Porto Viareggio: investimenti per oltre 3,4mln. Ecco gli interventi per il 2017

Sono quattro i principali interventi che verranno effettuati nel corso del 2017 all’interno del porto di Viareggio: la nuova banchina commerciale, la cabina di trasformazione elettrica, la fognatura bianca lungo la diga foranea e i lavori di manutenzione straordinaria al molo, per un investimento totale di oltre 3 milioni e 400mila euro interamente finanziato dalla Regione Toscana. Con il via libera del Comitato portuale alla previsione di bilancio 2017-19 dell’Autorità portuale regionale, sono stati definiti gli investimenti che saranno portati avanti nell’anno in corso.

La cabina di trasformazione elettrica sarà sistemata nella darsena Viareggio, sulla banchina pubblica dove vengono gli accosti per il refit: servirà per dare elettricità e servizi alla banchina stessa. Il progetto, già inserito nell’elenco annuale della programmazione, è stato perfezionato di concerto con il Comune grazie ad una variante del piano attuativo. Già previsto il finanziamento pari a 350mila euro. La banchina commerciale: impegno di spesa totale pari a 2milioni e 600mila euro, in fase di aggiudicazione provvisoria. L’opera, prevista dal vigente piano regolatore portuale in prossimità della testata della diga foranea, servirà sia per il charter nautico che per il croceristico di medio cabotaggio. Realizzazione della fognatura bianca che correrà lungo tutta la diga foranea: l’obiettivo è quello di risolvere il problema della regimentazione delle acque meteoriche. La spesa prevista è di 290mila euro.
Interventi sul molo: consistono in sostanza nella sistemazione della pavimentazione e del muretto, e dei parapetti. Una manutenzione straordinaria per la quale sono previsti 200mila euro di investimento. Inoltre, sempre nell’ottica di un miglioramento della fruibilità e della sicurezza del porto, verranno proseguiti i lavori di escavo, in particolar modo nel canale tra le darsene Italia ed Europa. I sedimenti di risulta saranno smaltiti via mare in cassa di colmata al porto di Livorno.

“Un investimento importante per Viareggio – commenta l’assessore regionale a trasporti e infrastrutture Vincenzo Ceccarelli – fatto in un momento non semplice per le finanze regionali, a conferma dell’attenzione della Regione per i porti regionali e per la costa in genere. Ora l’Autorità Portuale Regionale potrà dare il via ai lavori. In particolare la realizzazione della banchina commerciale e la realizzazione di adeguati servizi alle banchine pubbliche per le imbarcazioni, potranno migliorare sensibilmente l’attrattività del porto sia in termini turistici, per l’uso croceristico, sia in termini imprenditoriali. In questo contesto mi sembra importante la decisione del comune di tornare ad essere la stazione appaltante per la realizzazione del mercato ittico e i nostri uffici sono pronti a fornire piena collaborazione”.

“Da tempo non si vedevano investimenti di questa portata della Regione sul nostro territorio – commenta il vicesindaco Valter Alberici –: un segnale importante per la città e per le imprese che lavorano all’interno del porto. Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti: adesso dobbiamo pensare al mercato ittico, per il quale abbiamo già fatto un incontro in Regione. Il nostro obiettivo – prosegue – è duplice: da un lato valorizzare chi lavora all’interno del porto, che siano le imprese della nautica così come i pescatori, dall’altro e migliorarne l’accoglienza turistica, vocazione per troppo tempo sottovalutata. In questo quadro si inserisce l’approvazione del regolamento urbanistico comunale che dovrà andare di pari passo con il piano regolatore portuale: il confronto fra le esigenze di tutti e la collaborazione sinergica – conclude il vicesindaco – sono certo porteranno ad ottimi risultati”.

Source: trasporti italia general

Rallenta nel primo bimestre del 2017 (+2,6%) il mercato dei rimorchi e semirimorchi

Le immatricolazioni di veicoli rimorchiati con massa totale a terra superiore alle 3,5 t, per il primo bimestre 2017, segnalano un +2,6% con 2.270 unità rispetto alle 2.213 dello stesso periodo del 2016. Si tratta di un rallentamento rispetto agli andamenti registrati negli ultimi mesi. I dati provengono dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e sono stati elaborati dal Centro Studi e Statistiche dell’Unrae.

