare sul consolidamento del settore crocieristico, lo sviluppo dei traffici commerciali e della cantieristica navale.
Particolare attenzione, ha sottolineato il Presidente, sarà posta inoltre “sul tema della sicurezza, anche attraverso l’ottimizzazione dei servizi forniti dalla società partecipata PAS; sulla definizione, con RFI, del nuovo sistema ferroviario, con la finalità di coniugare le esigenze del cargo con quelle dei passeggeri, e per le azioni di carattere ambientale. A tale riguardo questa AdSP si impegnerà, in particolare, nella promozione dell’utilizzo del combustibile alternativo per le navi, costituito dal Gas Naturale Liquefatto (GNL), e analogamente nella promozione dell’uso del GNL/GNC per gli autobus che circolano all’interno dell’area portuale, ed eventualmente l’utilizzo di autobus elettrici; nella promozione della realizzazione di bacini di carenaggio volti ad ospitare relitti navali da demolire per il riciclaggio dei loro componenti”.

Nel corso del 2017, l’ente intende avviare anche un programma di promozione del patrimonio archeologico e architettonico di rilevante valore storico/culturale presente nel porto di Civitavecchia.

Source: trasporti italia general

Autotrasporto, vertice al ministero: annunciato emendamento su incentivi

Si è concluso da poco a Roma l’incontro tra il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Unatras, la sigla che riunisce le maggiori associazioni dell’autotrasporto. Il dicastero si è impegnato a inserire nel decreto legge fiscale del 24 aprile un emendamento con misure relative agli incentivi per l’intermodalità Ferrobonus e Marebonus e norme di repressione dell’abusivismo in tema di trasporti internazionali.

Nel corso dell’incontro è stata annunciata anche la sospensione della circolare sulle revisioni dei veicoli, che ha comportato finora lunghi tempi di attesa per le imprese. Buone notizie per le imprese anche sul fronte delle Motorizzazioni: il ministero ha dichiarato di aver avviato le procedure per le tanto attese assunzioni degli ingegneri, che dai primi di maggio inizieranno a prendere servizio.
L’8 maggio, inoltre, la Conferenza Stato-Regioni esaminerà la direttiva ministeriale sui trasporti eccezionali, che prevede la ‘deresponsabilizzazione’ delle imprese di autotrasporto in merito ai controlli con riferimento (anche) ai recenti crolli di alcuni cavalcavia. È stato inoltre firmato il mandato per gli sconti sul pagamento dei pedaggi autostradali, e c’è la conferma per il prossimo triennio delle risorse destinate al settore.

“Nei prossimi giorni riuniremo gli organismi di competenza per discutere i risultati dell’incontro – ha dichiarato il presidente di Conftrasporto Paolo Uggè, presente oggi al ministero – Per ora siamo alle comunicazioni verbali: ci riserviamo di fare le nostre valutazioni dopo le opportune verifiche”.

Source: trasporti italia

Alstom presenta a Parigi innovazioni intelligenti per la mobilità

Alstom ha tenuto oggi una conferenza stampa presso La Cité du Cinéma nella zona di Parigi, lanciando diverse tecnologie rivoluzionarie per venire incontro all’evoluzione delle esigenze sia degli operatori sia dei passeggeri. Gli annunci giungono nella fase preparatoria all’edizione 2017 della fiera UITP. I passeggeri vogliono essere connessi, perché il loro tempo di viaggio sia produttivo, e richiedono un viaggio integrato dal punto di partenza a quello di destinazione. Gli operatori chiedono un aiuto per gestire la multimodalità e migliorare puntualità e disponibilità.

“Alstom innova al fine di assicurare che il sistema ferroviario diventi più integrato, più efficiente per gli operatori del trasporto e più allettante per i passeggeri. Pensiamo che il ruolo di Alstom non sia solo fornire materiale rotabile, servizi e manutenzione, ma anche offrire soluzioni di mobilità a un mondo in profonda trasformazione. Le soluzioni digitali che presentiamo oggi e le nostre recenti iniziative al di là del settore ferroviario, con il lancio di Aptis e l’investimento in EasyMile, rivoluzioneranno il mondo del trasporto”, dichiara Henri Poupart-Lafarge, Presidente e Amministratore delegato di Alstom.

Alstom ha lanciato due soluzioni, sviluppate da Metrolab, che miglioreranno il viaggio dei passeggeri sulle reti di trasporto urbano: Optimet OrbanMap, un sistema di informazioni dinamiche in tempo reale nelle stazioni delle metropolitane, e Optimet real-time train occupancy, una soluzione per facilitare il flusso dei passeggeri sulle banchine. Optimet OrbanMap permette di visualizzare in un colpo d’occhio la rete metropolitana, la sua attività, la posizione dei treni, i tempi di percorrenza, le interruzioni del servizio e il livello di comfort a bordo. Optimet real-time train occupancy mostra il livello di occupazione per carrozza attraverso una striscia LED colorata (rossa, arancione o verde) sopra le porte, che percorre tutta la banchina, nonché sui monitor nei corridoi delle stazioni e/o sulle scale mobili.

Per gli operatori, Alstom lancia inoltre Mastria, la prima soluzione di supervisione multimodale. Grazie a Mastria, tutti gli attori della mobilità in una data città sono collegati: reti di autobus, tram e metropolitane ma anche taxi, car e bike sharing, polizia, ecc. L’obiettivo è massimizzare la fluidità fra tutti i mezzi di trasporto in una città e orchestrare gli itinerari dei passeggeri.

Alstom sarà presente all’UITP 2017 dal 15 al 17 maggio 2017. Lo stand darà ai visitatori l’impressione di trovarsi all’interno del materiale rotabile urbano e mostrerà la sua visione di mobilità e i modi per migliorare l’esperienza dei passeggeri.

Source: trasporti italia general

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