“Si tratta senz’altro di un dato fisiologico – commenta Sandro Mantella, Coordinatore del Gruppo Rimorchi, Semirimorchi e Allestimenti di Unrae – conseguente alla rincorsa presa dal mercato nell’ultima parte del 2016, confermata anche dalla crescita di gennaio 2017, a cui ha fatto seguito una flessione in febbraio. Ci aspettiamo che nei prossimi mesi il mercato torni a crescere decisamente, anche per la scadenza degli attuali contributi sull’intermodale, prevista per metà aprile, oltre alla Sabatini e al Superammortamento che porteranno il loro contributo positivo al rinnovo del parco per tutto il 2017″.

Il parco italiano dei veicoli trainati, infatti, presenta una anzianità media piuttosto elevata, che rallenta un efficace sviluppo della mobilità sostenibile per le merci, soprattutto in termini di sicurezza, ma anche di rispetto ambientale, e quindi il suo rinnovo è sempre più urgente.

“Per questa ragione – spiega ancora Sandro Mantella – nella nostra collaborazione con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti insistiamo affinché vengano previsti incentivi non solo per i veicoli allestiti con dispositivi per l’intermodalità strada-ferrovia e strada-mare, ma anche per quelli che montano allestimenti dotati di gruppi di potenza di ultima generazione, i quali – per quanto non resi obbligatori da norme vigenti – possono dare un efficace contributo a migliorare le condizioni ambientali, soprattutto nel settore della distribuzione”.

Source: trasporti italia

Shipping: Confitarma incontra Asterios Pitsiorlas per sinergia porti

Il presidente di Confitarma, Emanuele Grimaldi, insieme a una delegazione italiana composta di rappresentanti dell’armamento e dei porti, ha incontrato ieri a Roma Asterios Pitsiorlas, Vice Ministro dell’Economia e dello Sviluppo greco. Durante il confronto, Grimaldi ha illustrato i principali temi dello shipping mondiale e italiano, soffermandosi in particolare sulle normative per la salvaguardia dell’ambiente, quali la riduzione delle emissioni di Co2 e la prossima entrata in vigore della
Ballast Water Management Convention.

Il Presidente di Confitarma ha poi manifestato grande apprezzamento per l’approccio internazionale che il Governo greco sta portando avanti e che favorisce importanti investimenti per lo sviluppo dei mercati e delle infrastrutture. Tra questi, parlando in particolare a nome del suo gruppo armatoriale, Grimaldi ha ricordato gli ingenti investimenti in nuove navi e il lancio di collegamenti realizzati nel Mediterraneo che hanno portato un aumento del volume di merce rotabile e passeggeri sottolineando come ciò avvenga senza alcun problema dal punto di vista dell’occupazione di marittimi greci. Inoltre, in merito al notevole sviluppo delle linee di shortsea shipping nel Mediterraneo, Grimaldi ha messo in evidenza la spinta verso una concentrazione delle attività armatoriali anche per rispondere alla concorrenza delle linee aree low-cost nel trasporto passeggeri.

Pietro Spirito, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Mar Tirreno centrale, è intervenuto anche in rappresentanza di Assoporti e si è soffermato sulla nuova riforma portuale e sui vantaggi che ne potranno derivare soprattutto in termini di competitività degli scali italiani. Egli ha sottolineato in particolare l’esigenza di creare forti sinergie tra la modalità marittima e quella ferroviaria e stradale, come già succede nei paesi del Nord Europa, sviluppando in particolare traffici container e rafforzando le connessioni tra i porti greci e quelli italiani dell’Adriatico, anche tenendo conto dell’iniziativa che i cinesi stanno portando avanti con la “Nuova via della seta“. In questo contesto lo sviluppo delle autostrade del mare gioca un ruolo di primo piano, mentre il settore delle crociere deve essere riconfigurato tenendo conto della difficile situazione dei paesi della sponda sud del Mediterraneo e dell’accresciuto movimento nei paesi europei.

Il Vice Ministro ha quindi ricordato che l’accordo del porto del Pireo con COSCO, oltre a far registrare un aumento del 36% del traffico di teu, ha creato nuove opportunità e lo stesso ci si aspetta da altri accordi che i porti greci stanno negoziando. La collaborazione diventa quindi fondamentale ai fini dello sviluppo e ciò è tanto più vero per il settore delle crociere che, secondo Pitsiorlas, necessita di una strategia di sviluppo mediterranea.

Source: trasporti italia general

Anche l'Antitrust riapre il fronte dei Costi Minimi per l'Autotrasporto

L’Autorità garante della Concorrenza e del mercato ha pubblicato nel Bollettino Settimanale una segnalazione diretta al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, relativa alla pubblicazione dei Costi minimi dell’Autotrasporto.
L’Antitrust ha ritenuto “di ribadire la natura fortemente restrittiva della concorrenza di una pubblicazione di valori indicativi di riferimento nella medesima modalità oggetto del citato parere motivato del 22 aprile 2015, a prescindere che ciò faccia seguito ad una determinazione di un’amministrazione nazionale o di un organismo composto da rappresentanti degli operatori economici. Tale pubblicazione rischia infatti di condizionare la libera contrattazione tra le parti con conseguente tendenziale allineamento dei prezzi dei servizi di autotrasporto verso l’alto, peraltro senza che il MIT abbia ancora chiarito il legame tra le esigenze di sicurezza che si intenderebbero tutelare e la pubblicazione dettagliata di valori per ciascuna componente dei costi di esercizio”.

L’Agcm “ritiene pertanto opportuno che il MIT non proceda ad una mera ripubblicazione del documento già oggetto del parere motivato dell’Autorità del 2015, ma semmai ne corregga in radice l’impostazione complessiva. In particolare, è opportuno che codesto Ministero adotti ogni accorgimento necessario a minimizzare il rischio, ad oggi elevato, che la definizione dei valori indicativi di riferimento finisca di fatto per condizionare indebitamente la libera contrattazione tra le parti”.

Secondo l’autorità sarebbe auspicabile “che codesto Ministero modificasse l’impostazione per cui tutte le componenti di costo risultano costituite da costi fissi non dipendenti dalle capacità imprenditoriali tranne il “costo dell’organizzazione” (che nella nota metodologica oggetto del parere motivato del 22 aprile 2015 si stimava rientrare in un intervallo di valori calcolato in percentuale sul fatturato). Tale impostazione, infatti, da un lato non considera che gli operatori, anche attraverso l’organizzazione dei processi produttivi, hanno leve per agire sulla gran parte di tali componenti (peraltro senza che questo necessariamente infici la sicurezza); dall’altro, fa riferimento a percentuali da calcolarsi sul fatturato, elemento che non ha attinenza alcuna con i valori di riferimento dei costi né appare chiaramente utilizzabile in una prospettiva di salvaguardia delle condizioni di sicurezza, mentre si presta ad agevolare condotte collusive, determinando una spinta verso un innalzamento e allineamento artificiale del livello dei prezzi. Per questo, sarebbe opportuno che codesto Ministero eliminasse del tutto ogni riferimento al “costo dell’organizzazione”.

Infine, l’Autorità auspica che “il MIT, nell’esercizio delle proprie prerogative volte alla tutela di obiettivi di interesse pubblico come la sicurezza stradale, svolga tali funzioni individuando modalità idonee ad incidere il meno possibile sul corretto funzionamento delle dinamiche concorrenziali e di mercato, in particolare ove, come nel caso di specie, siano agevolmente rinvenibili strumenti meno restrittivi della concorrenza rispetto a quelli che codesto Ministero intende riproporre”.

Source: trasporti italia

Fercam: auguri di Pasqua viaggianti sui camion Easter Edition 2017

Puntualmente nel periodo prepasquale partono da Bolzano verso tutta l’Europa i camion “Easter edition” dell’azienda altoatesina di trasporti e logistica.

I variopinti camion “Easter Edition 2017“, realizzati dalla grafica venezuelana Adriana Barriobero, si aggiungono a quelli che dal lontano 2003, su iniziativa del responsabile filiale e parco mezzi Johann Friedrich Harder annualmente nel periodo pasquale portano un tocco di colore alla flotta Fercam rigorosamente grigia.

Oltre ai propri clienti Fercam in questo modo porta gli auguri di Pasqua “viaggianti” a tutti gli automobilisti che vedranno questi automezzi transitare per le strade d’Europa.

Source: trasporti italia general

Autotrasporto, sciopero 18 marzo: migliaia i mezzi in marcia

Da Roma a Venezia, da Milano a Brescia, da Bergamo a Trieste, Lecco e Como. E poi Ancona, Cuneo, Piacenza e le altre. Sono molte le città d’Italia che sabato 18 marzo hanno ospitato le manifestazioni degli autotrasportatori per la prima giornata di mobilitazione indetta da Unatras.
Migliaia i mezzi coinvolti: 150 sono i ‘bisonti della strada’ scesi dalle montagne del Bresciano verso valle a formare una carovana per le vie della città; 50 sono i TIR che hanno percoso la tangenziale di Bergamo in entrambi i sensi di marcia, a passo di lumaca, in linea con quando concordato con la Prefettura. A Roma 200 autotrasportatori si sono incontrati davanti alla sede RAI di Saxa Rubra illustrando le ragioni della protesta. A Venezia un TIR a bordo di una chiatta ha percorso il Canale della Giudecca approdando davanti a piazza San Marco. A Milano una colonna di 15 mezzi, partita dalla zona di San Siro, ha raggiunto la sede Rai di corso Sempione.
Altre manifestazioni si sono svolte nelle Marche, con la concentrazione degli automezzi ad Ancona, in Liguria, Campania, Friuli ed Emilia Romagna. Tante, come spiega il presidente di Conftrasporto-Confcommercio Paolo Uggè, le ragioni che hanno spinto le associazioni di rappresentanza del settore a protestare.

”Al centro delle manifestazioni – ha spiegato sabato Uggè – ci sono la funzionalità delle motorizzazioni, i sempre più frequenti fenomeni di abusivismo, la sospensione delle autorizzazioni per i trasporti eccezionali, l’assenza di una norma che tuteli le imprese italiane rispetto alla concorrenza sleale di quelle straniere (il riferimento è soprattutto a quelle dei Paesi dell’Est Europa), i tempi di pagamento e i costi minimi di sicurezza delle imprese. Troppi i silenzi del Governo di fronte a questi temi – aggiunge Uggè – Se non avremo risposte, già la prossima settimana riuniremo l’esecutivo Unatras per decidere la proclamazione del fermo dei trasporti”.

“L’autotrasporto per l’economia italiana è fondamentale perché essa al 90% viaggia su strada – ha dichiarato Bartolomeo Giachino Responsabile nazionale trasporti Forza Italia -. Considerarlo solo come uno dei tanti settori economici sarebbe pertanto imperdonabile nell’interesse del Paese. Con il settore va pertanto tenuto un rapporto costante. I problemi del settore sono i problemi del Paese. Grazie a questo atteggiamento negli anni peggiori della crisi, il Governo Berlusconi aveva evitato i blocchi dei tir o altre proteste che potevano arrecare ulteriori danni alla nostra economia. A riprova di ciò sia il Governo Prodi nel 2007 che il Governo Monti invece lasciarono bloccare il Paese dalla protesta con danni a tutta le economia e al lavoro.Ci auguriamo pertanto che il Governo e il ministro Delrio vogliano dedicare al manifesto del settore una immediata attenzione”.

(Nella foto un’immagine della manifestazione a Roma)

Source: trasporti italia

Autotrasporto, sciopero 18 marzo: migliaia mezzi in marcia

Da Roma a Venezia, da Milano a Brescia, da Bergamo a Trieste, Lecco e Como. E poi Ancona, Cuneo, Piacenza e le altre. Sono molte le città d’Italia che sabato 18 marzo hanno ospitato le manifestazioni degli autotrasportatori per la prima giornata di mobilitazione indetta da Unatras.
Migliaia i mezzi coinvolti: 150 sono i ‘bisonti della strada’ scesi dalle montagne del Bresciano verso valle a formare una carovana per le vie della città; 50 sono i TIR che hanno percoso la tangenziale di Bergamo in entrambi i sensi di marcia, a passo di lumaca, in linea con quando concordato con la Prefettura. A Roma 200 autotrasportatori si sono incontrati davanti alla sede RAI di Saxa Rubra illustrando le ragioni della protesta. A Venezia un TIR a bordo di una chiatta ha percorso il Canale della Giudecca approdando davanti a piazza San Marco. A Milano una colonna di 15 mezzi, partita dalla zona di San Siro, ha raggiunto la sede Rai di corso Sempione.
Altre manifestazioni si sono svolte nelle Marche, con la concentrazione degli automezzi ad Ancona, in Liguria, Campania, Friuli ed Emilia Romagna. Tante, come spiega il presidente di Conftrasporto-Confcommercio Paolo Uggè, le ragioni che hanno spinto le associazioni di rappresentanza del settore a protestare.

”Al centro delle manifestazioni – ha spiegato sabato Uggè – ci sono la funzionalità delle motorizzazioni, i sempre più frequenti fenomeni di abusivismo, la sospensione delle autorizzazioni per i trasporti eccezionali, l’assenza di una norma che tuteli le imprese italiane rispetto alla concorrenza sleale di quelle straniere (il riferimento è soprattutto a quelle dei Paesi dell’Est Europa), i tempi di pagamento e i costi minimi di sicurezza delle imprese. Troppi i silenzi del Governo di fronte a questi temi – aggiunge Uggè – Se non avremo risposte, già la prossima settimana riuniremo l’esecutivo Unatras per decidere la proclamazione del fermo dei trasporti”.

“L’autotrasporto per l’economia italiana è fondamentale perché essa al 90% viaggia su strada – ha dichiarato Bartolomeo Giachino Responsabile nazionale trasporti Forza Italia -. Considerarlo solo come uno dei tanti settori economici sarebbe pertanto imperdonabile nell’interesse del Paese. Con il settore va pertanto tenuto un rapporto costante. I problemi del settore sono i problemi del Paese. Grazie a questo atteggiamento negli anni peggiori della crisi, il Governo Berlusconi aveva evitato i blocchi dei tir o altre proteste che potevano arrecare ulteriori danni alla nostra economia. A riprova di ciò sia il Governo Prodi nel 2007 che il Governo Monti invece lasciarono bloccare il Paese dalla protesta con danni a tutta le economia e al lavoro.Ci auguriamo pertanto che il Governo e il ministro Delrio vogliano dedicare al manifesto del settore una immediata attenzione”.

(Nella foto un’immagine della manifestazione a Roma)

Source: trasporti italia

Autotrasporto: pubblicati i costi di esercizio per marzo 2017

Il Ministero dei Trasporti ha pubblicato l’aggiornamento del costo del gasolio per autotrazione, al netto dell’Iva e/o dello sconto del maggior onere delle accise, utile per le fatturazioni di marzo 2017. Il prezzo totale al consumo del gasolio a febbraio 2017 è stato rilevato, come sempre, dal MISE e risulta essere pari, per 1.000 litri, a €1.399,85. Il prezzo risulta sostanzialmente stabile rispetto a quello rilevato il mese precedente. Sulla base di tali variabili, il costo del trasporto – da calcolarsi per il mese di febbraio, risulta essere: veicoli di massa complessiva a pieno carico fino a 7,5 ton.: € 1,147/litro, al netto dell’Iva; veicoli di massa complessiva a pieno carico superiore a 7,5 ton.: € 0,933/litro, al netto dell’Iva e del rimborso parziale delle accise.

Il prezzo finale del gasolio verificato a febbraio 2017 è frutto della somma delle tre componenti che devono essere considerate per tener conto del costo totale, delle quali una, le accise, non risulta essere variata: prezzo industriale € 530,02; IVA € 252,43; accise € 617,40; prezzo medio totale € 1399,85.

Il valore di riferimento del costo del gasolio per i servizi di trasporto effettuati nel mese di marzo 2017 è calcolato tenendo conto di alcune variabili: Veicoli sotto le 7,5 tonnellate (non si tiene conto degli sconti degli eventuali maggiori oneri delle accise. Veicoli di massa complessiva superiore a 7,5 tonnellate (si deve tener conto anche degli sconti degli eventuali maggiori oneri delle accise.

Poiché l’accisa, dal mese di Gennaio 2015, essendo pari a 617,40 euro per 1000 litri, è tornata (come risulta da nota prot. 147797 – RU del 31.12.2014 dell’Agenzia delle Dogane) al valore precedente di Febbraio 2014, ne consegue che lo sconto delle accise per litro torna ad essere pari a 0,21418609 euro per litro, come stabilito dalla Determinazione dell’Agenzia delle Dogane prot. RU-114075 del 27 settembre 2012.

Source: trasporti italia

Roma: la protesta di Assotir domani davanti alla sede Rai di Saxa Rubra

La giornata di mobilitazione dell’autotrasporto, organizzata per domani 18 marzo da Unatras in diverse citta italiane, prevede cortei di camion, conferenze stampa, sit in davanti alle sedi della Motorizzazione Civile e della Prefettura, incontri con Parlamentari ed esponenti delle istituzioni. A Roma, in particolare, alle ore 10.00 davanti alla RAI di Saxa Rubra, si terrà un sit-in durante cui i trasportatori romani ribadiranno le loro parole d’ordine con camion e striscioni.

“Se non otterremo risposte – ha spiegato il presidente di Unatras e di Confartigianato Trasporti Amedeo Genedani – saremo costretti nostro malgrado, ad attuare la sospensione dei servizi in difesa degli interessi dei nostri imprenditori”.

Nel corso della manifestazione interverrà il Segretario Generale di T.I. ASSOTIR Claudio Donati, per mettere in luce le problematiche che il trasportatore affronta nell’ambito delle normative UE che – si legge in un comunicato – “si rivela troppo spesso matrigna mentre dalla pubblica amministrazione giungono una serie di normative sempre più complicate e cervellotiche, come la recente Circolare sulle revisioni o le decisioni dei diversi Enti Locali in materia di trasporto eccezionale”.

Nel resto d’Italia, ad Ancona e a Messina gli automezzi faranno tappa ai porti delle città. A Trieste gli autotrasportatori stazioneranno con i camion a Piazza Unità d’Italia. A Venezia, un autoarticolato verrà trasportato su una chiatta dal Canale della Giudecca fino al bacino di Piazza San Marco. A Milano decine di Tir viaggeranno compatti fino alla sede Rai di corso Sempione; a Brescia i mezzi pesanti scenderanno in carovana fino alla sede della Motorizzazione civile; a Bergamo procederanno a passo di lumaca lungo le tangenziali in entrambi i sensi, mentre a Lecco faranno, con lentezza, il giro della città.

Source: trasporti italia

Marittimi: oggi a Roma manifestazione davanti al Mit, ecco le richieste dei sindacati

Oggi a piazza Porta Pia a Roma, davanti alla sede del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è in corso la manifestazione di protesta indetta da Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti per sollecitare l’adozione di maggiori tutele per i marittimi italiani.

Ecco le richieste dei sindacati: l’introduzione di un nuovo sistema di formazione non più a carico dei marittimi; lo svolgimento di corsi direttivi previsti solo per chi deve ottenere ancora il titolo professionale; il riconoscimento dell’esperienza maturata dai marittimi italiani negli anni di navigazione anche ai fini dei futuri adeguamenti della normativa in essere; pari riconoscimento dei marittimi italiani rispetto a quelli degli altri paesi esteri in tema di titoli professionali e dei relativi adeguamenti alle disposizioni internazionali con una maggiore sburocratizzazione del sistema.

“Con la manifestazione di oggi i marittimi gridano la forte insoddisfazione sulle loro condizioni di lavoro e su come le istituzioni gestiscono tutta la marineria italiana”, ha dichiarato il segretario nazionale Marittimi Uiltrasporti, Paolo Fantappiè, sul presidio in corso a Roma davanti al Ministero dei Trasporti.

“Non è possibile che il marittimo, con le responsabilità della sua professione e la vita a bordo fortemente disagiata, non sia inserito tra i lavoratori usuranti e sia sottoposto continuamente a circolari cervellotiche del Ministero in tema di formazione e di adeguamento alle normative internazionali – ha aggiunto Fantappiè -. Il marittimo italiano recrimina di essere trattato come qualsiasi altro marittimo straniero e di non essere fagocitato da un sistema burocratico che tenta di penalizzarlo e renderlo meno competitivo rispetto agli altri marittimi europei ed extraeuropei – ha concluso Fantappiè – Serve inoltre una riforma del collocamento che possa far incrociare realmente la domanda e l’offerta di lavoro nel settore marittimo in modo da orientare la formazione iniziale sulle qualifiche carenti, riducendo di fatto la percentuale di disoccupazione”.

Source: trasporti italia general

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